Archivio per Febbraio 2013

21 febbraio, Agrigento

postato il 19 Febbraio 2013

Ore 10.00 – Hotel Dioscuri Bay Palace – Lungomare Falcone Borsellino, 1

Conferenza stampa

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20 febbraio, Marsala

postato il 19 Febbraio 2013

Ore 20 a Marsala  – Villa Favorita – Via Favorita 27

Manifestazione pubblica

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20 febbraio, Palermo

postato il 19 Febbraio 2013

Ore 17.30 – Teatro Politeama  – Piazza Ruggero Settimo

Manifestazione pubblica

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«Governo per le riforme. Chi arriva primo faccia proposte»

postato il 19 Febbraio 2013

Pubblichiamo da ‘Il Mattino’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini

di Pietro Perone

Una campagna elettorale trascorsa a rimpallarsi accuse reciproche tanto da fare restare i problemi del Paese, in particolare del Mezzogiorno, inesorabilmente sullo sfondo. Pier Ferdinando Casini oggi sarà di nuovo a in Campania per rilanciare le proposte dell’Udc sul dramma-Sud e sull’occupazione: «Si faccia il duello in tv, a Pd e Pdl intendiamo dimostrare che la politica delle bugie ha le gambe corte. Vogliamo la sfida televisiva tra Monti, Bersani e Berlusconi per smascherare i bugiardi. In questo mese abbiamo assistito a una gara tra chi ha fatto promesse e chi riflessioni serie; le prime le lasciamo a chi le ha lanciate mentre per quanto riguarda le discussioni serie sul futuro dell’Italia credo che noi abbiamo avanzato proposte credibili a partire dal Mezzogiorno».

Da dove cominciare per ridare una speranza ai cittadini del Sud che pagano più di tutti i prezzi della crisi?
«Una soluzione è utilizzare i fondi strutturali ma va compiuta una riflessione con le autorità europee per sfruttare i finanziamenti soprattutto a favore delle imprese che assumono giovani in modo che si possa dare respiro al tessuto economico del Sud e nelle stesso tempo offrire una speranza alle nuove generazioni meridionali e fermare l’esodo verso il Nord».

Pensioni e stipendi hanno perduto potere d’acquisto nel Mezzogiorno più che altrove e un’altissima percentuale di famiglie è sul lastrico: il giorno dopo il voto cosa realisticamente si potrà fare?
«Proponiamo di raddoppiare le detrazioni per i figli a carico ma anche qui c’è una politica dei fatti e una delle chiacchiere. Noi siamo già intervenuti in Parlamento per salvare le deduzioni a favore delle famiglie e abbiamo garantito quelle che hanno al loro interno situazioni di disabilità. Abbiamo poi cercato in questi anni di porre sempre all’attenzione del ministro dell’Economia i livelli essenziali di assistenza, firmati dal ministero della Sanità con le Regioni, su cui Tremonti è sempre rimasto sordo. Non siamo all’anno zero, ma il punto vero è potere avviare in sede europea una vertenza che consenta di creare, con l’autorizzazione dell’Ue, aree legislative di favore per il nostro Mezzogiorno». [Continua a leggere]

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Ospite a ‘Ballarò’

postato il 19 Febbraio 2013

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Una valutazione oggettiva sui programmi dei candidati: Monti, Pdl e Pd a confronto

postato il 19 Febbraio 2013

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

All’estero hanno provato a stilare una classifica per valutare pregi e difetti dei vari programmi dei candidati alle elezioni. Dalle analisi è stato escluso Grillo e non per cattiveria, ma perché come al solito il comico genovese ha escluso ogni contradditorio e non ha fornito cifre concrete sul suo programma, preferendo evitare di rispondere, mentre il PD ha preferito rispondere senza mettere dati (che sono stati desunti dalle dichiarazioni dei loro rappresentanti nell’ultimo mese).

Cosa viene fuori?

Secondo Oxford Economics il risultato è assolutamente interessante (in questo link è consultabile tutto il rapporto che è in inglese: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/Speciali/2013/elezioni-la-prova-dei-fatti/notizie/pop_Oxford-Economics.shtml ,mentre in quest’altro link potete vedere sinteticamente i dati numerici: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/Speciali/2013/elezioni-la-prova-dei-fatti/notizie/pop_candidati.shtml).

Viene fuori che il punto cardine del programma del PDL, ovvero la cancellazione contabile di 400 miliardi di debito pubblico tramite vendita di immobili, non è facilmente realizzabile. Perché? Perché difficilmente l’Unione Europea la accetterebbe nei termini proposti da Berlusconi e soprattutto non sarebbe accettata dai mercati che non è detto farebbero diminuire i tassi d’interesse sul debito italiano in base a un accorgimento tecnico. Resta anche il dubbio sulla possibilità per il mercato  di assorbire queste vendite (400 miliardi non sono una bazzecola) e di pagare le cifre ipotizzate da Berlusconi (che succede se le aste vanno deserte? Ricordo a tutti che Tremonti ci ha provato due volte con le SCIP 1 e 2, ottenendo solo ingenti perdite per il governo). Questo mette a rischio il resto del programma del PDL che punta decisamente a PIL e occupazione, ma mettendo a spese del deficit pubblico italiano e basterebbe che qualche previsione non si avverasse per fare dichiarare fallimento all’Italia. Insomma risulta un programma molto rischioso. Inoltre il reddito delle famiglie, nelle previsioni del PDL, crescerebbe meno che con il programma di Monti.

Intendiamoci anche gli altri programmi prevedono massicce privatizzazioni, ma non ne hanno fatto il punto centrale del programma come nel caso del PDL, e non raggiungono le dimensioni vagheggiate da Berlusconi risultando più prudenti e quindi più “sicuri”

Il problema del PD è di natura diversa. Il programma di Bersani prevede una crescita modesta del PIL nel 2014 (+0,4%), e u poco più alto negli anni successivi (+1,4%), ma non sarebbe sufficiente a fare scattare una riduzione significativa della disoccupazione (attualmente poco sopra il 12%). Di contro il deficit pubblico scenderebbe progressivamente dal 2,2 per cento del Pil nel 2013 all’1,1 per cento del 2018: un miglioramento rispetto all’andamento a politiche correnti dello 0,2 per cento. Il debito calerebbe dal 126,5 per cento del Pil nel 2013 al 117,4 per cento nel 2018.

E Monti?

Anche il suo programma ha alcune ombre che sono all’inizio: questo programma porta a una crescita piuttosto bassa del Pil nel 2013-2014, ma negli anni successivi si avrebbe la crescita economica più vigorosa (rispetto agli altri programmi) e addirittura nel 2018 il PIL con le misure di Monti crescerebbe dell’1,8 per cento annuo. La disoccupazione si ridurrebbe lentamente nel corso degli anni, già dall’anno prossimo vi sarebbe un netto miglioramento del reddito delle famiglie grazie ad una diminuzione delle tasse. Il deficit è sotto controllo più di quanto non lo sia nei programmi delle altre liste: scende sotto l’1% del Pil nel 2018 (lo 0,5% meglio dello scenario di base di Oxford Economics). Il debito scende dal 125,7% del 2013 al 112,1% nel 2018. Insomma il programma di Monti viene giudicato più “serio” degli altri, e porterebbe ad un netto miglioramento dei conti pubblici e della situazione delle famiglie.

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19 febbraio, Pozzuoli

postato il 18 Febbraio 2013

Ore 17.30 – Ristorante Play Off  – Via Miliscola, 506

Manifestazione pubblica in vista delle prossime elezioni politiche

 

 

 

 

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19 febbraio, Benevento

postato il 18 Febbraio 2013

Ore 14.30 – Hotel President – Via Perasso, 1

Manifestazione pubblica in vista delle prossime elezioni politiche

 

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19 febbraio, Cava de’ Tirreni (SA)

postato il 18 Febbraio 2013

Ore 12.00 – Hotel Holiday Inn – Corso Mazzini, 274

Manifestazione pubblica in vista delle prossime elezioni politiche

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