postato il 30 Maggio 2009
Berlusconi non ha fatto la riforma della giustizia quest’anno perché c’erano divisioni che non gli hanno consento di presentarla. Con chi se la prende? Con se stesso, non certo con l’opposizione.
Pier Ferdinando
postato il 27 Maggio 2009
Berlusconi si è inventato che ridurrà a cento i parlamentari, come per l’abolizione delle Province, e il giorno dopo non ha fatto nulla. Ogni campagna elettorale cerca sempre un diversivo per tenere alta la tensione.
Pier Ferdinando
postato il 22 Maggio 2009
Berlusconi ha spiegato che 100 parlamentari bastano, noi lo invitiamo a passare dalle parole ai fatti: presenti un disegno di legge. La sfida è accettata, noi lo voteremo. Riduca a 100 i parlamentari, ma ho i miei dubbi che lo faccia, perché è la Lega che determina gli orientamenti del governo non Berlusconi. In ogni campagna elettorale il premier se ne inventa una. L’ultima volta parlava di abolizione delle province, e infatti andiamo a votare per le province e sono tutt’altro che abolite. Adesso pensa di ridurre il numero dei parlamentari. Bene. Che li riduca. Noi votiamo a favore, ma lo sfidiamo a fare subito questa proposta ufficialmnte in Parlamento.
Pier Ferdinando
postato il 16 Maggio 2009
La riforma della pubblica amministrazione voluta dal ministro Brunetta sia fatta senza demagogia.
La ricerca dell’efficienza va benissimo, è sacrosanta, ma la demagogia è un peccato mortale, è come lastricare di buone intenzioni la via per l’inferno. E’ invece importante che questa riforma si faccia per l’efficienza.
Pier Ferdinando
postato il 23 Aprile 2009
Roma, 23 apr. (Adnkronos) – Governabilita’ e riforme istituzionali “non sono in contraddizione”. E’ l’opinione del leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che e’ intervenuto a “Panorama del giorno” su Canale 5 sul monito lanciato ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo il quale la Costituzione “non puo’ essere violata in nome della governabilita’”. “La Costituzione puo’ essere migliorata -ha osservato Casini- il bicameralismo perfetto puo’ essere superato e si puo’ anche rispondere alle esigenze della governabilita’, affidando maggiori poteri al presidente del Consiglio”. “Questo aspetto e’ stato sottolineato, prima che lo ponesse Berlusconi, da altri presidenti del Consiglio. Certo e’ -ha continuato Casini sposando l’espressione adottata ieri da Napolitano- che la Costituzione non e’ un residuato bellico. Piu’ passa il tempo e piu’ vediamo che regge. Piu’ che la Costituzione, non reggono certe riforme affrettate che sono state fatte. Certi apprendisti stregoni che oggi vogliono impiantare sull’assetto dello stato la bandiera federalista in modo improvvisato, dovrebbe prendere esempio dai nostri padri costituenti”. “Non mettiamo in cotraddizione l’esigenza della governabilita’ -ha concluso l’ex presidente della Camera- con il ruolo del Parlamento che resta fondamentale. Non esiste il leader del popolo, esiste un presidente del Consiglio eletto dal Parlamento, perche’ questo e’ l’impianto della Costituzione”.
postato il 22 Aprile 2009
Roma, 22 apr. (Adnkronos) – “Siamo con il presidente della Repubblica senza se e senza ma’. Lo afferma Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc che commenta le parole del Capo dello Stato: ‘Una riforma costituzionale seria va coniugata con la consapevolezza che, in una moderna democrazia liberale, le procedure sono sostanza e l’efficacia del processo decisionale si costruisce nel rispetto dell’equilibrio dei poteri”. “C’e’ troppa demagogia e troppo populismo nella rappresentazione del lavoro del Parlamento, come se le assemblee legislative costituissero un ostacolo alla rapidita’ delle decisioni, un intralcio alle democrazie decidenti. Fermo restando le necessita’ di superare il bicameralismo perfetto, la realta’ e’ tutt’altra: solo un Parlamento autorevole, i cui membri siano eletti direttamente dai cittadini e non nominati dai vertici di partito puo’ dare le risposte che il Paese attende’, conclude Casini.
postato il 4 Aprile 2009
Roma, 4 apr. (Adnkronos) – “Noi non criminalizziamo il presidenzialismo ma pesi e contrappesi sono tipici delle democrazie vere. Il presidente Obama ha dovuto contrattare fino all’ultimo voto al Congresso la maggioranza per i provvedimenti economici e certamente negli Stati Uniti non sarebbe possibile un premier dotato di tanti poteri nel mondo dell’informazione”. Lo ha affermato Pier Ferdinando Casini, chiudendo l’assemblea costituente dell’Udc. “Noi -ha sottolineato ancora- non temiamo i rischi di regime ma evidenziamo un’idea diversa. Il popolo e il leader, tutto si riassume in questo rapporto che detto cosi’ dovrebbe essere sano ma che in realta’ rischia di essere insano. Popolo-leader; c’e’ il colonnello Gheddafi che fa lo scorso discorso e infatti ha abolito il Parlamento. C’e’ il popolo e il leader e il partito e lo Stato sono enti inutili. Non ha caso -ha detto riferendosi al Pdl e al presidente del Consiglio- si e’ costruito un partito non contendibile, con poteri assoluti per il premier che ne e’ presidente e non c’e’ bisogno di Parlamento”. Secondo Casini, “piu’ poteri al premier non sono affatto uno scandalo, ma qui c’e’ qualcosa di diverso nell’aria: c’e’ una sistematica rappresentazione del Parlamento come di un’accolita di scansafatiche; come un ente inutile, come una perdita di tempo abbinata alla rappresentazione di un presidente viaggiatore senza poteri e senza potere. E’ uno scherzo o e’ la realta’? Cento deputati dimaggioranza alla Camera, il lodo Alfano si e’ fatto in 15 giorni a dimostrazione che quando si vogliono fare le cose il Parlamento non e’ un intralcio”.