postato il 2 Gennaio 2011 | in "Spunti di riflessione"

Berlusconi si attivi su caso Khodorkovsky

Lettera-appello inviata al Presidente del Consiglio a seguito della condanna dell’ex magnate russo del petrolio: ‘attivare ogni canale diplomatico possibile al fine di garantire il rispetto dei diritti umani e del diritto alla difesa dei cittadini russi’.

‘Come Lei sa, il 23 settembre 2009 la Camera ha discusso ed approvato una mozione di cui sono primo firmatario, nella quale si impegna il governo ad attivare ogni canale diplomatico possibile al fine di garantire il rispetto dei diritti umani e del diritto alla difesa di Mikhail Khodorkovsky, di Platon Lebedev e, in generale, dei cittadini russi.
La mozione ha ottenuto, fatto piuttosto insolito in questa legislatura, un voto favorevole molto ampio da destra a sinistra, con la sola astensione della Lega. Successivamente all’approvazione della mozione ho sollecitato più volte il governo da lei presieduto a darne concreta attuazione, anche attraverso lettere pubbliche. Più volte le ho chiesto di farsi carico, nelle sue visite ufficiali e nei suoi viaggi a Mosca, di rappresentare l’istanza contenuta nella mozione approvata dal Parlamento e dare quindi concreta attuazione all’impegno assunto dal governo.
Il processo a Mikhail Khodorkovsky e Platon Lebedev si è concluso qualche giorno fa con la condanna al carcere fino al 2017. Il caso Khodorkovsky le è ampiamente noto. Si tratta dell’ex magnate della compagnia petrolifera Yukos, e del suo socio Platon Lebedev, in carcere dal 2003, dopo essere stati arrestati con le accuse di truffa ed evasione fiscale e successivamente condannati ad otto anni di detenzione in Siberia.
Nel 2007 avrebbero potuto ottenere la libertà condizionata, secondo le leggi nazionali russe, avendo scontato metà della pena, ma l’improvvisa emersione di particolari d’indagine inediti ha impedito questa eventualità. Successivamente sono state avanzate nei loro confronti nuove accuse di truffa e riciclaggio che hanno determinato l’esito processuale dei giorni scorsi. Una condanna che ha suscitato le ferme e dure reazioni di tutte le principali democrazie mondiali, a partire dal segretario di stato americano Hillary Clinton fino alle cancellerie europee più autorevoli.
Il tema del rispetto dei diritti umani e di difesa in Russia costituisce un indicatore della possibile involuzione del processo democratico che non è possibile sottovalutare. La invito nuovamente, pertanto, ad attivarsi personalmente e concretamente, scegliendo la strada della giustizia e della certezza del diritto.
Le relazioni economiche e commerciali sono importanti e la Russia rappresenta senz’altro un partner strategico per il nostro Paese, specialmente sul fronte energetico. Ma il rispetto e la tutela della dignità umana, hanno un valore assai superiore.
È noto il legame di amicizia personale che la unisce, al primo ministro russo e allo stesso presidente Medvedev. Un rapporto di cui lei stesso in più occasioni si è dichiarato orgoglioso e che ritengo possa consentirle di chiedere proficuamente al Cremlino, al suo primo ministro e soprattutto all’attuale presidente Medvedev , un impegno concreto e verificabile per il rispetto dei diritti umani e del diritto alla difesa di Mikhail Khodorkovsky, Platon Lebedev e di tutti i cittadini russi.
Signor Presidente è arrivato il momento che lei assuma su di se l’impegno e l’indicazione che il Parlamento ha affidato al governo, è arrivato il momento -conclude Casini- di prendere una posizione precisa di fronte ad una sentenza preoccupante. Sono certo che l’assunzione di questa responsabilità non potrà che fare onore a lei come presidente del Consiglio e come leader politico e al nostro paese, l’Italia’.

Pier Ferdinando Casini

2 Commenti
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citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Buongiorno e un felice anno nuovo

Lodevole la sua lettera/appello al cav. Ma, secondo lei, il cav. farà qualcosa? Lei sa, come lo so io e come sanno tutti gli Italiani che pensano autonomamente, che il cav. ha un solo rammarico: non poter attuare la politica di Putin anche in Italia, mettendo in galera tutti gli avversari politici e non. Quindi si rassegni lei e rassegnamoci noi a vedere un Italia non in grado di prendere iniziative nella politica estera, soprattutto quando l’interlocutore è “un amico”… del cav. Questo governo che è intervenuto contro l’Iran per Sakinen, non può intervenire in Russia per difendere i diritti di Khodorkovsky, troppo grande l’ammirazione e l’invidia del cav. per la politica di Putin.
Ancora buon anno. Una citoyenne

Mauro Annunziata
13 anni fa

Secondo me non è il solo rimpianto di Berlusconi. Invidia Putin per essere riuscito a diventare Presidente dopo essere stato primo ministro per due mandati. Si sa che Berlusconi sogna di salire al colle, naturalmente con lodo alfano esteso a tutte le alte cariche dello Stato, e così è sistemato per altri 7 anni… Certo è che aspettarsi qualcosa da parte di Berlusconi sul caso Khodorkovsky è utopia pura. Aveva ragione Presidente quando mesi orsono sottolineava come il nostro primo ministro andasse spesso a trovare Putin e Gheddafi, quando gli italiani ed io in primis speravamo di vederlo con la Merkel ed Obama.



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