A che punto è il piano casa annunciato dal Governo? Quanti sono i piani casa? Ci sono Regioni che hanno già stabilito norme e scadenze? Sono interrogativi che in tanti si pongono sul “piano casa”, alcuni arrivati anche sul nostro blog. Sul tema c’è confusione in abbondanza.
Il disorientamento deriva in parte dal fatto che, dopo l’accordo raggiunto il primo aprile tra Governo e Regioni, il piano casa nazionale si è arenato. Sono sorti conflitti di competenza tra potere centrale ed enti locali titolari e di autonomia legislativa in materia di edilizia e urbanistica. Sul blocco del provvedimento ha influito anche la richiesta, avanzata dalle Regioni dopo il terremoto in Abruzzo, di estendere a tutto il territorio le detrazioni del 55% per gli interventi di messa in sicurezza antisismica. [Continua a leggere]
“Il problema dell’innovazione in Italia è soprattutto politico-culturale. Ed è per questo motivo che sarà molto difficile vincerlo. È questo il sapore che resta in bocca dopo le ultime notizie sui nostri ritardi nella banda larga e i due giorni di convegno di Between a Capri, dove tutto il gotha delle tlc era riunito a discutere dei nostri (e loro) mali. Per chi pensava che il fondo del barile fosse già raggiunto e bene illuminato dall’ultima relazione Agcom, una sorpresa: si può andare più giù. [Continua a leggere]
Giace a meno di 500 metri di profondità, a circa 20 miglia dalla costa di Cetraro (Cosenza), esattamente come indicato da un pentito di mafia, Francesco Fonti: è una delle «navi dei veleni». Finalmente hanno trovato oggettivo riscontro le denunce portate avanti da anni da Legambiente e da importanti settimanali italiani.
È passato poco più di un mese dal ritrovamento della ‘Cunski’, una delle tre navi tossiche, indicate dall’ex «santista», affiliato alla cosca Romeo di San Luca, insieme alla ‘Yvonne A’ a largo di Maratea (Potenza) e alla ‘Voriais Sporadais’, a largo di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), ma secondo notizie di stampa, sarebbero oltre trenta le navi con le stive cariche di sostanze tossiche o radioattive mandate a picco sui fondali intorno alla Calabria tra gli anni ‘80 e’90. [Continua a leggere]
Sul dibattito di ieri alla Camera sull’omofobia sono state dette molte parole la maggior parte delle quali a sproposito. Solo un razzista, e non e’ il nostro caso, può sottovalutare la gravità di atti di violenza verso gli omosessuali. Ma solo un legislatore sprovveduto può pensare di stabilire un particolare orientamento sessuale come motivo di aggravante.
E’ forse meno odioso un atto di violenza perpetrato verso un diversamente abile o un anziano? La questione e’ essenzialmente questa e intorbidire le acque non servirà a creare le condizioni di parità tra tutte le persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Giace a meno di 500 metri di profondità, a circa 20 miglia dalla costa di Cetraro (Cosenza), esattamente come indicato da un pentito di mafia, Francesco Fonti: è una delle «navi dei veleni». Finalmente hanno trovato oggettivo riscontro le denunce portate avanti da anni da Legambiente e da importanti settimanali italiani.
È passato poco più di un mese dal ritrovamento della ‘Cunski’, una delle tre navi tossiche, indicate dall’ex «santista», affiliato alla cosca Romeo di San Luca, insieme alla ‘Yvonne A’ a largo di Maratea (Potenza) e alla ‘Voriais Sporadais’, a largo di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), ma secondo notizie di stampa, sarebbero oltre trenta le navi con le stive cariche di sostanze tossiche o radioattive mandate a picco sui fondali intorno alla Calabria tra gli anni ‘80 e’90. [Continua a leggere]
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
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