«Ingovernabilità, un rischio che non possiamo permetterci»
postato il 22 Febbraio 2013Pubblichiamo da “Il Messaggero” l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Carlo Fusi
La campagna elettorale? «Un’occasione persa. In troppi, a partire da Berlusconi, si sono gingillati con la demagogia e le promesse irrealizzabili». Adesso, una volta chiuse le urne, l’impegno principale «dovrà essere quello di evitare l’ingovernabilità». Il metodo da seguire è chiaro: «Due sono gli appuntamenti che ci attendono: formare il nuovo governo ed eleggere i successore di Napolitano. Le due partire devono essere giocate su tavoli diversi, e per il Colle è doveroso coinvolgere tutte le forze politiche, grillini compresi».
E’ un quadro dell’Italia in chiaroscuro, quello che tratteggia Pier Ferdinando Casini. E in qualche passaggio della sua analisi si coglie anche il rammarico, seppur temperato dalla consapevolezza, che serietà e senso di responsabilità faticano a diventare spendibile merce elettorale.
«Voglio ribadire una cosa: senza l’Udc questo Paese non si sarebbe salvato, staremmo ancora a contemplare il bipolarismo. Senza il governo Monti ci saremmo avvicinati alla Grecia. Abbiamo saputo cantare fuori dal coro, siamo gli unici ad aver votato contro un federalismo barzelletta; ad aver chiesto più volte ed aver poi votato per l’abolizione delle Pro vince, dopo esserci opposti alla truffa delle quote latte. Tutto dimenticato? Spero che gli italiani abbiano memoria».
Dunque, onorevole Casini, il giudizio conclusivo sulla campagna elettorale è deludente. Ma di chi è la colpa?
«E’ stata un’ennesima occasione persa per affrontare nel concreto i problemi degli italiani, che sono giganteschi, e per dimostrare che l’ultimo anno di lavoro comune non è stata una parentesi da archiviare. Un’occasione persa di essere persone serie. Ci lamentiamo che Grillo esplode ma se l’immagine che fornisce la politica è questa, si tratta di una esplosione del tutto logica. Se ancora pensiamo di promettere quattro milioni di posti di lavoro o il rimborso dell’Imu sulla prima casa – cosa che, poverini, molti italiani rischiano anche di credere, se cioè pensiamo che la politica sia questa… beh, il successo di Grillo è scritto nelle cose». [Continua a leggere]