postato il 16 Novembre 2009 | in "Ambiente"

Una mozione bipartisan per la nave dei veleni

RelittoNegli ultimi giorni il caso della nave dei veleni ha visto nuovi sviluppi: lo scorso 11 novembre la Camera ha approvato all’unanimità (con 490 voti) una mozione bipartisan sulle navi cariche di rifiuti tossici, con particolare riferimento a quella ritrovata a largo di Cetraro, nel Cosentino.
La mozione impegna tra l’altro il governo “a proseguire con il massimo impegno nell’attività di identificazione dei relitti sospetti e di verifica dell’eventuale esistenza di carichi nocivi per la salute pubblica o per l’ambiente, fornendo il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare delle risorse finanziarie e tecnologiche necessarie per far luce su questa gravissima vicenda“.

Legambiente, in prima fila nel richiedere ulteriori controlli e monitoraggi, è soddisfatta del risultato e sottolinea (tramite il vicepresidente Venneri) come si tratti di un problema non solo ambientale e che nella mozione e’ specificato che in questa vicenda sia, invece, il Governo nella sua totalità ad intervenire, mettendo in connessione i diversi ministeri e gli organismi internazionali.

In conclusione, per intervenire in questa vicenda non si può aspettare la prossima emergenza, conclude il parlamentare UDC Mauro Libè:

Quella della nave dei veleni è una vicenda non chiusa, al pari di tante altre questioni non chiare che interessano i nostri mari. Con le mozioni presentate dall’Udc chiediamo un impegno tanto al Governo quanto a noi stessi per dare certezze ai cittadini e tutelare tutte le attività economiche necessarie al rilancio del Sud e compromesse da questa torbida vicenda. È nostro dovere ridare un’aspettativa per il futuro a delle regioni che vivono in mezzo a mille difficoltà, tutelando in primo luogo la loro principale risorsa economica, il turismo. Che, è bene ricordarlo, è la sola attività non delocalizzabile. Questa mozione deve farci ben sperare: su un argomento che avrebbe potuto registrare divisioni per interessi di parte si è invece trovato un accordo per un impegno unitario. Dunque, dobbiamo dare nuove prospettive al Pese e la questione della tutela dei nostri mari non deve cadere nel dimenticatoio, per poi tornare a galla in occasione della prossima emergenza.

2 Commenti
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Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto
14 anni fa

E’ sconcertante l’atteggiamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che rifiuta di ricevere la petizione ‘Liberi dalle scorie’ firmata da 27.939 cittadini e promossa da Il Quotidiano della Calabria. Qui non e’ in discussione il merito della petizione. La quale, tra l’altro, non e’ incentrata soltanto sulle navi dei veleni, che sta suscitando, dopo l’intervento del Ministro dell’Ambiente, ulteriori polemiche che necessitano non di chiusure, o del muro contro muro, ma di puntuali ed esaustivi chiarimenti. In sostanza, quando in una regione come la Calabria, messa all’indice per carenza di senso civico, costretta a subire i diktat della ‘ndrangheta’, considerata la piu’ pericolosa delle mafie, i cittadini esternano liberamente e democraticamente le loro legittime preoccupazioni, e’ davvero assurdo che lo Stato, anziche’ intensificare il dialogo, tenga chiusa la porta. Non vorrei che l’episodio fosse l’ulteriore prova della caduta di senso delle istituzioni di cui il Governo, in questo frangente, sta dando ampia dimostrazione.

italomariofabbri
italomariofabbri
14 anni fa

Assolutamente! non possiamo aspettare di diventare ciò che in parte già siamo e cioè una pattumiera di veleni e scorie ne tantomeno possiamo permetterci di continuare in modo masochista a farci multare dall’Unione Europea per motivi ambientali.
Giustissima mozione!



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