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Buongiorno, presidente
Lei dice: “Capisco che ci sia chi cerca di inquinare i pozzi, ma non mi sembra il momento giusto per fare giochini.”
Sia più chiaro, presidente, almeno nell’ottica della trasparenza, chi sono le persone che cercano d’inquinare i pozzi? Si facciano nomi e cognomi, per favore; magari sono abbastanza intuibili ma, ribadisco, nell’ottica della trasparenza, sarebbe necessario conoscerne esattamente i nomi. Il dire e non dire lascia tutto nell’opacità più assoluta!
Una citoyenne
Il presidente Casini, dato che deve trattarci purtroppo con chi in modo più o meno subdolo “sta avelenando i pozzi”, i loro nomi non li può ovviamente fare altrimenti favorirebbe proprio che si verifichi quello che loro vogliono: il fallimento del tentativo della riforma elettorale. Ma senza usare nomi e cognomi chi avvelena i pozzi lo si può individuare lo stesso senza possibilità di errore semplicemente vedendo chi pone paletti fissi (più o meno astrusi) alla trattativa o chi introduce ogni giorno diversivi ed elementi per far perdere tempo. Un esempio è la volontà del CDX di introdurre il semipresidenzialismo, riforma costituzionale che ha l’appoggio della sola metà del Parlamento per cui non ha alcuna possibilità di approvazione in questa legislatura. Altro esempio è la inamovibilità di una parte del CSX sull’ introduzione dei collegi uninominali asserendo che le preferenze sono veicolo di clientelismo e voto di scambio, ma nello stesso tempo dicendo che occorre ridare la scelta del parlamentare ai cittadini; ma questo con i collegi uninominali come può avvenire se ilcandidato lo indica il partito? Forse con le primarie non istituzionalizzate come vediamo svolgerle attualmente? E poi se le preferenze nelle politiche sarebbero portatrici di clientelismo e voto di scambio, come mai questo non avverrebbe nelle comunali e nelle europee? Nomi e cognomi? Tutti i politici che portano avanti questi argomenti non lasciando il necessario spazio ad una realistica trattativa. Cittadino.