Tutti i post con tag: Berlusconi

Voteremo la sfiducia, elezioni pura irresponsabilità

postato il 1 Dicembre 2010

Noi non avremo defezioni, saremo al 100%
All’Italia serve una nuova offerta politica e una nuova pacificazione nazionale: non se ne può più di litigi, di questa guerra continua e asfissiante tra Nord e Sud del Paese, dei lavoratori dipendenti contro i lavoratori autonomi, dei magistrati contro i politici.
Da mesi dico a Berlusconi di fare un passo indietro, di dimettersi e fare un appello alle forze responsabili perché questo esecutivo non ha più l’autosufficienza politica e parlamentare, ma tira a campare, e perché quello che serve è un governo in grado di risolvere i problemi.
Noi voteremo la sfiducia. E non ci saranno defezioni, saremo presenti al 100%.
Farò di tutto non per non andare alle elezioni, ma perché ci sia un governo serio, che faccia le cose che bisogna fare ed eviti questa scadenza elettorale che, in un momento come questo, è solo una perdita di tempo.

Pier Ferdinando

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Wikileaks, no a speculazioni: giusto o sbagliato questo è il mio Paese

postato il 30 Novembre 2010

Le speculazioni sui documenti pubblicati da Wikileaks non aiutano il senso di unità nazionale che in questi casi bisogna avere. Come dicono gli americani, “giusto o sbagliato questo è il mio Paese”.
Non utilizzerò questi documenti per polemizzare contro il governo italiano, non ne ho bisogno. La polemica con il governo, se voglio, la faccio in Parlamento, perché gli italiani mi hanno eletto e mi hanno mandato a fare il membro dell’opposizione.

Pier Ferdinando

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Chi ha a cuore l’Italia non usa il fango

postato il 29 Novembre 2010

Ho contestato in Parlamento la politica estera di Berlusconi rispetto a Gheddafi e Putin, e voterò la sfiducia a questo governo.
Ma davanti alle rivelazioni di Wikileaks non voglio fare polemiche perché questo prima di tutto è il mio Paese e chi ha cuore l’Italia non utilizza il fango.

Pier Ferdinando

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Premier si dimetta e apra nuova fase

postato il 27 Novembre 2010


Se il governo ha a cuore il Paese vada avanti, se avrà la maggioranza, ma in questo caso tirerà a campare e perderemo tutti tempo. Oppure Berlusconi si dimetta ed apra una fase politica nuova, nella quale ciascuno dovrà mettere le carte in tavola. E’ chiaro, però, che non ci possono essere più giochini ed ambiguità perché qui sta diventando peggio del teatrino della vecchia politica.

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Berlusconi si dimetta, noi indifferenti alle poltrone

postato il 24 Novembre 2010

L’intervista al Tg3

Berlusconi dice che l’Udc dovrebbe dare al governo appoggio esterno senza pensare a tornaconti? Per quanto riguarda il bene del Paese noi lo abbiamo sempre fatto, appoggiando i provvedimenti in parlamento che il governo portava e che ritenevamo positivi e opponendoci agli altri in coerenza col mandato elettorale. Per quanto riguarda i posti sorrido, perché siamo l’unico partito in Italia che è stato all’opposizione di Prodi e di Berlusconi: se ci fosse stato l’allettamento delle sedie oggi saremmo già seduti, ma è l’unica cosa a cui siamo del tutto indifferenti
Noi siamo intenzionati a non votare la fiducia in coerenza con il nostro mandato ricevuto dagli elettori, siamo un partito di opposizione. E diciamo a Berlusconi: ‘se vuoi il bene del paese dimettiti e apri una fase nuova’. Vedremo lui cosa farà, ma mi sembra che la logica di Berlusconi oggi sia di tirare a campare e tenersi ben stretta la poltrona di palazzo Chigi, alla faccia dell’interesse del paese e del bisogno che avrebbe di essere governato.
Montezemolo scende in campo? Per me persone come lui o come tanti altri che vogliono entrare in politica sono i benvenuti: più gente viene dalla società civile, dall’impresa, dalle professioni, dall’università e meglio è.

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Il 14 dicembre voteremo la sfiducia

postato il 23 Novembre 2010

Pier Ferdinando Casini ospite del TgLa7

Ospite del telegiornale de La7 Pier Ferdinando Casini ribadisce: “L’Udc e’ un partito di opposizione e quindi il 14 dicembre alla Camera voterà la sfiducia al governo”.
“Il vero problema – aggiunge-  sarà cosa succede il giorno dopo. Se il governo ottiene la fiducia per pochi voti, dovrà tirare a campare. Se invece Berlusconi deciderà di andare alle elezioni, questa sarà una fuga dalle responsabilità. E’ una sconfitta gettare la spugna dopo aver avuto cento parlamentari di maggioranza”.
Quanto alla sua proposta di un ‘governo di armistizio’ chiarisce: “Rimane l’ultima soluzione seria. Se intendono respingerlo sono ancora più contento e continuerò sulla mia strada perché questo significa che la nostra politica è chiusa su se stessa, mentre il Paese chiede uno scatto”.
“Questa classe politica – prosegue – non è in grado di gestire il Paese. Continuano a litigare su tutto senza risolvere nulla. Non mi chiedano di fare autocritica per la mia proposta, perché qui si tratta di salvare il Paese e ci sono troppe cose che non funzionano”.

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‘- promesse + Nord per far ripartire l’Italia’: l’intervento di chiusura

postato il 21 Novembre 2010

Martedì sit in alla Rai per i malati che vogliono affermare da Saviano il diritto alla vita

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Gianni Riotta intervista Pier Ferdinando Casini

 
Casini: Allora, fate un applauso anche ad Antonio De Poli, perché è lui l’anima di tutto, a Lorenzo Cesa, il nostro grande Segretario, a Rocco, a Pezzotta, ad Adornato, a tutti gli amici!
E adesso ragazzi dalle parole ai fatti, crescete e moltiplicatevi!
Vista la crisi della natalità! Poi c’è anche il messaggio del Papa! [Continua a leggere]

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Basta giochini, serve un governo di responsabilità ampio

postato il 18 Novembre 2010

L’intervista ai microfoni del Tg3

“Pensare oggi con la situazione del Portogallo e dell’Irlanda e con l’euro sotto attacco di fare irresponsabilmente sei mesi di campagna elettorale per trovarci al punto in cui siamo oggi all’indomani delle elezioni vuol dire stare sulla luna”.
Per il 14 dicembre Casini ipotizza due scenari: “O Berlusconi ottiene la fiducia e si dimette o non la ottiene e va al Quirinale. In questo caso si apre la crisi e tutti, senza giochini, mostrano le carte. Io sono convinto che serva un governo di ampio respiro per il bene del Paese”.
Quanto alla disponibilità dell’Udc ad un eventuale Berlusconi bis chiarisce: “Noi siamo un partito di opposizione, per noi non cambia nulla, stiamo in Parlamento a fare le nostre battaglie, oggi abbiamo ottenuto 100 milioni per i malati di Sla, il resto – sottolinea- sono manfrine che non ci riguardano”.

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La Grecia è dietro l’angolo, è necessario un armistizio

postato il 16 Novembre 2010

L’intervista, ai microfoni del Tg2, di Ida Colucci
Abbiamo l’Irlanda e il Portogallo che rischiano di fare la fine della Grecia e noi siamo dietro l’angolo. C’è bisogno che tutte le forze responsabili di questo paese, tutte le persone, a partire dal Presidente del Consiglio, che vogliono il bene dell’Italia facciano un passo indietro nell’interesse generale. Capiscano che c’è da trovare una soluzione perché le elezioni anticipate in questo contesto sarebbero espressione di pura follia.
E’ necessario un armistizio. Berlusconi e i suoi oppositori, il Pdl e il Pd dovrebbero sedersi a un tavolo e cominciare a ragionare in modo diverso. E invece vogliono riproporre le stesse ricette che hanno fallito E’ interesse continuare in queste polemiche o cerchiamo di risolvere i problemi dell’Italia?

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Ospite di Otto e mezzo

postato il 16 Novembre 2010

Alla trasmissione di La7 condotta da Lilli Gruber, con la partecipazione Antonio Polito

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