Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Aspettando la crescita, crollano i consumi!
Tanti sacrifici, troppi! Tante restrizioni, troppe! Ma soprattutto una valanga di tasse, troppe ed inique! E per che cosa? Per non risolvere un bel nulla? Hanno liquidato persino Silvio Berlusconi in nome dello spread, della crescita e dello sviluppo! E qual’è stato il risultato? Che l’Italia è in recessione, con il Pil in discesa, e i consumi delle famiglie al palo!!! Lo ha rilevato l’Istat mentre l’Ocse ha confermato che il nostro Paese è quello in cui il superindice economico, ad aprile, ha registrato il calo mensile più forte tra i Paesi avanzati: meno 0,18 per cento. L’Istat ha fatto sapere che, nel primo trimestre, il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è calato dello 0,8% sul trimestre precedente e dell’1,4% rispetto al primo trimestre del 2011 (rivisto al ribasso dall’1,3% della stima preliminare). Si tratta del calo peggiore dal primo trimestre del 2009, quando la contrazione sul trimestre precedente era stata del 3,5%. Per l’andamento del Pil, l’Italia è il fanalino di coda nell’eurozona e rispetto agli Stati Uniti e al Giappone dove è aumentato, rispettivamente, dello 0,5% e dell’1%. Per quanto riguarda la spesa delle famiglie sul territorio nazionale nel primo trimestre, ha registrato una riduzione del 2,4% su base annua e dell’1% sui tre mesi precedenti. Gli acquisti di beni durevoli, come elettrodomestici e auto, hanno subito un vero e proprio crollo: su base annua sono scesi dell’11,8%. Male anche la spesa di beni non durevoli che è calata del 2,3%, mentre gli acquisti di servizi sono diminuiti dello 0,2%.