postato il 14 Maggio 2009
Chiedo ai dirigenti dell’Ance (l’associazione nazionale costruttori edili n.d.r. ) di rivolgere al premier Berlusconi una precisa richiesta: il rendiconto dei suoi 365 giorni di governo. Insomma, verifichino quanti sono i fatti e quante le parole.
Per quel che riguarda i soldi che lo Stato deve ancora alle imprese, Tremonti è intelligente, è l’inventore della finanza creativa. Studi il modo di rimborsare le imprese che devono ricevere i pagamenti dallo Stato. Vorrei ricordare la richiesta avanzata dall’Udc di sbloccare il patto di stabilità interno che blocca i fondi di comuni e province. Fondi che potrebbero tradursi in opere immediatamente cantierabili. Questo risolverebbe i problemi di decine di piccole imprese, che guarda caso sono le stesse vessate dal mondo bancario.
Il Parlamento ha approvato un ordine del giorno dell’Udc in questa direzione, ma poi ha sbloccato solo il 2% dei fondi, mentre noi chiedevamo lo sblocco del 100%.
Pier Ferdinando
postato il 14 Maggio 2009
C’è una grande questione che riguarda l’Expo. E’ in panne, bisogna realizzare infrastrutture che non sono state nemmeno avviate e c’è un assetto societario paralizzato. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è da preoccuparsi veramente. Mancano ancora, come ha detto la Corte dei Conti, i 3 miliardi per realizzare la stessa Expo.
Pier Ferdinando
postato il 13 Maggio 2009
ore 15.00, nuova Fiera di Roma (via Portuense 1645-1647, padiglione 1, ingresso est)
Intervento agli stati generali dell’ANCE
postato il 13 Maggio 2009
L’Udc propone l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla ricostruzione in Abruzzo, che accompagni i lavori. La proposta verrà formalizzata nei prossimi giorni, ma già molti parlamentari di tutti gli schieramenti si sono detti pronti a sostenere l’idea.
Pier Ferdinando
postato il 13 Maggio 2009
Il presidente Napolitano ha avuto una capacità meritoria di chiudere gli anni di piombo. Non abbiamo bisogno di nuovi provvedimenti di clemenza verso i terroristi, perché in Italia c’è un doppiopesismo inaccettabile. Questo è un Paese che dimentica i familiari dei poliziotti e dei carabinieri caduti mentre combattevano la criminalità, mentre la storia degli anni di piombo spesso ce l’hanno raccontata i terroristi e i loro eredi ospitati dai talk show televisivi.
Pier Ferdinando
postato il 13 Maggio 2009
Quando si parla di immigrazione si deve riflettere. I nostri figli vengono spesso assistiti da persone extracomunitarie, così i nostri anziani e le persone non autosufficienti; le nostre fabbriche si aprono grazie a loro. Dire che l’Italia non è una società multietnica è una sciocchezza. La questione è un’altra, e cioè l’esigenza di rilanciare la natalità nel nostro Paese, con una grande proposta per la famiglia: il quoziente familiare. Gli italiani devono fare più figli, perché questo è un tema politico, non riguarda astrattamente la società. Per affrontare i problemi relativi all’immigrazione bisogna inoltre avere una capacità di coinvolgere l’Europa nella politica di respingimento umano. Non parliamo solo di respingimento, ma di respingimenti e umanità, di centri da realizzare nei Paesi rivieraschi, con la collaborazione delle Nazioni unite e dell’Europa per assistere queste persone, che non possono essere abbandonate al loro destino.
Pier Ferdinando
postato il 13 Maggio 2009
I politici hanno capito che blog e social network rappresentano un’opportunità imperdibile per mantenere un contatto con i propri elettori e il territorio. Così, seguendo “l’effetto Obama”, in tanti continuano a lanciarsi in rete. Quasi tutti i deputati e senatori italiani utilizzano però il web in maniera unidirezionale (come fosse la tv), e non puntano invece all’interazione con i lettori, permettendo ad esempio di commentare le notizie pubblicate. [Continua a leggere]
postato il 13 Maggio 2009
Il dibattito sull’immigrazione si fa sempre più caldo. Un’indagine dell’Unioncamere, l’associazione delle Camere di commerio, rivela che dal punto di vista dell’occupazione la nostra è già una società multietnica: in Italia il 7,2% delle imprese è infatti gestito da extracomunitari, e il 9,7% della ricchezza prodotta nel Paese è legata a lavoratori e imprenditori extra Ue. Cosa ne pensate?