postato il 22 Gennaio 2011
Va sempre peggio. Il Pdl è sordo ad ogni proposta di dialogo e, come puntualizzano i quotidiani di oggi, nemmeno il Federalismo (che pure sembrava occasione di confronto) riesce più a mediare: il Polo della Nazione (sempre più compatto, leggete da ItaliaOggi) chiede infatti una proroga sul provvedimento caro alla Lega e sulla cedolare secca e Bossi (da La Padania) si fa sentire, minacciando il ritorno alle urne. Non accenna a placarsi poi lo scontro sul Rubygate: Buttiglione, su Liberal, scrive che si tratta di uno scandalo che ormai investe tutta la Nazione e la pressione della base cattolica sul Centrodestra è sempre più forte, mentre Sorgi, su La Stampa, ricorda poi che non è mai troppo tardi per chiedere scusa. Il tutto mentre una giovane militante del Pdl Lombardo, Sara Giudice, sta raccogliendo delle firme per far dimettere Nicole Minetti: il Premier vede nubi oscure all’orizzonte.
Casini: passo indietro o alle urne. Dal Pd via alle firme per lo sfratto (Roberta D’Angelo, Avvenire)
Il Terzo Polo avverte: “La proroga non basta” (La Stampa)
E neanche il Fedelissimo riesce più a mediare (Amedeo La Mattina, La Stampa)
Il terzo polo insiste, cedolare secca al 20% (Eugenio Bruno, Sole24ore)
Il Terzo polo, a sorpresa, sta marciando compatto (Cesare Maffi, ItaliaOggi)
C’è solo da lavorare. E tanto (Simone Girardin, La Padania)
Ormai questo scandalo investe tutta la Nazione (Rocco Buttiglione, Liberal)
Vaticano e Cei ingeriscono con qualche incertezza (Il Foglio)
Sardo – La spinta forte della base cattolica (Claudio Sardo, Il Messaggero)
Il Papa: società e istituzioni ritrovino le loro radici morali (Carmelo Lopapa, La Repubblica)
Pdl, lettera aperta ai cattolici: «Attenti al moralismo interessato» (Corriere della Sera)
“Ecco perché voglio rottamare la Minetti” (Fabio Poletti, La Stampa)
Sorgi – Non e’ tardi per dire “mi dispiace” (Marcello Sorgi, La Stampa)
I responsabili fanno il primo passo. E litigano tra loro (Libero)
La giornata nera della Minetti: sfratto dall’Olgettina e firme contro (Elisabetta Soglio, Corriere della Sera)
Si alza e se ne va. Il metodo-Santanchè e l’offensiva del Capo (Iacoboni Jacopo, La Stampa)
Rai, per il caso Ruby scontro su Santoro e sul Tg1 (Alberto Guarnieri, Il Messaggero)
Lacrime e orgoglio per l’alpino Sanna, «soldato amico» (Rinaldo Frignani, Corriere della Sera)
postato il 21 Gennaio 2011
Intervistato dal Piccolo, il Presidente Casini fotografa la situazione politica italiana: l’Italia non può permettersi un Premier costantemente sotto ricatto e questo lo hanno capito in molti, anche all’interno del Pdl; la “fuga dalla realtà” del Premier è evidente e a farne le spese siamo tutti: serve un grande gesto di assunzione di responsabilità. Sia Chiesa che Quirinale, infatti, invitano a una maggiore sobrietà, misura e legalità, ma – ci racconta il Corriere – Berlusconi (“censurato”, come scrive il Riformista) è preoccupato solo dal voto, che vede come una minaccia troppo grande. Anche perché va avanti il dialogo tra Polo della Nazione e Lega (leggete Sorgi su La Stampa e Folli sul Sole) e il gruppo dei Responsabili si è rivelato un flop clamoroso: dovevano salvare il Pdl e invece non sono arrivati manco a venti da soli (Mannino del PiD e Gaglione di NoiSud hanno scelto di non aderire).
Casini: «L’Italia non può avere un premier sotto ricatto. Nel Pdl vedo un disagio enorme» (Roberta Giani, Il Piccolo)
Così Berlusconi assediato prova a evitare il voto (Paola Di Caro, Corriere della Sera)
Il Quirinale – Napolitano insiste: serve sobrietà nei comportamenti (Dino Pesolo, Sole24Ore)
Vietti: “Niente processi sommari ai giudici” (Liana Milella, La Repubblica)
Campanini: «Vada in Procura. Così potrà recuperare i voti dei credenti» (Alessandra Arachi, Corriere della Sera)
Interviene la Chiesa: “Occorrono più moralità e legalità” (Giacomo Galeazzi, La Stampa)
Franco – I distinguo vaticani tentano di arginare lo sconcerto cattolico (Massimo Franco, Corriere della Sera)
Sorgi – L’ultima offerta di Casini al senatur (Marcello Sorgi, La Stampa)
Il punto di Folli – Ombre sulla legislatura, elezioni più vicine, Lega decisiva (Stefano Folli, Sole24Ore)
Censurato (Tommaso Labate, Il Riformista)
Le accuse dei pm, l’ira del premier (Ferrarella Luigi, Corriere della Sera)
Imu, Irpef ed esenzioni alla Chiesa. Dieci giorni per trovare l’accordo (Mario Sensini, Corriere della Sera)
Stop al federalismo da terzo polo e Pd (Lina Palmerini, Sole24Ore)
Terzo polo, mozione anti Bondi: «La ritiriamo se fa cinque cose» (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)
“Responsabili” per salvare il Pdl, ma per ora è il Pdl a salvare loro (Francesco Grignetti, La Stampa)
Gianpiero D’Alia (Udc): «Più coraggio sul quoziente» (Eugenio Bruno, Sole24Ore)
Montezemolo: serve una legislatura costituente (Roberto Bagnoli, Corriere della Sera)
Geninazzi – Un segno una speranza (Luigi Geninazzi, Avvenire)
postato il 20 Gennaio 2011

La situazione politica sul punto di deflagrazione: Berlusconi invoca una punizione per i PM e le opposizioni insorgono. Pier Ferdinando Casini si indigna e accusa: “il video è una dichiarazione di guerra”, le dimissioni del Premier sono ormai inevitabili. La misura è persa (Cazzullo sul Corriere) e questo Paese merita di meglio (meraviglioso Gramellini su La Stampa): non siamo tutti come “loro”, pronti a svendere la nostra dignità (o dei parenti), pur di “sistemarci per la vita”. La Chiesa, dopo gli allarmi dell’Avvenire (a proposito, leggete l’editoriale di D’Angelo di oggi), parla per bocca di Bagnasco: “nella vita di un uomo di fede serve coerenza” (trovate tutto sul Corsera). Ormai è corsa verso il voto, sappiatelo. Anche perché, la pagliacciata dei “responsabili” si è dimostrata per quel che era: il gruppo non è arrivato nemmeno a 20 deputati e ha chiesto in prestito due onorevoli dal Pdl; lo chiamavano calciomercato.
Berlusconi: «Punire quei pm» (Barbara Fiammeri, Sole24Ore)
Casini: “Il video? Una dichiarazione di guerra” (Ugo Magri, La Stampa)
Al livello di guardia (Roberta D’Angelo, Avvenire)
Terzo polo compatto: il premier si dimetta (Andrea Garibaldi, Corriere della Sera)
Il gabinetto di guerra del Cavaliere, gli uomini-comunicazione a Arcore (Francesca Bei, La Repubblica)
E il Colle teme un nuovo conflitto tra istituzioni (Marzio Breda, Corriere della Sera)
Bagnasco esalta la coerenza nella fede. Nuovi attacchi dai media cattolici (Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera)
Cazzullo – La misura perduta (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera)
La buccia del chinotto (Massimo Gramellini, La Stampa)
Franco – Resistenza a oltranza per arginare la corsa verso il voto (Massimo Franco, Corriere della Sera)
Binetti: «Berlusconi svilisce le donne e blocca il paese. Si dimetta» (Il Riformista)
“Svegliati, figlia mia”: il triste esercito degli aspiranti suoceri (Maria Corbi, La Stampa)
Tutte le bugie di Karima e le altre (Piero Colaprico, La Repubblica)
Pressure on Berlusconi heats up after salacious documents leaked (Guy Dinmore, Financial Times)
La Russa chiama Petraeus: «Restiamo in Afghanistan» (Maurizio Caprara, Corriere della Sera)
Casini – La lezione di Preti: ascolatre e riformare (Pier Ferdinando Casini, QN)
Si sfila un deputato. Ma l’ex fli Catone firma e «salva» il nuovo gruppo (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)
Ai Comuni il 2% dell’Irpef. Tassa sul turismo fino a 5 euro (Alessandro Barbera, La Stampa)
Federalismo. L’incognita del sì al decreto: se non passa la Lega vuole le urne (Paolo Bracalini, Il Giornale)
Mucchetti – Nella gara per le frequenze tv chi ha paura di Sky l’«americana» (Massimo Mucchetti, Corriere della Sera)
postato il 19 Gennaio 2011
Il richiamo del Presidente della Repubblica è chiaro e inequivocabile: il Paese è “turbato”. La chiarezza è “dovuta”, aggiunge l’Avvenire. La vicenda del Rubygate ci consegna l’immagine non solo di un Premier alla conclusione di una parabola politica, ormai fuori di sé e incapace di riprendere in mano le redini della situazione (o peggio ancora, in balia di sedicenti “responsabili”), ma anche di un’Italia che – tutto d’un tratto – si scopre debole e vulnerabile, ostaggio delle serate ad Arcore. E, come sottolinea Davide Rondoni in un bel editoriale proprio sull’Avvenire, desiderosa di tornare a sognare un futuro migliore per sé e per i propri “figli”. Per questo, caro Presidente Berlusconi, un suo passo indietro è necessario e doveroso. Perché non si può più pensare di andare avanti così. Perché qui è in gioco la Ragion di Stato stessa. Sia, come consiglia Buttiglione, il Pdl a uscire per primo dall’impasse istituzionale (leggete Folli sul Sole), proponendo il nome di un nuovo Premier, e su quello si cerchino larghe convergenze. Anche se, come spiega Franco sul Corriere, ormai l’unica via d’uscita sembrano le elezioni. Per chiudere, definitivamente, questa brutta pagina di storia politica.
Il Quirinale: il Paese è turbato. E chiede al premier un segnale (Marzio Breda, Corriere della Sera)
Napolitano: fare subito chiarezza (Grasso Giovanni, Avvenire)
Casini e Pd: passo indietro doveroso. Ma Berlusconi conta sui «responsabili» (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)
“Se lascio mi massacrano. E Tremonti è già pronto” (Amedeo La Mattina, La Stampa)
«Il voto in aula sull’autorizzazione come un Craxi-day» (Alberto Gentili, Il Messaggero)
Buttiglione: «Basta, il Pdl indichi un nuovo premier» (Avvenire)
Rondoni – Desiderare l’Italia (Davide Rondoni, Avvenire)
Cazzullo – Dai balletti al talent show. L’Italia dei format tv nelle notti di Arcore (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera)
Il punto di Folli – C è malessere istituzionale ma non si vede lo sbocco politico (Stefano Folli, Sole24Ore)
Franco – Il Cavaliere in affanno. E ora sono i centristi a pensare alle elezioni (Massimo Franco, Corriere della Sera)
Murdoch con Fini e Casini, il terzo polo cerca sponde tra frequenze ed elezioni (Paolo Festuccia, La Stampa)
La strada stretta della Lega. Tra crisi del Cav. e federalismo da ottenere, ecco i responsabili padani (Cristina Giudici, Il Foglio)
Il Ruby-gate guasta il clima bipartisan (Alessandro Montanari, La Padania)
Cedolare secca sugli affitti al 23%. Bossi: senza federalismo si vota (Roberto Bagnoli, Corriere della Sera)
Obama: Ecco come intendo rendere più competitivà l’economia Usa. Rispettando le regole (MF)
postato il 15 Gennaio 2011
La rassegna stampa di oggi è un po’ particolare: nella giornata della verità su Mirafiori, del Legittimo Impedimento e dell’annuncio della proclamazione a santo di Papa Giovanni Paolo II, vogliamo farvi vedere come – nonostante tutto questo – il padrone assoluto della scena resti sempre e solo lui, Silvio Berlusconi. In che modo? Ovvio, per i processi che lo coinvolgono: in primis, quello che ruota intorno al Ruby-gate. Si tratta davvero di armi di distrazioni di massa? Si tratta davvero di un modo per sviare l’attenzione dalle cose serie? Non lo sappiamo, è troppo difficile da dire. L’indignazione è grandissima, la sete di verità pure. Ma, come sottolinea Concita De Gregorio su l’Unità (a proposito, è un editoriale da applauso, comunque la si pensi), l’Italia civile langue, soffre sotto il peso delle difficoltà, dell’incomunicabilità, della consapevolezza di essere stati abbandonati al proprio destino, in balia di forze e di interessi che ci superano. Di fronte a questa terribile situazione, a noi (cittadini) di “responsabili” e giochi di potere vari, cosa diavolo potrà mai interessare? Nulla, assolutamente nulla. Aspettiamo, cosa altro volete fare? Ah, dimenticavo: prendiamo esempio dai nostri fratelli tunisini, che ci hanno insegnato come liberarsi di un dittatore con la sola forza della protesta.
Le accuse dei pm, l’ira del premier (Ferrarella Luigi, Corriere della Sera)
La testimone che incastra il premier (Giuseppe D’Avanzo, La Repubblica)
Vietti: “Legittimo impedimento, ora non c’è più spazio per i trucchi” (Giovanni Bianconi, Corriere della Sera)
Asse Casini-Fini: silenzio, evitiamo strappi (Giovanni Grasso, Avvenire)
Il Punto – Premier e procure all’ultimo atto. Fare chiarezza è dovere di tutti (Stefano Folli, Sole24Ore)
Delirio di impotenza (Unità)
Nasce la nuova giunta Alemanno: «E’ la squadra del cambiamento» (Davide Desario, Il Messaggero)
I responsabili ci sono, ma per ora guardano più ai pm che al Cav. (Il Foglio)
Bersani punge gli oppositori: «Una linea alternativa non c’è» (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)
La suora guarita dal Parkinson «Sento Wojtyla al mio fianco» (Daniele Zappalà, Avvenire)
Ben Ali fugge. Il Paese in stato d’emergenza (Antonella Rampino, La Stampa)