Tutti i post con tag: Berlusconi

Non sono maniaco delle larghe intese, ma il Paese affonda

postato il 19 Luglio 2010

Il trasformismo non serve, anche Bossi è davanti a un bivio

“Non cerco nessuno. Sono stato eletto come membro dell’opposizione e sto cercando di lavorare per il mio Paese, dai banchi dell’opposizione. Credo che il trasformismo in Italia non serva”. Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Tg3, ribadisce che “Berlusconi e Casini potrebbero ritrovarsi in un governo di larga coalizione se i partiti si rendessero conto che stiamo veramente affondando il Paese”. [Continua a leggere]

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L’Europa non può dire no a larghe intese. Giulio punta a blindare se stesso

postato il 19 Luglio 2010

Pubblichiamo da ‘Repubblica’ di Giovanna Casadio

«Tradito da Tremonti? Non è che io l’abbia mai indicato come capo di un governo di larghe intese…». Pier Ferdinando Casini ha il copyright della proposta di alleanza ampia alla guida di un’Italia in emergenza e “sgovernata” di fatto. Quanto gli brucia il “no” senza appello del ministro dell’Economia che ha “blindato” Berlusconi? «Non è Berlusconi che blinda ma se stesso, lo capirebbe anche un bambino».

Per il leader Udc le larghe intese restano la sola strada. «Un governo di responsabilità nazionale è l’unica soluzione — rilancia — alla quale si arriverà purtroppo tardi e male. È una necessità per il paese mica una mia mania. Se no non si va da nessuna parte. Il paese è in difficoltà gravi. La vicenda dell’Abruzzo post-terremoto, il problema dei rifiuti che rispunta, la questione morale che riesplode – e saranno pure mele marce, però ci vorrebbe senso di responsabilità -; il Cipe che non ha neppure avviato le procedure delle delibere di un anno fa per le grandi infrastrutture. C’è una paralisi generale. Il governo arranca, forse ha i giorni contati e l’opposizione deve scendere dal piedistallo per misurarsi con la complessità dei problemi italiani, non fare come a Pomigliano dove il Pd ha balbettato incapace di scegliere tra Bonanni e Epifani». [Continua a leggere]

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Manovra: l’intervista del Tg5

postato il 16 Luglio 2010


Una manovra impostata sui sacrifici e sul rigore che consente ai furbetti delle quote latte, che per anni non hanno pagato, di essere salvaguardati e di avere sostanzialmente un’amnistia è inaccettabile. Gli onesti non possono fare la parte dei fessi. Tremonti ha fatto anche cose positive, ma su questi aspetti serve maggior rigore.
La nostra ricetta? Più grandi riforme, più coraggio, perché i tagli lineari non hanno mai risolto i problemi.
Draghi ha denunciato il fatto che c’è una fascia di povertà che cresce e una disoccupazione giovanile sempre più forte. La cosa ci preoccupa ed è una analisi che abbiamo fatto anche noi: non serve tirare a campare, serve un governo che affronti le grandi questioni, che prenda atto che la realtà del paese non è quella che a volte descrive il presidente del Consiglio.
Stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità, purtroppo questa è una consapevolezza che in Europa e in Italia non c’è ancora in modo compiuto.

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Mai fatto ribaltoni, non entriamo nella maggioranza

postato il 13 Luglio 2010


Governo di larghe intese per fare le riforme

“L’Udc non entrerà in questa maggioranza, sarebbe offensivo moralmente e ridicolo sotto il profilo della convenienza”. Ospite in studio del Tg de La7 Pier Ferdinando Casini spiega che l’entrare “in una maggioranza che sta dimostrando di avere cento voci, nessuna bussola di orientamento” non suscita alcuna tentazione da parte dell’Udc. “Non ci interessa – ribadisce- qualche posto a tavola. L’Udc e’ l’unico partito italiano che non ha mai fatto ribaltoni, Bossi li ha fatti e ha mandato a casa Berlusconi. Io non li ho mai fatti e non intendo cominciare oggi”. [Continua a leggere]

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Un governo di larghe intese

postato il 12 Luglio 2010

Nessun veto su Berlusconi presidente

Pubblichiamo dal Corriere della Sera l’intervista a Pier  Ferdinando Casini
di Roberto Zuccolini

Un «governo di responsabilità nazionale». Secondo Pier Ferdinando Casini è l’unico modo per uscire dalla «crisi politica in atto»: un esecutivo aperto a tutti, che sarà guidato da chi sceglierà il Capo dello Stato, ma per il quale «non è possibile avanzare veti» su Silvio Berlusconi, perché «ha vinto lui le elezioni».
È l’appello che lancia il leader dell’Udc dopo le polemiche a non finire seguite alla cena da Vespa, alla quale ha partecipato assieme al Cavaliere. A tavola Casini era seduto tra Gianni Letta e il cardinal Bertone: «Si è trattato di una gradevolissima serata, con simpatici commensali e una padrona di casa deliziosa». L’invito gli è arrivato una ventina di giorni prima, giustificato dal cinquantesimo di attività giornalistica del conduttore di Porta a Porta e lui è andato da solo mentre quasi tutti gli altri ospiti erano accompagnati dalle rispettive consorti. Per il resto «ottime pietanze», clima disteso, Berlusconi che parlava, «come sempre del più e del meno». E il segretario Vaticano «messo ingiustamente in mezzo: di politica italiana non ha detto niente, ha parlato dei rapporti con la Chiesa Russa e dei progressi diplomatici con il Vietnam». [Continua a leggere]

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It’s a Kind of Magic (Italy)

postato il 12 Luglio 2010

di Germano Milite

E’ diventato fin da subito un vero e proprio tormentone lo spot per la promozione del turismo in Italia al quale ha prestato suadente voce il Presidente del Consiglio. Sul web, poco dopo l’uscita del breve video promozionale, sono fioccate numerose rivisitazioni parodistiche all’interno delle quali, invece di monumenti e splendidi paesaggi naturali,  ad affiancare la voce del Premier c’erano le foto delle stragi di mafia, della spazzatura per le vie di Napoli e Palermo, delle case diroccate dai terremoti e di condannati come Marcello dell’Utri.

La campagna “Magic Italy”, dunque, è stata ridicolizzata e sbeffeggiata fin dai suoi primi vagiti. Ma perchè? Sul serio agli italiani piace così tanto essere collegati in via esclusiva a mafia, “monnezza”, corruzione e cialtroneria spocchiosa? Noi abitanti del cosiddetto “Bel Paese” siamo sul serio così desiderosi di presentare al mondo il nostro marciume? Ancora una volta, infatti, è esplosa la battaglia dialettica tra chi nello stivale vuol vedere solo mare, cielo e sole e chi, invece, tacciato di sentimento anti-italiano, intende presentare della propria nazione esclusivamente ciò che di vergognoso insanguina e sporca coste e paesaggi altrimenti bellissimi. Probabilmente, anzi sicuramente, lo spot non avrebbe generato tutto questo clamore “anti-patriottico” se, l’egocentrismo e la megalomania di Silvio Berlusconi, non avessero preso il sopravvento ancora una volta; procurando comprensibile sdegno in chi detesta il Cavaliere e vede come poco credibile ed intollerabile la sviolinata un po’ paracula della voce arcoriana.

Sarebbe infatti bastato far leggere il testo a qualsiasi altro doppiatore “anonimo” o comunque non collocabile politicamente, per non fare detonare in maniera così potente quella lotta autodistruttiva tra ottimisti in malafede e disfattisti per partito preso (in tutti i sensi). Perchè il consulente d’immagine di Silvio non gli ricorda quanto è importante sapersi far desiderare? Evidando di comparire a mo di prezzemolo in ogni spazio televisivo e mediatico disponibile? Da un effetto propaganda voluto, infatti, si rischia così di passare ad un autolesionistico  e non calcolato effetto assuefazione. Datemi Berlusconi per un paio di mesi e tento di farvelo risultare simpatico; magari facendolo sparire per un po’ da tutte le tv italiane e facendolo riapparire, tavestito da Freddy Mercury, nella trasmissione di Barbara D’Urso con una nuova canzone promozionale:”It’s a Kind of Magic (Italy)”.

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Rimpasto di governo? Non sono interessato

postato il 10 Luglio 2010

Gli atti di trasformismo non sono serviti in passato e non servono oggi

Il problema del rimpasto di Governo non mi riguarda, non è una cosa a cui io possa essere direttamente o indirettamente interessato. E’ una competenza del Presidente del Consiglio e una questione che riguarda la maggioranza, non chi come me sta all’opposizione.
Gli atti di trasformismo in Italia non sono serviti in passato, non serviranno in futuro e non servono oggi. Sono degradanti per chi li fa e per chi apparentemente ne è beneficiario. Qui non servono atti di trasformismo di qualcuno che saltabecca da una parte all’altra, serve una fase politica nuova. Se io fossi il Presidente del Consiglio rivolgerei un appello alla parte piú responsabile dell’opposizione, non solo l’Udc ma anche il Pd, per chiedere di concorrere assieme ad uno sforzo di solidarietà nazionale.

Pier Ferdinando

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Non c’è spazio per escamotage o trasformismi, serve fase politica nuova

postato il 10 Luglio 2010

La maggioranza la smetta con la sindrome di autosufficienza e le opposizioni con l’infantilismo protestatario

L’Italia ha bisogno di una fase politica nuova per affrontare la crisi che sul piano mondiale ed europeo insidia le nostre tradizionali certezze. Non c’è spazio né servono nuovi escamotage o operazioni trasformistiche: serve l’assunzione di una responsabilità collettiva che si lasci alle spalle le macerie di un bipolarismo muscolare che sono sotto gli occhi di tutti. Potremmo dire che lo avevamo detto prima e meglio di altri; ma che senso avrebbe? [Continua a leggere]

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Non mi farò usare dal Cavaliere, serve un governo di larghe intese

postato il 4 Luglio 2010

Pier Ferdinando Casini, Consiglio nazionaleNo alle elezioni anticipate, fermare il ddl intercettazioni

L’intervista a Pier  Ferdinando Casini di Carmelo Lopapa sulle colonne de La Repubblica.

Tre anni di tempo per affrontare la crisi e fare tutti insieme, o quasi, ciò che questo governo non potrà realizzare. Un vascello che naviga in pessime acque e sul quale l’Udc non intende imbarcarsi. Larghe intese, allora, con o senza Berlusconi alla guida. Pier Ferdinando Casini rilancia il suo appello, “rivolto a tutti”. Gianfranco Fini, inevitabile, interlocutore privilegiato.

 Il Pdl scricchiola. Avverte aria di crisi, presidente Casini?
“Avverto che c’è un elemento nuovo: per la prima volta, Berlusconi ha ammesso che le cose non vanno, che la situazione non è tranquilla. Il che, conoscendolo, non è cosa da poco. Segno che comincia a farsi strada l’idea che non basta il demiurgo, che i problemi sono tutti politici”.

 Il premier conta di risolverli rompendo con Fini e, sembra, riaprendo il dialogo con voi. Pronti a dargli una mano?
“Sia chiara una cosa. Io non so se, in passato, Fini abbia accettato di essere usato contro di me. Io non intendo certo farmi usare contro di lui. Le dinamiche interne alla maggioranza non mi interessano, problemi loro. Io ho fatto a Berlusconi in privato come in pubblico, da due mesi a questa parte, un discorso onesto. La questione non è aggiungere un posto a tavola, cosa poco dignitosa, sia per chi apparecchia che per chi va a mensa. Ma aprire una fase politica nuova, che superi la teoria. Il mio appello è rivolto ancora una volta a tutti, e alla maggioranza in primo luogo. Occorre una formula che coinvolga le forze più responsabili dell’opposizione”.
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Lodo Alfano: estensione è grande errore

postato il 2 Luglio 2010

Maggioranza non ha senso della misura, collaboriamo solo se non esagera
‘Il troppo stroppia’. Il leader dell’Udc, a Un caffè con.., la rubrica di SkyTg24 condotta da Massimo Leoni, boccia la decisione della maggioranza di prevedere anche per i ministri l’estensione del Lodo Alfano ai processi iniziati prima del loro insediamento.
‘Un conto è il Lodo che copre le specifiche funzioni del premier, un conto è l’estensione a tutti i ministri: è un grandissimo errore, come si è visto col caso Brancher. Siamo disponibili ad offrire alla maggioranza tutta la collaborazione possibile in tema di giustizia ma non devono esagerare e invece ogni volta lo fanno. Come esagerano a mettere all’ordine del giorno le intercettazioni a luglio visto che non saranno approvate prima di settembre’.
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