Archivio per Agosto 2010

Gli insulti di Bossi dimostrano quale errore è stato affidargli il Paese

postato il 23 Agosto 2010

Gli insulti che questa sera Bossi mi ha gentilmente rinnovato dimostrano in modo chiaro quale errore è stato affidare il Paese in queste mani. I suoi alleati dovrebbero svegliarsi prima che sia troppo tardi. Noi abbiamo denunciato prima degli altri la strada che il Paese stava imboccando e che francamente gli italiani non si meritano.

Pier Ferdinando

21 Commenti

Elezioni anticipate: quanto costano al Paese?

postato il 23 Agosto 2010

Che il Paese viva un periodo critico, è sotto gli occhi di tutti. Che la politica italiana sia totalmente disinteressata a questo, anche.

Sono ormai mesi e mesi che prosegue la telenovela Berlusconi-Fini, condita dalle sparate di Bossi, sui rapporti all’interno della maggioranza, sull’entità dello strappo nel PDL, sui problemi all’interno della coalizione. Insomma, si parla di tutto, meno che della salute del nostro povero bel Paese.

Oggi l’ultima novità, arriva dal leader della Lega: “Andare al voto comunque”.

Naturalmente, in un Paese già di per sé in condizioni economiche molto precarie, dove il debito pubblico è alle stelle, e la ripresa stenta a decollare, non c’è nulla di più utile di elezioni anticipate!

Forse il sole, il caldo e l’afa, hanno azzerato la memoria degli uomini del Carroccio, che dimenticano quanto costino al Paese le elezioni, specialmente se anticipate. Infatti il Paese dovrebbe spendere, in caso di elezioni, circa 350 milioni di euro (cifra stanziata per le elezioni del 2006), senza dimenticare che a marzo si voterà in molti comuni, con un’ ipotetica spesa di 250 milioni di euro. Incalcolabili invece i danni dovuti alla vacanza di un Governo.

Ora, permettetemi di fare una riflessione su questi dati.

L’Italia non può continuare a sprecare soldi per pagare le elezioni volute soltanto dai signori di Palazzo. Sono passati soltanto due anni dalle ultime elezioni politiche, pochi mesi da quelle regionali. Ci sarebbero 3 anni senza “interruzioni elettorali”. Tempo prezioso, durante il quale il premier Berlusconi potrebbe portare avanti numerose riforme importanti, avendo una buona maggioranza (nonostante lo strappo con Fini), e una frangia di opposizione pronta ad esaminare in modo responsabile e serio le proposte.

Le elezioni sarebbero per Berlusconi un’ancora di salvezza, per il Paese un’ulteriore sconfitta.

Perciò, un monito arriva dal Paese intero: noi italiani siamo stanchi di questa telenovela, adesso è l’ora di portare sugli schermi della politica italiana un film d’autore.

Ci sarà un regista capace di girarlo?

“Riceviamo e pubblichiamo” di Marta Romano

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Rimini, trentunesimo meeting per l’amicizia tra i popoli

postato il 23 Agosto 2010

Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore
‘Riceviamo e pubblichiamo’, di Jacob Panzeri

Chissà quante volte ci sarà capitato, dopo una camminata su sentieri impervi, di rivolgere lo sguardo al sole che faceva lievemente capolino dietro al bruno e al verde della selva, in uno splendido tramonto di montagna. O magari,curiosi come bimbi, di rivolgere il nostro indice verso l’orizzonte celeste del mare, domandandoci se quello fosse il punto in cui l’azzurro del cielo e quello del mare si fondessero come in una tavolozza di un pittore fiammingo (la loro era una tecnica speciale: mescolavano i pigmenti al rosso d’uva e al lattice di fico per ottenere le varie e possibili sfumature coloristiche).

Ebbene, tutto questo afferma che la natura, le cose, le persone, a ben vedere, sono capaci di stupirci per la loro bellezza. Proprio questa constatazione spinse il pensiero greco a sostenere che la filosofia nasce dalla meraviglia, mai disgiunta dal fascino della bellezza. Ricordate le parole di Aristotele? Nel bello traspare il vero, che attrae a sé attraverso il fascino inconfondibile che emana dai grandi valori. Ed è proprio per questo che il cuore dell’uomo è un mendicante, un eterno viaggiatore che desidera cose grandi come Ulisse e Camus, emblema della filosofia esistenzialista che ha spesso enunciato in saggi come “Il mito di Sisifo” l’assurdità della nostra vita materiale di cui ricorre proprio quest’anno il cinquantenario della morte. D’altronde, diceva Eraclito, se giudicassimo la nostra felicità solo dai piaceri materiali, allora dovremmo giudicare felici i buoi quando trovano le veccie da mangiare.

Ma il cuore, l’eterno viaggiatore, pretende di più; è “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi”. Proprio questo è lo slogan del trentunesimo Meeting per l’Amicizia tra i Popoli. Il Meeting stesso è a sua volta una manifestazione di questa ricerca, è giunto alla trentunesima edizione dopo che nel 1980 un gruppo di sette amici guidati da Emilia Guarnieri, oggi presentazione della Fondazione del Meeting di Rimini, desiderava creare un evento fieristico, una manifestazione di diffusione culturale, valoriale e di incontri tra i popoli.

La prima edizione del Meeting fu orientata a conoscere meglio L’Europa Orientale: parteciparono alcuni dissidenti russi come Vladimir Bukovskj e Tatiana Goritcheva e il giornalista polacco Tadeusz Mazowiecki destinato a diventare nove anni dopo il primo presidente non comunista della repubblica di Polonia. E’ vero quanto riporta il sito ufficiale: “Sin dal suo esordio, il Meeting di Rimini è una manifestazione con un carattere marcatamente internazionale che lo rende un crocevia di testimonianze ed esperienze, unico nel panorama culturale del nostro Paese”.

Il Meeting di Rimini è oggi il più importante evento fieristico italiano, un festival di incontri, arte, musica, riflessione, spettacolo; un festival che ha ospitato filosofi come Carmine di Martino (straordinaria la sua lezione sulla Conoscenza Umana che è stata anche l’ispirazione della mia tesina di maturità) e Fabrjce Hajdadj, mostre come l’Infinito della matematica e Caravaggio in occasione del suo quattrocentesimo, spettacoli come il “Caligola” di Camus o le liriche di Leopardi e la sua sete di infinito recitate da Giancarlo Giannini. La storia inoltre è passata per il Meeting di Rimini: nel 1983, in un contesto europeo che sta affrontando la lenta metaformosi da comunità meramente economica (Ceca) a piattaforma e istituzione civile e valoriale, interviene a Rimini Hans Dietrich Genscher, ministro degli Esteri della Germania Ovest che delinea l’Europa dei sogni, in parte oggi realizzata.
E come non ricordare la recente presenza di Tony Blair e il suo doppio annuncio di conversione al Cristianesimo e di missione in Medio Oriente come operatore di pace ?

Il Meeting è una manifestazione umana e culturale che raccoglie oggi anni circa 800.000 visitatori e 3.000 giovani volontari disposti a usare il proprio tempo libero per rendere efficiente la macchina del meeting. Un grande evento nato sicuramente dalla condivisione e dall’amicizia della Fede Cristiana che fortifica il movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione.

Credo sia necessario prima di parlare di Comunione e Liberazione liberarsi di tutti gli stereotipi accidiosi che come hanno fatto del comunista “un mangiabambini” e del democristiano “un ipocrita e arguto doppiogiochista” hanno reso il ciellino “membro di una setta, della lobby economica, colta e più integralista di Santa Romana Chiesa”. Liberiamoci dei luoghi comuni e parliamo davvero di Comunione e Liberazione.

L’approccio di Comunione e Liberazione è un approccio che ti coinvolge direttamente, non ti viene presentata la fede come un sentimento o peggio un sentimentalismo, né come un codice di valori o di regole da applicare nella società, ma come un Fatto e un Fatto che coinvolge direttamente la tua Persona che ti fa comprendere che Dio non è un entità straordinaria assisa nell’alto dei cieli ma fonte pura e disinteressata di vero amore che ha scelto di donarsi per noi e che noi dobbiamo donare a nostra volta con il dovere di renderci manifesti nella società civile. Senza di questo non si capisce un Ciellino e non si capisce il Meeting, ricordatevelo. Ecco perché questo sguardo affascinante deve essere non “integralista” (mi raccomando) ma “integrale” e deve essere un sentimento che coinvolge ogni cosa:ecco perché ad esempio il Meeting darò spazio anche alla politica e all’incontro tra sulla ripresa economica tra il Ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ed il segretario della Cisl Raffaele Bonanni.

E’ questo lo spirito del Meeting, spirito che ha guidato inizialmente sette amici guidati dal carisma di Don Giussani ad aprire il primo piccolo padiglione ed oggi raccoglie gente da tutto il mondo, spinti da che cosa? Dal cuore, quella grande natura che ci spinge a desiderare cose grandi.
Io mi faccio guidare dal mio cuore e partecipo all’incontro. E voi???

Per approfondire:

http://www.meetingrimini.org/

http://www.clonline.org/primait.htm

http://www.ilsussidiario.net/News/

Commenti disabilitati su Rimini, trentunesimo meeting per l’amicizia tra i popoli

Bossi stia tranquillo, noi siamo leali con gli elettori

postato il 22 Agosto 2010

Berlusconi dice che bisogna essere leali con i propri elettori. Bene, questo vale anche per me. Gli elettori mi hanno collocato all’opposizione e hanno chiesto a Berlusconi di governare. Perciò Berlusconi governi, mentre noi, all’opposizione, faremo il nostro dovere, prendendo atto delle cose buone che il Governo dovesse fare ed evidenziando ciò che non riesce a realizzare. Noi non siamo nemici di Berlusconi, siamo semplicemente un’altra cosa.

Non so se il simpatico Umberto è stato vittima di un colpo di sole o ha bevuto qualche bicchiere di troppo. Di certo può stare tranquillo, non corriamo il rischio di trovarci assieme.

Pier Ferdinando

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Governo, speriamo sia finita sceneggiata

postato il 21 Agosto 2010

Verificheremo in Parlamento cosa succederà
 
Speriamo che sia finita questa sceneggiata che non è degna della serietà che richiede la situazione italiana. Noi, la nostra prova di responsabilità la diamo: restiamo fedeli ai nostri elettori. Se il governo farà una cosa giusta la verificheremo in Parlamento e se farà cose che riteniamo sbagliate continueremo a contrapporci fortemente.

Pier Ferdinando

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Il Decreto incentivi e il caso Mondadori

postato il 21 Agosto 2010

Il decreto legge n. 40 del 25 marzo, e convertito in legge dal parlamento in data 22 maggio, ha già un soprannome: legge salva-Mondadori.

Perchè?

La norma in realtà, è generica, ma sembra essere tagliata sulle esigenze di Mondadori.

Se andiamo a studiare la Legge, osserviamo che questa inizia bene, si prefigge di combattere attivamente l’evasione e l’elusione fiscale attuata tramite le cosiddette “cartiere” e i “caroselli”, ovvero la creazione di società fittizie e di comodo, poi però presenta all’art. 3 comma 2 bis il seguente dispositivo: “le controversie tributarie pendenti che originano da ricorsi iscritti a ruolo nel primo grado, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, da oltre dieci anni, per le quali risulti soccombente l’Amministrazione finanziaria dello Stato nei primi due gradi di giudizio, sono definite con le seguenti modalita’: (…) b) le controversie tributarie pendenti innanzi alla Corte di cassazione possono essere estinte con il pagamento di un importo pari al 5 per cento del valore della controversia (…)”.

Che significa?

Che se una azienda ha un contenzioso con l’amministrazione finanziaria per avere evaso tasse, o per reati similari, e la vertenza dura da almeno dieci anni con due gradi di giudizio già conclusi positivamente per l’azienda, quest’ultima paga solamente il 5% di quanto dovuto e la vertenza si chiude.

E qui entra in pieno la Mondadori: nel 1991 la guardia di finanza commina una multa di 200 miliardi di imposte da versare (circa 100 milioni di euro), a cui la Mondadori oppone immediato ricorso che, tra alterne vicende, si trascina fino ai gironi nostri, quando sta per concludersi il terzo grado di giudizio.

Nel frattempo la multa, comprensiva di interessi, spese giudiziali e altro, è lievitata fino a 350 milioni di euro, ma, grazie alla nuova la legge, tutto il procedimento si chiuderà con una multa di soli 8,6 milioni di euro (il famoso 5%, che viene calcolato non sulla cifra totale, 350 milioni appunto, ma su una cifra molto inferiore, ovvero 180 milioni di euro, togliendo interessi maturati e altre spese).

“Riceviamo e pubblichiamo” di Gaspare Compagno

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Chi ha vinto le elezioni pensi a governare

postato il 20 Agosto 2010

Questa evocazione continua delle elezioni anticipate é una scorciatoia, una prova di impotenza. Chi ha vinto ha 100 parlamentari in più e ci ha spiegato che ci sarebbe stato il miracolo italiano, allora lo realizzi, vada avanti. Berlusconi sa come vincere le lezioni, ma non sa governare. Dal Pdl, ora, mi aspetterei un piccolo atto di umiltà.

Qualora si aprisse la crisi potremmo prendere in esame l’ipotesi di un governo di responsabilità nazionale, cioè di un armistizio che comprenda almeno parti del Pdl e parti del Pd. Un governo che non rappresenti una nuova spaccatura dell’Italia, ma che sia un momento di armistizio, perché l’Italia sta andando nel baratro, e’ un paese che si sta spaccando.

Pier Ferdinando

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Partito della Nazione per riconciliare l’Italia

postato il 19 Agosto 2010

Il Partito delle Nazione nasce per riconciliare l’Italia, perché questo è un Paese che si sta drammaticamente rompendo. Il Nord contro il Sud, la politica contro la società civile, i magistrati contro la politica, la destra contro la sinistra. Così non si può andare avanti.
Intanto, questa estate, molte famiglie non hanno potuto fare le vacanze. Non sono state fortunate come noi. Ricostruiamo l’unità del Paese.

Pier Ferdinando

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