Archivio per Febbraio 2013

La moderazione è la vera rivoluzione: Elena Abenavoli

postato il 13 Febbraio 2013

Elena Montebianco Abenavoli ha 28 anni, ed è  nata a Catanzaro. Laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università
Magna Graecia di Catanzaro, ha conseguito, sempre nella stesso Ateneo, il diploma di Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Attualmente ricopre l’incarico di Vice Coordinatrice Regionale Circoli Liberal Giovani ed è candidata alla Camera per l’Udc in Calabria.

Elena, come hai deciso di candidarti?

In Calabria c’è una crisi notevole di valori e di assenza di partecipazione femminile alla cosa pubblica. Si rende necessario un grande rinnovamento e una grande testimonianza da parte delle donne calabresi che restano quasi sempre assenti dalla politica e dalla partecipazione sociale. Molti amici dell’Udc ed in particolare l’on. Roberto Occhiuto, mi hanno chiesto di dare la mia disponibilità per un reale, profondo ed efficace progetto di rinnovamento, così come testimoniato dalla lista presentata in Calabria. La mia candidatura vuole essere quindi la testimonianza di valori e concretezza, un segnale in particolare per i giovani, che sono i più sfiduciati e che subiscono spesso passivamente le scelte di una classe politica che proprio con il loro aiuto sincero va prontamente modernizzata e nobilitata. Per questo ho deciso di impegnarmi in prima persona in questa campagna elettorale.

Perché proprio nell’Udc?

Il mio impegno culturale, sociale e quindi politico, che si fonda sulla mia formazione familiare, personale e professionale, ha trovato nell’Udc il terreno ideale per riversare la mia partecipazione ed il mio entusiasmo giovanile e di donna.

Perché votare Udc?

La moderazione nella vita come nella politica è la vera rivoluzione, nonché la condicio sine qua non affinchè le conquiste culturali, sociali e di rinnovamento diventino conquiste reali e durature. La vicinanza poi alla famiglia, ai principi e alla dottrina sociale della Chiesa, che da sempre rappresentano i valori fondanti dell’Udc, mi hanno convinta a partecipare all’azione e al programma del partito.

 

 

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Casini ospite di Radio 24

postato il 13 Febbraio 2013


Il leader Udc: “Spero non si torni a votare tra sei mesi, ma non lo escludo”

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L’esperienza professionale al servizio del Paese: Rosario Basile

postato il 12 Febbraio 2013

Rosario Basile è a Palermo, il 25 Marzo 1942. Sposato, due figli (Luciano e Filippo), si è laureato presso la facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Per alcuni anni con nomina del Rettore ha collaborato quale assistente volontario alla cattedra di diritto penale.
Superato l’esame di abilitazione per l’esercizio della professione forense ha acquisito l’idoneità al patrocinio presso le Supreme Corti.
Contemporaneamente ha iniziato ad occuparsi dell’azienda di famiglia “Il Piave” fondata nei primi del 1900 dal nonno Rosario e operante nel settore della sicurezza privata, che oggi conta circa tre mila dipendenti in tutta Italia.
Ha ricoperto la carica di vicepresidente dell’UNIV, l’Unione Nazionale degli Istituti di Vigilanza. È stato poi componente del direttivo di Confindustria Caltanissetta e Presidente Vicario di Confindustria Palermo con delega ai rapporti istituzionali. Dagli ultimi due incarichi si è dimesso al momento della candidatura alle Politiche del 2013. E’ candidato alla Camera nel collegio Sicilia 1 per l’Udc.

Come ha deciso di candidarsi?

Da imprenditore e da esponente di Confindustria Palermo, per anni ho assistito allo scempio dell’Italia da parte di una classe politica che, tra gli altri vizi, esibiva senza vergogna un disinteresse pressoché globale nei confronti dell’imprenditoria. Ho deciso quindi che fosse giunto il momento di rimboccarsi le maniche, di uscire dalle aziende che abbiamo costruito e in cui abbiamo dimostrato il nostro valore, per mettere a servizio del paese la propria storia e la propria esperienza professionale. Non possiamo più permetterci di stare a guardare inermi: occorre occuparsi dell’Italia in prima persona, contribuendo in maniera diretta alla sua ripresa con interventi forti, decisi e concreti.

 Perché proprio nell’Udc?

 Ho trovato nell’Udc il giusto interlocutore con cui iniziare un concreto percorso per l’effettiva ripresa dell’Italia. Un partito che, a differenza di altri, ha mantenuto negli anni la sua coerenza politica e ha a cuore quei valori che sono alla base della vita di un buon cittadino, di un buon padre di famiglia, di un buon cattolico: la famiglia, i giovani, il lavoro, la legalità. Principi fondamentali che guideranno il mio impegno politico affinché l’Italia torni ad essere una nazione in cui credere e dove investire, e occupi finalmente una posizione centrale rispetto alle politiche europee.

 Perché votare l’Udc?

 Il prossimo Parlamento si troverà a discutere riforme storiche, di importanza cruciale per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Per questo è necessario che i rappresentanti del paese che ne faranno parte siano cittadini liberi, responsabili, virtuosi e determinati, come gli uomini e le donne che l’Udc ha scelto di presentare per la campagna elettorale in corso. Per questo votare Udc: per essere sicuri che i prossimi parlamentari abbiano a cuore i valori fondativi della democrazia italiana, e solo quelli, e che tutelino l’interesse nazionale e il bene comune al di là di ogni possibile interesse di parte.

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14 febbraio, Monopoli

postato il 12 Febbraio 2013

Ore 18.00  – Cinema Vittoria – (Via Rattazzi 98)

Manifestazione pubblica in vista delle prossime elezioni politiche

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14 febbraio, Lecce

postato il 12 Febbraio 2013

Ore 16.00 – Hotel Tiziano – (Viale Porta d’Europa)

Manifestazione pubblica in vista delle prossime elezioni politiche

 

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13 febbraio, Milano

postato il 12 Febbraio 2013

Ore 18.00 – ATA Hotel Executive (Via Don Sturzo, 45)

Manifestazione pubblica in vista delle prossime elezioni politiche

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13 febbraio, Bergamo

postato il 12 Febbraio 2013

Ore 16.00 – Centro Congressi Giovanni XXIII (Via Papa Giovanni XXIII, 106)

Conferenza stampa in vista delle prossime elezioni politiche

 

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13 febbraio, Parma

postato il 12 Febbraio 2013

Ore 12.30 – Starhotel du Parc (Viale Piacenza, 12)

Conferenza stampa in vista delle prossime elezioni politiche

 

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Caro Grillo, dove prendi questi soldi?

postato il 12 Febbraio 2013

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Grillo ha deciso di seguire il suo maestro Berlusconi, in tutto e per tutto: prima nella gestione del partito (entrambi non tollerano il dissenso interno e chi non esegue gli ordini è estromesso dal partito), entrambi organizzano eventi show in televisione (Grillo pare che stia trattando per fare una serata a Porta a Porta la settimana prima delle elezioni), e soprattutto entrambi si lanciano in mirabolanti promesse irrealizzabili.

Quella di Grillo è semplice: dare soldi.

A parte che Grillo si confonde tra “reddito di cittadinanza” e “sussidio di disoccupazione” (e non è solo una questione semantica perché l’uno è aperto a tutti i cittadini, l’altro solo ai disoccupati), la sua ultima proposta prevede di dare 1000 euro al mese per 3 anni ai disoccupati.

E’ stupendo. Ma irrealizzabile.

Perché? Intendiamoci, a me piace questa proposta, ma mi si deve dire concretamente dove prendere i soldi. Grillo dice dai 98 miliardi che Berlusconi regalò alle aziende di slot machine, peccato che ormai non siano più esigibili e anzi vi sono sentenze di tribunale che ci impediscono di richiedere questi soldi.

Quindi torno a chiedere: da dove prendiamo i soldi?

Domanda fondamentale, perché non parliamo di spiccioli, e Grillo non può uscirsene con delle idee (le slot machine di cui sopra) bislacche e irrealizzabili. Dimostra solo la sua totale e assoluta ignoranza di quello che parla e propone, fermandosi solo alla superficie.

Facciamo due conti.

In Italia abbiamo 3 milioni di disoccupati. Se ad ognuno diamo 1000 euro, significa che lo stato italiano dovrebbe spendere 3 miliardi di euro (prendete una calcolatrice e fate 3 milioni * 1000).

Ma non è finita, perché la proposta di grillo prevede che questa cifra sia mensile, e quindi dobbiamo moltiplicare 3 miliardi per 12 mensilità: totale 36 miliardi di euro.

In pratica, seguendo la proposta di Grillo, lo Stato ogni anno dovrebbe tirare fuori circa 36 miliardi di euro.

Vista l’enormità della cifra, io torno a chiedere: dove prendiamo questi soldi? Mistero.

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