postato il 19 Marzo 2012 | in "Interventi, Politica"

Serve coesione per disinnescare il pericolo dell’estremismo

Assumiamoci la responsabilità di decisioni non più rinviabili

Esistono molti modi per ricordare Marco Biagi, parliamo di un eroe dei nostri tempi condannato a morte per le sue idee e soprattutto per l’alto senso dello Stato.
Il pericolo dell’estremismo armato e’ sempre presente e per disinnescarlo occorre, ancora una volta, ricercare unità e coesione, coltivando il dialogo e assumendoci la responsabilità di decisioni politiche non più rinviabili. Solo così avremo un domani meno cupo e carico di speranze per i nostri figli. A dieci anni dalla sua tragica scomparsa credo che tutta l’Italia sia tenuta a dare un tributo di stima e affetto anche per non disperdere i fecondi contributi che ha dato al Paese. Le doti che i terroristi hanno voluto colpire sono riformismo e capacità di unire e il rammarico più doloroso è stato quello di non essere riusciti a proteggerlo.

Pier Ferdinando

3 Commenti
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Francesco
Francesco
13 anni fa

E’ vero, i sindacati con il loro leggittimo gioco di parte hanno contribuito molto, insieme con Confindustria e con la classe politica a creare questa situazione di iniquità generazionale. Quindi concordo che sarebbe ora di smetterla con questo circolo vizioso che per tutelare chi un lavoro lo ha, si nega il diritto al lavoro a chi non lo ha, e poi i giovani costretti a vivere ancora a carico dei genitori devono sentirsi dare anche del bamboccioni! Però, come si fà a chiedere sacrifici e rinunce a tutti, quando della cura per tagliare gli sprechi di un’Amministrazione Pubblica corrotta e mafiosa, che è un tutt’uno con la politica, che l’ha piazzata e protetta in tutti questi anni, nemmeno se ne parla? Ci si può aspettare ed esigere un comportamento responsabile da parte degli altri solo se noi siamo i primi a darne l’esempio!

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
13 anni fa

L’ho molto ammirata negli scorsi 2 anni, ma sono profondamente deluso, amareggiato, nel vederLa difendere la Riforma Napolitano/Monti dove si fa pagare ai dipendenti le nefandezze dei manager e dei politici. Speravo prendesse le distanze da un attacco così spietato, cattivo, all’articolo 18. Continuerò a scrivere su questo ottimo blog ma questa volta, in questo momento basilare state facendo un errore capitale.

guido
guido
13 anni fa

circa la metà degli italiani non vota più. Qualcuno se ne frega, ma la maggioranza non va a votare o vota scheda bianca o annulla la scheda (come il sottoscritto) perchè siamo schifati dalla politica e dai politici di tutti gli schieramenti. Anni di inettitudine, di corruzione ormai incancrenita per le connivenze che si creano, di clientelismo, di sfacciati priviligi e di malgoverno ci hanno portato alla situazione gravissima in cui siamo. Un debito pubblico spaventoso, lo smantellamento dello stato sociale e la cancellazione delle aspettative di vita per le generazioni dei giovani. Un governo “fascista” che sembra il meno peggio, ma potremmo ancora pentircene amaramente, fa le veci di una classe politica che ha abdicato al suo ruolo. Italiani sempre più delusi, senza speranze e sempre più poveri nel ceto medio che è il vero motore della società.
Basterebbe una unica riforma per ridare fiducia e speranza. Semplice, a costo zero, che tutti capirebbero ed apprezzerebbero, meno ovviamente la casta politica e tutti i parassiti che gli stanno attorno.
Basterebbere fare una legge che impedisca a chiunque di essere rieletto per più di due volte a qualsiasi livello politico: Comunale, provinciale, regionale e parlamentare (italiano ed europeo).
Stessa regola per i consigli di ammistrazione ed i presidenti di enti con partecipazione pubblica e nomine “politiche”. Non più di una rielezione e non più di un incarico. Basta con il balletto delle nomine sempre alle stesse persone, con due, tre incarichi e che alla fine non fanno un bel niente se non curare i propri interessi personali e del partito!
Inoltre, divieto assoluto di candidare le mogli, i figli ed i parenti stretti (quanti on. hanno mogli e figli eletti pure loro da qualche parte ???). Infine un tetto (vero) allo stipendio e alle doppie pensioni di manager di stato e politici che sia proporzionato ai pari grado europei ed agli stipendi medi degli italiani.
Pochissime cose, chiare e semplici, tutte a costo zero e fattibili subito, che inevitabilmente toglierebbero molto del malaffare e ridarebbero speranza. Fine dei mestieranti intrallazzatori della politica (che siedono sulle stesse poltrone per decine di anni !!)che non hanno mai provavo a lavorare davvero in vita loro. Aggiungerei ancora un no ai governi tecnici, perchè non votati da nessuno. Se governo tecnico deve essere, perchè la politica è incapace di governare e darsi delle regole serie, allora le camere vanno sciolte ed i parlamentari tornano a casa tutti, una sorta di commissarimento come avviene per le aziende in crisi. Si sciolgono i consigli di amministrazione e si nomina il commissario. Invece quello che sta accadendo è un teatrino squallido e gli italiani sono stufi o peggio schifati. Inoltre oltre alle iniquità, ale lacrime e sangue, non si vede nulla di buono. Non è il governo dei banchieri che ci piò portare fuori da una crisi globale.
So che nessun politico appoggerà mai una riforma simile, ma forse molti cittadini onesti si.
Prima le pensioni cancellate, poi le nuove tasse ora lo stato sociale, dove andremo a finire e servirà a qualcosa ?? Io penso di no, basta dire semrpe e solo si sotto la minaccia dello spread, del capo dello stato, delle banche mondiali che lucrano sul malessere degli altri.
Propongo di creare un movimento apolitico per iniziare subito una raccolta di firme che ci porti in fretta ad una precisa richiesta in parlamento o ad un referendum popolare ….. chissà che non possa essere l’inizio di una nuova e vera stagione della politica con la P maiuscola e di rinascita del nostro bel paese.



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