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Sono arrivato all’Unione di Centro attraverso la Rosa per l’Italia condividendo il percorso avviato con i Popolari Campani, i Circoli Liberal e la vecchia Unione Democratica Cristiana finalizzato a costruire un soggetto politico nuovo nell’essere e nel fare politica. Grazie a questa alleanza l’Unione di Centro è riuscita a superare lo sbarramento ed essere presente sia alla Camera che al Senato, cosa che non sarebbe stata possibile con la sola vecchia Unione Democratica Cristiana.
Non so per quali ragioni, o meglio le conosco molto bene, in questa campagna elettorale la Rosa per l’Italia sia stata esclusa dalla definizione delle liste e nessun spazio e nessun ruolo gli è stato riconosciuto. Ciò che so con certezza è che questo non è solo il mancato riconoscimento del ruolo svolto dalla Rosa per l’Italia in tutti questi anni, ma la fine di quel percorso iniziato con l’alleanza politica del 2008.
Non poteva essere diversamente visto che il “cerchio magico” che con Casini gestisce l’Unione di Centro è lo stesso della vecchia Unione Democratico Cristiana, non risponde a criteri di democrazia interna all’UdC essendo stato nominato dallo stesso Casini e persegue l’obiettivo di consolidarsi come “cerchio magico” candidando e facendo eleggere coloro che ne fanno parte, oppure ne condividono composizione, politiche e metodi di lavoro.
Mi auguro che la Rosa per l’Italia, sia nella riunione della Segreteria di martedì 15 gennaio che nella successiva Assemblea Nazionale, decida di porre fine a questa alleanza divenuta ormai non più condivisibile nè nel merito nè nelle prospettive, ma deleteria per l’immagine che la Rosa per l’Italia ha dato e da si sé e per la proposta politica di cui è portatrice.
Mi presento:
Giampaolo Cerri
Sposato
3 figli
Sono arrivato all’Unione di Centro attraverso la Rosa per l’Italia, ne ho condiviso il percorso convinto di poter costruire un NUOVO SOGGETTO politico (vino nuovo in otri nuovi), ho subito con amici le angarie e le “discriminazioni” messe in campo (specialmente sul territorio) tacendo, sopportando sperando in un “futturo” migliore.
Volevo contribuire a costruire un soggetto politico nuovo nell’essere e nel fare politica.
Grazie a questa alleanza l’Unione di Centro è riuscita a superare lo sbarramento ed essere presente sia alla Camera che al Senato, cosa che non sarebbe stata possibile con la sola vecchia Unione Democratica Cristiana.
Sinceramente ho sempre rifiutato la logica dell’annessione e dell’omologazione, il confronto tra visioni differenti dell’intendere la politica, la Buona Politica poteva essere una risorsa.
Si è preferito al rinnovamento il puntellare e ricostituire l’oligarchia della nomenclatura, mi permetto di asserire sbagliando avendo investito molto poco sul futuro,
Ho aderito all’Unione di Centro e non all’Unione Democratici Cristiani, mai ho assistito ad una vita di partito senza che venga celebrato un CONGRESSO per almeno 5 anni.
Credo nel diritto dovere della rappresentanza ma non sono abituato a firmare Deleghe in bianco.
Con quanto accaduto in questi giorni di fatto Presidente lei ha deciso l’azzeramento del partito e di porre fine ad un progetto nuovo nel quale (alla luce dei fatti) ci ha solo illuso di volerci credere.
Comprendo le difficoltà della coerenza e della lealtà in politica, sono doti e virtù riscontrabili in pochi, sono rammaricato per l’accaduto, ritengo che le scelte della Rosa possano divergere dalla strada che lei con i generali e la nomenclatura avete deciso di percorrere in solitudine.
La Rosa per l’Italia ha chiesto solo di “partecipare” ne ha diritto come forza “co-fondatrice” dell’Unione di Centro invece………il silenzio assordante………
Io dal suo Blog tengo a ringraziare un vero politico, che non cito, cui anche voi tanto dovete e nulla riconoscete.
Cordialmente.
Giampaolo Cerri
Lomello Pv
Condivido quanto sopra riportato….
il post precedente non mi è stato pubblicato.
saluti
giampaolo cerri
lomello pv
Buonasera, presidente
Già ho seguito diverse sue interviste e mi accorgo che la musica è sempre la stessa…. L’italia sull’orlo dell’abisso…. il santo che ci viene a salvare… il santo che, per salvarci, trova il facile terreno dei tagli ai comuni cittadini… il santo che non riesce a tagliare nulla ai cittadini “in”…. il santo che, una volta smessi i panni del salvatore della patria, ora diventa molto più prosaico e fa la gara con il cav. per vedere quanta massa riesce a fare “abboccare” al suo amo.
Dopo gli inni di ringraziamento al nuovo santo, in queste interviste, c’è di solito una sua autogratificazione per quanto è stato sagace nel vedere nella figura del prof. il salvatore, per quanto sia eroico questo suo immolarsi per il bene dell’Italia (gli Italiani possono anche aspettare…), per lanciare i suoi dictat agli altri partiti, anche quelli che contano più elettori del suo partito, ecc. Le sue interviste sono un insieme di arroganza, di supponenza, di presunzione (come quelle degli altri, sia ben chiaro!).
Ma lei avverte la stanchezza dei cittadini quando vi sentono parlare (tutti quanti voi politicanti, di tutti gli schieramenti istituzionali)? Lei avverte quanto questi cittadini siano vicini al punto di rottura?
Ma lei avverte il moto di nausea che coglierà tutti gli elettori quando comparirete, ad uno ad uno, per dire che avete vinto, anche quando avete perduto?
Viva tutti i piccoli movimenti se riusciranno a strapparvi qualche seggio (e poco male se il risultato renderà ingovernabile questo Paese, anche perchè non siete stati capaci di governarlo quando era in vostro potere, pensando solo a che cosa potevate ancora scippare); saranno i piccoli movimenti i nostri occhi, le nostre orecchie, le nostre bocche… saranno loro i nostri mastini messi a guardia di un parlamento ormai destituito da qualsiasi parvenza di legalità.
Una citoyenne
“L’Italia sull’orlo dell’abisso”. Non era così. l’Italia stava già affondando in quanto si era aperta una falla costituita dalla inconsistenza del governo Berlusconi-Scilipoti, dalla scarsa credibilità del premier, che ci ha resi ridicoli nel mondo, e dall’innalzamento vorticoso dello spread. Si doveva cambiare e Monti, in una situazione di emergenza, si è comportato come un ottimo medico di pronto soccorso che cura il sintomo, mantiene efficienti le funzioni vitali della persona ed imposta la terapia. Oggi occorre un ottimo primario di clinica che sappia portare avanti le corrette terapie necessarie all’Italia per ridare forza, speranza ed orgoglio agli italiani. Chi meglio di Monti, stimato in Italia ed in campo internazionale, può assolvere questo ruolo?