Archivio per Maggio 2011

10 maggio, Viadana

postato il 9 Maggio 2011

Ore 18.00 – Piazza Matteotti

Incontro pubblico

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10 maggio, Rimini

postato il 9 Maggio 2011

Ore 15.00 – Osteria della Piazzetta (Vicolo della Pescheria, 5)

Incontro pubblico

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10 maggio, Ravenna

postato il 9 Maggio 2011

Ore  11.30- Hotel Jolly NH (Piazza Mameli, 1)

Incontro pubblico

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Proposta di agenda digitale dell’Unione di Centro

postato il 9 Maggio 2011

L’art. 21 della nostra Costituzione al primo comma recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Oggi garantire questo diritto significa anche consentire a tutti i cittadini l’accesso alla Rete internet e alle nuove tecnologie digitali. Condividiamo perciò la proposta del costituzionalista Stefano Rodotà di un articolo 21-bis della Costituzione: “Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale”.

Siamo consapevoli del fatto che non possiamo fare a meno del più grande mezzo di comunicazione della storia. Ma non basta che ciascuno di noi sia consapevole, occorre che l’intero Paese percepisca l’importanza di questo strumento e cominci a pensare ad un futuro che veda internet e il digitale come indispensabile strumento di progresso e di civiltà. In questa prospettiva è necessario che la classe dirigente di questo Paese sia attenta ai “segni dei tempi”, che significa mettersi nelle condizioni di riuscire a leggere le indicazioni e le sollecitazioni che provengono dal tessuto sociale, nazionale ed internazionale, e dall’economia. [Continua a leggere]

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Aldo Moro, per non dimenticare

postato il 9 Maggio 2011

In un Paese in cui è sempre più difficile applicarsi seriamente alle prospettive future – definendo nuovi obiettivi da perseguire, e nuove direzioni da percorrere – la tentazione è che prevalga la nostalgia dei tempi passati, anche per coloro che quel passato non l’hanno vissuto, se non raccontato da altri. Non è così strano, infatti, che un giovane, impegnato in politica, possa guardare con nostalgia alla statura e all’intelligenza politica di Aldo Moro, di fronte al degrado valoriale e comportamentale che sta caratterizzando una larga parte dell’attuale classe dirigente politica.

Non c’è rassegnazione, semmai speranza di uscirne perché – per dirla con le parole del presidente Moro – “tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai”.

In una giornata di memoria, non è puro esercizio retorico ricordare la figura di “questo uomo buono, mite, saggio ed innocente”, così come lo definì Papa Paolo VI nella sua straziante preghiera a 10 giorni dal ritrovamento del Presidente Moro.

Fare memoria di Aldo Moro è ragionare su un pensiero ancora di straordinaria attualità, con un monito pesante: cambiare davvero l’Italia richiede un’assunzione di responsabilità straordinaria, che può portare all’isolamento politico e addirittura a pagare con la propria vita.

Della sfida profetica di Moro si dovrebbe recuperare, in particolare, quell’attenzione (e capacità di lettura) nei confronti della società, contestando la “disarmonia fra società civile, ricca di molteplici espressioni ed articolazioni ed una vita politica stanca, ridotta a sintesi inadeguate e talvolta persino impotente”. Occorre, insomma, completare quella terza fase, apertasi nel 1975, che prevedeva lo sviluppo di nuove relazioni tanto tra sistema politico e società quanto tra attori; una sfida da giocare, oggi, sempre di più agganciandola al sogno politico di un’autentica Unione Europea. Una terza fase che potrà contribuire a rigenerare la politica e il Paese, non solo in termini generazionali, con nuove idee, progettualità e motivazioni.

Ma non può esserci futuro senza saper trarre memoria ed insegnamento dal passato, per questo ricordare oggi Aldo Moro è molto più che una mera commemorazione: come giovani UDC terremo sempre a mente l’insegnamento morale del Presidente Moro, nella speranza di poter con le nostre azioni, non solo rendere memoria e continuare a far vivere il grande “sogno moroteo”, ma realizzarlo.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Francesco Coviello, Ufficio Politico Nazionale Giovani UDC

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Il Grande Vuoto

postato il 9 Maggio 2011

La lezione dello statista Dc rispetto alla politica fatua e oligarchica di oggi

di Pier Ferdinando Casini

Il trascorrere del tempo non ha fatto venire meno il senso di vuoto indotto dalla mancanza di Aldo Moro. Al contrario, proprio in questi ultimi anni, la sensazione palpabile che si avverte tra gli italiani quando si ricorda lo statista barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse, è che questo vuoto si sia acuito. Un fenomeno che, forse, può essere spiegato anche con lo smarrimento profondo e generalizzato che si avverte di fronte ad una politica fatua e distante dal Paese, che ha raggiunto ormai livelli di personalizzazione esasperata e senza precedenti nella storia dell’Italia repubblicana, proprio mentre nessuna delle personalità in campo sembra poter reggere il confronto con uomini della statura politica e morale di Moro. [Continua a leggere]

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Governo, basta con le reazioni isteriche alle critiche

postato il 8 Maggio 2011

Sta diventando davvero insopportabile l’isterismo con cui esponenti del governo reagiscono a qualsiasi critica, anche la più educata e rispettosa. Oggi  è incorsa nel peccato di lesa maestà la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, rea di aver fatto alcune rispettose riflessioni sulla necessità di dare maggior impulso alla crescita del Paese.
Non so per quanto tempo le espressioni della società civile sopporteranno questa arroganza e queste intimidazioni.

Pier Ferdinando

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