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Rassegna stampa, 29 novembre

postato il 29 Novembre 2010
Il D-Day della diplomazia mondiale alla fine è arrivato. Ieri, a partire dalle 19:00 (ora italiana), 5 tra i più grandi quotidiani internazionali hanno pubblicato i documenti riservati e confidenziali della diplomazia statunitense sui Grandi del mondo. E tra questi, particolarmente scottanti (anche se abbastanza ovvi) sono quelli sul nostro Premier, Silvio Berlusconi, disegnato come “portavoce europeo” di Putin, “inaffidabile leader europeo”, dedito a “festini selvaggi”. Per cercare di capire un po’ di più,  vi pubblichiamo alcune analisi dei giornali di oggi: La Repubblica ci spiega perché gli Usa si preoccupavano dei “festini” del Premier e perché, invece, il Presidente del Consiglio preferisce ridere della situazione (tanto a piangere saremo noi); l’Unità pubblica un editoriale di Concita De Gregorio dal titolo “In mutande nella Dacia” (che tristezza essere megafono di qualcun altro, no?); Il Giornale, invece, se la prende con gli “ossessionati” dal Cav e con quanti sperano che tutto questo possa essere un modo per metterlo fuorigioco. Nel frattempo – come ci spiega Lina Palmerini sul Sole – se Atene piange, Sparta non ride: nel Pd è riesplosa la polemica, dopo l’ipotesi avanzata dal dalemiano La Torre di includere Vendola nel partito: Beppe Fioroni parla di strategia tutta contro i moderati, mentre proprio D’Alema rilancia l’idea di andare al voto con Fli e Udc. Infine, dal Foglio leggete la bella lettera aperta di Giuliano Ferrara a Fabio Fazio, sul dolore e le scelte eticamente sensibili.

“Berlusconi megafono di Putin” (La Stampa)

I giudizi negativi di Elizabeth Dibble numero due dell’ambasciata a Roma (Corriere della Sera)

Intervista pubblica a Casini (Secolo XIX)

Fioroni: “Sfrattiamo Vendola per stanare Casini” (La Stampa)

Un diritto parlare di politica (Il Giornale)

Se Berlusconi piange per Bersani non c’è da ridere (Sole24Ore)

Perché allarmano i festini selvaggi (La Repubblica)

E’ il finimondo ma l’ossessione resta il Cav (Il Giornale)

L’Europa salva l’Irlanda (Corriere)

La risata del Premier (La Repubblica)

La escort Nadia: “Io venni scelta da Lele Mora” (Corriere)

In mutande nella dacia (Unità)

Il verdetto dei mercati (La Repubblica)

Hillary chiese degli affari con Vladimir (Corriere)

Caro Fazio, quelle di Welby e Englaro non sono storie private (Il Foglio)

Bugie e crolli, va già un altro birillo: Bondi sul filo delle dimissioni (Unità)

Al voto con Udc e Fli: stop dei finani a D’Alema (La Repubblica)

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Rassegna stampa, 27 novembre

postato il 27 Novembre 2010
Continua la querelle tra Fazio e i comitati pro-life, dopo il no del conduttore di “Vieni via con me” ad ospitare un inno alla vita nella puntata di lunedì prossimo. Casini è stato durissimo, definendo il tutto “una vergogna” e ricordando di non aver chiesto spazi per sé o per il proprio partito, ma per coloro i quali vengono dimenticati e sono costretti a vivere in condizioni disperate (a questo proposito, vi consiglio il commento di Aldo Grasso sul Corriere, che invoca un “gesto di sensibilità”).  Nel frattempo, Montezemolo lancia l’idea di una grande “lista civica nazionale” che metta insieme i moderati e i riformisti delusi degli schieramenti e il Governo lancia un Piano per il Sud (che l’Unità definisce “piano-propaganda”), mentre dimezza i fondi per la banda larga (e urla al complotto). Le prospettive in vista del 14 dicembre, poi, sembrano sempre più ristrette: Marcello Sorgi, su La Stampa, disegna la possibilità di un governo di minoranza (ipotesi ben vista sia dai finiani e centristi che da alcuni berlusconiani); ma il vero grande problema – come ci spiega Il Giornale – è il rischio di collasso economico dell’Europa (partendo proprio da Portogallo e Spagna): se il nostro Governo è preso da altre beghe, come potrà far fronte a un’emergenza tale?

Fazio: mai una replica ai pro-vita. Casini: una vergogna (Paolo Conti, Corriere della Sera)

Fazio insiste con il suo «no» e tenta di confondere i piani (Pino Ciociola, Avvenire)

Casini contro “Vieni via con me”: “Siete stati vergognosi” (Il Messaggero)

Fini sicuro che non si andrà a elezioni anticipate (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

Montezemolo: “Ci vuole una lista civica nazionale” (Marco Alfieri, La Stampa)

Il Cipe dimezza i fondi per la banda ultralarga (Giorgio Santili, Sole24Ore)

Un gesto di sensibilità (Corriere)

Sud, ecco il piano-propaganda (Unità)

“Strategie contro l’Italia” (La Stampa)

Professioni, la mappa dei bisogni (ItaliaOggi)

Montezemolo chiama i moderati: “Serve una lista civica nazionale” (QN)

Madrid e Lisbona tengono i mercati con il fiato sospeso (Il Giornale)

Il governo di minoranza, ultima carta del Premier (La Stampa)

Comune di Desio “infiltrato”, la Lega fa cadere la giunta (Sole24Ore)

L’ANM: “Così si colpisce la nostra indipendenza”. Monito di Napolitiano (Il Secolo XIX)

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Rassegna stampa, 26 novembre

postato il 26 Novembre 2010
In vista del 14 dicembre, l’Udc rilancia la necessità di “ripartire da zero”. Ieri, infatti, a margine di un incontro con Confalonieri, il leader centrista ha ribadito di non “poter aiutare Silvio” e anzi ha messo in guardia (insieme a Fini) i cosiddetti “deputati-tacchini” (o peones che dir si voglia); il piano del Premier è semplice: il voto di fiducia e poi tutti alle urne. Sorgi, dalle colonne de La Stampa, infatti, parla di “scomparsa” del respiro riformatore nella compagine di governo, sempre più dilaniata dagli scontri interni e capace di essere battuta due volte di seguito su una votazione importante come quella sulla riforma dell’Università (che – tra l’altro – ha portato in piazza migliaia di studenti). Da non perdere poi due interessantissimi dossier, da L’Espresso (che ci racconta la storia di Equitalia, braccio armato delle Finanze che invece di inseguire gli evasori tartassa i piccoli risparmiatori) e dal Fatto Quotidiano (che invece scrive del “gran regalo TV”). Infine, due editoriali: uno di Aldo Cazzullo sul Corriere (che analizza la singolare vicenda “politica” di Montezemolo, “un po’ di qua e un po’ di là”) e un altro di Michele Ainis su La Stampa (che ci spiega il triste gioco dell’oca dei partiti di oggi).

Casini vuole che si riparta da zero (La Discussione)

Casini a Confalonieri: non posso aiutare Silvio (Corriere)

«Vuole la fiducia per dimettersi e poi votare», il leader udc e Fini avvertono i “deputati-tacchini” (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Il leader Udc incontra Confalonieri: “Non rompo con Fli, si va alla sfiducia” (Carmelo Lopapa, Repubblica)

Nella maggioranza è scomparso il respiro riformatore (Marcello Sorgi, La Stampa)

Governo di nuovo ko. E la riforma slitta (Flavia Amabile, La Stampa)

Il Cda Rai: parlino i malati. Fazio & Saviano si rifiutano (Ciociola Pino, Avvenire)

Tasse Pazze (L’Espresso)

Piano Confindustria per i giovani (Sole24Ore)

Montezemolo in campo, un po’ sì e un po’ no (Corriere)

Il gran regalo Tv (Il Fatto Quotidiano)

Il gioco dell’oca dei partiti (La Stampa)

Gli studenti occupano i monumenti (Corriere)

“Da superare le battaglie di retroguardia” (Sole24Ore)

Conosceremo i nomi dei quaranta eletti vicini alla mafia (Il Venerdì)

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Rassegna stampa, 25 novembre

postato il 25 Novembre 2010
Qualche tempo fa vi raccontavamo del Premier (emblema di questa Seconda Repubblica) finito a diventare una delle peggiori caricature dei politici della Prima, sempre intento a contrattare con questo e con quel deputato per assicurare vita (ma che vita?) al proprio governo. Oggi quella nostra impressione viene confermata: da Berlusconi è infatti arrivata la richiesta dell’appoggio esterno dell’Udc, subito respinta da Casini che invoca un cambio deciso di rotta per il Paese (e ripete: “il primo ministro è in stato confusionale”). Dai giornali: La Stampa scrive di scene di fine legislatura, l’Unità fa maliziosa (confermando una delle nostre idee: questa fiducia è solo un preludio al ritorno alle urne), Il Messaggero ci descrive il capolavoro di Berlusconi: aver saldato ancora di più l’asse tra Udc, Fli, Montezemolo (che ieri ha detto: “Ho il dovere di intervenire”) e diverse fasce liberal-moderate nel Pdl. E mentre l’Avvenire ritorna sul concetto di “ricostruzione” (dovere morale e politico di tutti), Peppino Caldarola sul Riformista traccia un approfondito parallelo tra le figure di Fini e Casini, definiti i dioscuri del nuovo centrodestra. Infine, dal Tempo una preoccupante notizia d’economia: siamo a rischio speculazione (l’Europa ci aiuti).

Sit in dell’Udc: spazio alle associazioni pro-life (La Repubblica)

“E’ in stato confusionale” (La Stampa)

Berlusconi: l’Udc dia l’appoggio esterno. Casini: basta perdere tempo, si dimetta (Il Messaggero)

Secessione silenziosa (Corriere)

Scene da fine legislatura (La Stampa)

“Santo subito”. Rosario Livatino giudice ucciso vent’anni fa (Il Fatto)

“Richiesta disperata d’aiuto. Un bis di Silvio? E’ difficile” (Avvenire)

Rappresaglia di Fli sull’università: il governo va sotto alla Camera (La Repubblica)

Quell’iniziativa che manca al Pd (Corriere)

Problema di tutti (Avvenire)

La tradizione liberale con i centristi (Liberal)

La situazione (Il Foglio)

I dioscuri di un nuovo centrodestra (Il Riformista)

La fiducia a Silvio serve per correre più veloce alle urne (Unità)

Il capolavoro del Cavaliere: saldare centristi, Fini e Montezemolo (Il Messaggero)

Il Bowling dei mercati Ue (Il Tempo)

Autonomismo più che federalismo (La Stampa)

“Ho il dovere di fare qualcosa per il Paese” (La Repubblica)

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Rassegna stampa, 24 novembre

postato il 24 Novembre 2010
L’Italia è nel caos: in vista del 14 dicembre, il clima diventa sempre più rovente. Casini, ieri, ha rilanciato le alleanze di nuovo conio con chi ci sta, mentre il Governo è già andato sotto due volte (noi, intanto, abbiamo guadagnato un europarlamentare) e si registra un nuovo “no al voto” da parte di Beppe Pisanu. Tutto questo mentre a Napoli la questione rifiuti esplode (Il Fatto pubblica un dettagliato resoconto, dal titolo evidente, “Senza via d’uscita”), il Pd implode (leggete da Liberal), si celebra il requiem in memoria del federalismo (Ricolfi su La Stampa) e alla Camera si tiene un nuovo reality, “Kiss me, Nicola” (straordinario Ceccarelli su La Repubblica). E il bello è che c’è chi fa ancora spallucce se qualcuno invoca responsabilità. Mah.

Casini: «Alleati solo con chi è compatibile» (Roberta D’Angelo, Avvenire)

Casini: al Senato alleanze con chi ci sta (Il Tempo)

Governo “sotto” due volte, Fli con il Pd (Dino Martirano, Corriere della Sera)

Pisanu: “No al voto. Un altro esecutivo anche senza il premier” (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera)

D’Alema litiga con Vendola. Pd: sì a Casini (Corriere della Sera)

Federalismo è già troppo tardi (Luca Ricolfi, La Stampa)

“Tagliamo le tasse ai giovani lavoratori”, il patto generazionale di Montezemolo (La Repubblica)

Senza via d’uscita (Il Fatto Quotidiano)

“Kiss me, Nicola”: la politica sbaciucchiata debuttta a Montecitorio (La Repubblica)

Il fotovoltaico dà reddito agrario (Sole24Ore)

I separati in casa del Pd (Liberal)

Fli-Udc fanno asse: un centrista in Ue (Il Tempo)

E la chiamano sobrietà (Secolo d’Italia)

Chi di Minzolini ferisce, di Santoro perisce (Il Riformista)

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Rassegna stampa, 23 novembre

postato il 23 Novembre 2010
Casini conferma: in barba a chi aveva letto il nostro appello alla governabilità come riavvicinamento alla maggioranza, l’Udc voterà la sfiducia; a chiedere una svolta decisa è il Paese tutto, dagli industriali alle forze sociali. Su Il Foglio e il Riformista, infatti, troverete due interessanti articoli per comprendere le parole di Emma Marcegaglia all’assemblea di Milano che tanto hanno fatto discutere: il giornale di Ferrara parla di “palese svolta casiniana” del presidente di Confindustria, mentre il quotidiano di Polito spiega che l’Udc è ritenuto molto più affidabile sia del Pdl che di Fli e che gran parte del mondo delle grande industrie è pronto a scommettere su di esso. Continua poi lo scontro in Campania tra Carfagna e Cosentino sulla gestione dei rifiuti: mentre – come scrive Massimo Franco sul Corriere – va in frantumi la credibilità del centrodestra, l’Europa e il Colle accusano: la politica è inerte e il Governo non si è mosso abbastanza. Nel frattempo: Milano Finanza poi ci annuncia che i 11o milioni di euro di incentivi per la banda larga sono già finiti (dove? Boh…); Liberal torna sul Terzo Polo milanese (c’è spazio per un’alleanza di nuovo conio tra i moderati e la società civile); Piero Ottone su La Repubblica chiede a “Silvio” di uscire con onore (neanche un superlodo Alfano potrebbe più salvarlo); il Sole 24 Ore lancia un appello per evitare una Pompei 2 a Selinunte, in Sicilia (l’Unesco pensa di commissariarla).

“Voteremo la sfiducia, il Paese chiede la svolta” (Avvenire)

Casini gela la maggioranza «L’Udc dirà sì alla sfiducia» (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

Casini: voteremo la sfiducia a Berlusconi (Il Messaggero)

Gli obiettivi reconditi della palese svolta casiniana di Emma (Il Foglio)

Gli industriali flirtano con Casini. Si ferma la scalata di Fini al Nord (Il Riformista)

Tra rifiuti e nome del partito il governo affronta problemi di tenuta e di immagine (Massimo Franco, Corriere della Sera)

La crisi è del metodo leaderistico (Marcello Sorgi, La Stampa)

«Politica inerte». Monito del Colle (Teresa Bartoli, Il Mattino)

Rifiuti, le accuse dell’Europa. In due anni non è cambiato nulla (Ottavio Lucarelli, Repubblica)

«Basta strumentalizzazioni. Siamo accanto ad Avvenire per dare più voce alla vita» (Avvenire)

«Il logo appartiene al Cavaliere fino al 2017» (M. Antonietta Calabrò, Corriere della Sera)

Per l’Udc, Berlusconi deve farsi da parte (La Discussione)

Il Terzo Duomo (Liberal)

Già finiti i 110 mln di incentivi per moto, mobili e banda larga (MF)

Dalla Dc al Pdl, il marchio che divide (La Repubblica)

Così il Sud affonda il bipolarismo (Il Riformista)

Caro Silvio, esci con onore (La Repubblica)

Aiuto, Selinunte va in pezzi (Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 22 novembre

postato il 22 Novembre 2010
Ieri all’Assemblea nazionale dell’Udc, Casini ha lanciato (raccogliendo anche l’invito che era venuto dal mondo del sociale e degli industriali) un appello alla governabilità, ipotizzando la nascita di un “governo d’armistizio” che sia in grado di mettere insieme le energie migliori di Destra e Sinistra per poter ripartire, sul modello tedesco. Senza né ribaltoni, né scorciatoie. Una chiara e semplice presa di coscienza e di responsabilità. Che deve, ovviamente, passare attraverso una condizione fondamentale – ribadita da Buttiglione in una intervista al Messaggero: le dimissioni dell’attuale premier. In cosa consista poi davvero questa idea del governo d’armistizio, ce lo spiega Giorgio dell’Arti sulla Gazzetta dello Sport, in 5 rapidi punti, da leggere. Sempre poi dalla nostra Assemblea arriva la notizia che se “Vieni via con me” non darà spazio anche a un inno alla vita, da martedì l’Udc terrà un sit-in sotto la Rai (a proposito, leggete Lodato su l’Unità: Maroni stasera dica che “Mangano è un mafioso”). Due riflessioni davvero interessanti sul possibile Terzo Polo: uno sul Sole, di Lina Palmerini, che scrive di “occasione” che tiene insieme i moderati e un altro di Pigi Battista che invece racconta i movimenti dei delusi del “torneo bipolare”, di quelli che rifiutano le radicali alternative, di quelli che “vorrebbero votare, ma che, vista l’offerta miserabile, neanche ci pensa più”.

Casini, cauta apertura al Pdl (Andrea Senesi, Corriere della Sera)

«Ribaltonisti fermati» La mossa centrista rimescola le carte e divide i futuristi (Paola di Caro, Corriere della Sera)

Casini lancia il “governo di armistizio” (Andrea Montanari, Repubblica)

Buttiglione: “La condizione per il dialogo? Le dimissioni del premier” (Il Messaggero)

Franceschini (Pd): “I giochi tattici dell’Udc non ci piacciono ma Casini non salverà Berlusconi” (Goffredo De Marchis, Repubblica)

L’apertura di Casini: trattiamo, serve un governo di armistizio (Renato Pezzini, Il Messaggero)

Frattini: “Grave la minaccia di Cosentino sul voto non può restare a lungo coordinatore” (Francesco Bei, Repubblica)

“Dare voce a chi dice no alla dolce morte”. domani sit-in dell’udc davanti alla Rai (Repubblica)

Prima dica che Mangano era un mafioso (Unità)

Montezemolo attacca: “Governo cinepanettone, siamo ai titoli di coda” (Corriere)

Ma che cos’è questa idea del governo d’armistizio? (La Gazzetta dello Sport)

L’occasione tiene insieme il terzo polo (Sole24Ore)

L’autostrada dei pasticci (da 900 milioni) (Corriere)

La sfida del partito del “ma neanche” (Corriere)

La cedolare secca sugli affitti insegue il debutto al 1° gennaio (Sole24Ore)

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Rassegna stampa, 21 novembre

postato il 21 Novembre 2010
Ricchissima l’assemblea dell’Udc di ieri a Milano (qui e qui le nostre analisi): il confronto tra la Marcegaglia e Bonanni ha infatti fornito diversi spunti di riflessione per il dibattito politico. A cominciare proprio dal forte richiamo che ha fatto il Presidente di Confidustria: un appello alla “responsabilità” e al bisogno di “governabilità”, che – ha detto – l’Udc ha sempre garantito in questi anni (La Stampa scrive di una vera e propria “chiamata”). Imperdibile anche Bonanni che – come ci racconta il Corriere – ha “tuonato” sia contro Marchionne che contro la Fiom, assicurando che per il dialogo con con la Fiat ci stanno ancora “otto giorni” per capire cosa si vuol veramente fare. Altra notizia importante di ieri è stata senza dubbio l’annuncio delle dimissioni “dal Pdl, da ministro e dal Parlamento” di Mara Carfagna, che è stanca delle lotte intestine all’interno del Pdl (e Berlusconi che fa? Niente, glissa: non si sente per nulla “tribolato”). Da leggere poi su La Repubblica due articoli economici: l’editoriale di Scalfari (che parla di “insostenibile leggerezza” della manovra Tremonti) e il retroscena di Giuseppe Turani sulla Lega diventata come il PSI.

Casini: partecipiamo al governo se c’è vero cambiamento (Sole24Ore)

Casini: Al Governo, purché cambi (QN)

Bonanni: otto giorni a Marchionne (Corriere)

Se il Nord fa gli errori del Sud (Il Mattino)

Marcegaglia-Bonanni: no alle urne ma vogliamo un governo che governi (Avvenire)

Marcegaglia: “Udc nell’esecutivo. Elezioni Soluzione estrema” (Corriere)

Marcegaglia “chiama” l’Udc nel governo (La Stampa)

L’insostenibile leggerezza della manovra di Tremonti (La Repubblica)

L’idea di finiani e centristi: la fiducia ci fa gioco (Corriere)

La Lega e le banche come il vecchio Psi (La Repubblica)

La Carfagna ha deciso: “il 15 lascio il governo, il partito e il Parlamento” (Il Messaggero)

Il 67% degli elettori Udc vuole l’alleanza con Fli e Pd (Corriere)

Fli: Silvio si dimetta e l’Udc entri nel governo (Il Messaggero)

Debito pubblico, per ogni cittadino un fardello di 30 mila euro (Corriere)

Berlusconi: “O la fiducia o vinco alle urne. La signora Carfagna non mi fa tribolare” (La Repubblica)

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