postato il 7 Aprile 2013
Pubblichiamo l’intervista di Aldo Cazzullo a Pier Ferdinando Casini pubblicata sul Corriere della Sera di oggi.
«Davanti all’Italia vera, la politica è in ritardo inammissibile. Le aziende chiudono. Gli esodati si suicidano. L’edilizia è ferma. Un sistema politico che, in questa situazione, non riesce in 40 giorni a formare un governo da di sé una prova devastante».
Pier Ferdinande Casini, lei per 40 giorni ha praticamente taciuto. Del resto ha preso una bella botta.
«Nella vita si vince e si perde; l’importante è avere il tempo per la rivìncita. E successo questo: il bipolarismo che io ho sempre combattuto, secondo me con buone ragioni, è stato messo in crisi non dall’irruzione dal centro, ma dall’esplosione di Grillo. Un fenomeno che unisce tante cose: antipolitica, invidia sociale, giusto bisogno di partecipazione, il senso dei giovani di una mancanza di futuro. Un fenomeno che si nutre di sentimenti anche divaricanti; per questo non si può contaminare, Grillo deve fare il cane da guardia e dire no a tutto. Alla prima scelta che il movimento fa, si spacca, fosse pure il no alla Tav; perché c’è anche chi le infrastrutture le vuole. Nel frattempo immette nel sistema politico tossine oggi molto sottovalutate, il ritiro immediato dall’Afghanistan, subito apprezzato da una certa sinistra, sarebbe una Caporetto, uno “sciogliete le righe” che comprometterebbe i sacrifici che l’Italia ha fatto per avere voce nella comunità internazionale».
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postato il 24 Febbraio 2013
“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati
Berlusconi aveva detto che avrebbe restituito l’Imu grazie ad un accordo con la Svizzera. Peccato che nessuno abbia avvisato il governo svizzero che ,in maniera garbata, ha fatto sapere che non è disponibile ad un accordo.
E soprattutto hanno anche specificato che il gettito di un eventuale accordo non potrà essere usato per rimborsare l’Imu 2012. E sapete perché?
Intanto perché le trattative sono ad un punto morto e non si sa se e quando verranno chiuse; ma soprattutto, fa sapere Eveline Widmer Schlumpf, ministro delle finanza svizzero, che anche se per magia si riuscisse a firmare gli accordi quest’anno (cosa ritenuta altamente improbabile dagli svizzeri), i soldi arriveranno molto dopo.
Anzi, precisa il ministro svizzero “è difficile prevedere un’entrata in vigore prima del 1 gennaio 2015”.
A questo punto la domanda è scontata: come farà Berlusconi a rimborsare l’Imu prima casa e coprire i costi delle mancate entrate per il 2013?
postato il 20 Febbraio 2013
Nello spazio di approfondimento mattutino di Rai 1
postato il 19 Febbraio 2013
L’intervista al Tg3
Oggi abbiamo un timore: che i sacrifici che gli italiani hanno fatto nell’ultimo anno vengano buttati nel cestino dal mattino alla sera. Se dovessero prevalere l’ingovernabilità, il voto di protesta, la bocciatura generalizzata della politica, il giorno dopo lo spread ricomincerà ad alzarsi, gli investitori esteri scapperebbero dal Paese e noi nel giro di venti giorni ci ritroveremo esattamente come un anno fa, con il rischio che tutti i sacrifici siano diventati vani.
postato il 19 Febbraio 2013
Pubblichiamo da ‘Il Mattino’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Pietro Perone
Una campagna elettorale trascorsa a rimpallarsi accuse reciproche tanto da fare restare i problemi del Paese, in particolare del Mezzogiorno, inesorabilmente sullo sfondo. Pier Ferdinando Casini oggi sarà di nuovo a in Campania per rilanciare le proposte dell’Udc sul dramma-Sud e sull’occupazione: «Si faccia il duello in tv, a Pd e Pdl intendiamo dimostrare che la politica delle bugie ha le gambe corte. Vogliamo la sfida televisiva tra Monti, Bersani e Berlusconi per smascherare i bugiardi. In questo mese abbiamo assistito a una gara tra chi ha fatto promesse e chi riflessioni serie; le prime le lasciamo a chi le ha lanciate mentre per quanto riguarda le discussioni serie sul futuro dell’Italia credo che noi abbiamo avanzato proposte credibili a partire dal Mezzogiorno».
Da dove cominciare per ridare una speranza ai cittadini del Sud che pagano più di tutti i prezzi della crisi?
«Una soluzione è utilizzare i fondi strutturali ma va compiuta una riflessione con le autorità europee per sfruttare i finanziamenti soprattutto a favore delle imprese che assumono giovani in modo che si possa dare respiro al tessuto economico del Sud e nelle stesso tempo offrire una speranza alle nuove generazioni meridionali e fermare l’esodo verso il Nord».
Pensioni e stipendi hanno perduto potere d’acquisto nel Mezzogiorno più che altrove e un’altissima percentuale di famiglie è sul lastrico: il giorno dopo il voto cosa realisticamente si potrà fare?
«Proponiamo di raddoppiare le detrazioni per i figli a carico ma anche qui c’è una politica dei fatti e una delle chiacchiere. Noi siamo già intervenuti in Parlamento per salvare le deduzioni a favore delle famiglie e abbiamo garantito quelle che hanno al loro interno situazioni di disabilità. Abbiamo poi cercato in questi anni di porre sempre all’attenzione del ministro dell’Economia i livelli essenziali di assistenza, firmati dal ministero della Sanità con le Regioni, su cui Tremonti è sempre rimasto sordo. Non siamo all’anno zero, ma il punto vero è potere avviare in sede europea una vertenza che consenta di creare, con l’autorizzazione dell’Ue, aree legislative di favore per il nostro Mezzogiorno». [Continua a leggere]
postato il 16 Febbraio 2013
Nell’approfondimento politico di TgCom24, condotto da Federico Novella
postato il 16 Febbraio 2013
Rispondo alle domande di Gianni Scipione Rossi (Direttore di Rai Parlamento); Ida Colucci (Tg2); Marco Conti (Il Messaggero); Pierfrancesco De Robertis (Quotidiano Nazionale) e Marco Gorra (Libero).
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