Rassegna stampa, 18 maggio 2011
Chi ha vinto e chi ha perso, sul serio, questo turno elettorale? È difficile dare una risposta univoca: di sicuro, il Centrodestra ha ricevuto una botta durissima, che nessuno aveva messo in conto, e ora si ritrova a fare i conti con i malumori della Lega; mentre il Centrosinistra, forte della doppia vittoria a Torino e Bologna e del ballottaggio a Napoli e Milano, può dirsi soddisfatto, ma paga l’avanzata della sinistra più radicale. E noi? Abbiamo combattuto, fino in fondo, con coraggio e orgoglio la nostra battaglia per dare la possibilità di scegliere un’alternativa concreta ai due grandi blocchi. Lo abbiamo fatto anche a costo di enormi sacrifici e le percentuali che abbiamo raccolto, che ad alcuni potranno sembrare misere, sono la prova che qualcosa è stato seminato e che questo qualcosa è pronto a germogliare presto. Per dirla con le parole del Presidente Casini (intervistato dal Messaggero), noi non cerchiamo posti. Lavoriamo per l’alternativa.Casini: non chiediamo posti, lavoriamo per l’alternativa (Il Messaggero)
Casini: «Ci cercano, ma non ci arruoliamo» (Giovanni Grasso, Avvenire)
Al centrosinistra la sfida dei Comuni: 12 capoluoghi a 4 (Dino Martirano, Corriere della Sera)
Preferenze, il Cavaliere dimezzato (Gianni Santamaria, Avvenire)
Sorgi – Il Terzo polo guarda a sinistra. Ma sottobanco (Marcello Sorgi, La Stampa)
Calabresi – Le tante sorprese del voto e il fastidio del mondo leghista (Mario Ricolfi, La Stampa)
Panebianco – Distanti e divisi (Angelo Panebianco, Corriere della Sera)
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