Rassegna stampa, 24 marzo ’11
Continua il rompicapo Libia: il Parlamento si è espresso favorevolmente all’intervento, anche se – come ci racconta Il Foglio – qualche difficoltà c’è stata. La linea del Premier (su cui torna anche Severgnini sul Corriere) sarebbe di sostegno alle operazioni militari ma anche, contemporaneamente, di cauta apertura a Gheddaffi: combattere senza fare la guerra, insomma. Anche perché, la preoccupazione per le ondate di immigrati sale e la Lega e Lampedusa – insoliti “alleati” di una comune battaglia – sono pronti ad alzare le barricate. Il rimpasto di governo, poi, o almeno l’inizio, è arrivato, con la nomina a ministro di Saverio Romano. Pur tra le riserve del Quirinale: su questo torna il Post, con un durissimo attacco: “non lasciamo passare la nomina mercantile del ministro Romano senza neanche alzare un sopracciglio. Abbiamo pensato di fermare Berlusconi, o di fermare ‘le sinistre’, e abbiamo votato accozzaglie di irresponsabili che oggi si ritrovano a trattare posti da ministro. Non si doveva. Ne siamo anche noi responsabili, dei Responsabili”. Già.Libia, sì all’intervento. Passa il testo di Pdl e Lega (Maurizio Caprara, Corriere della Sera)
Sorgi – Una nomina in cambio di due voti (Marcello Sorgi, La Stampa)
Romano ministro, il gelo del Colle (Luca Ostellino, Sole24Ore)
Rimpastino “responsabile”, Romano diventa ministro (Gian Luca Roselli, Libero)
La Cultura inquina (Massimo Gramellini, La Stampa)
Caso Ruby, la giunta vota il conflitto (Barbara Fiammeri, Sole24Ore)
Lampedusa, immigrati via sulla nave San Marco (Federico Geremicca, La Stampa)
Severgnini – Berlusconi sa leggere l’umore nazionale (Beppe Severgnini, Corriere della Sera)
Nava – Kosovo, Iraq, Libia (Massimo Nava, Corriere della Sera)
L’agenda digitale fissa le tappe (Sole24Ore, Nòva24, Luca Dello Iacovo)