postato il 22 Marzo 2012
Bisogna andare avanti con la legge ed evitare stralci. Questo e’ l’unico antidoto: che il Parlamento faccia leggi efficaci, chiare e tempestive. Il resto sono chiacchiere senza senso.
Pier Ferdinando
postato il 22 Marzo 2012
Pubblichiamo da La Repubblica l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Carmelo Lopapa— «I falchi devono tornare in gabbia. Tutti, da una parte e dall’altra. La riforma del lavoro è coraggiosa, innovativa, ma soprattutto necessaria. Io comprendo fino in fondo la preoccupazione di Bersani e la rispetto. Mal’esaltazione dei toni non serve. La situazione è esplosiva. Qui non rischiamo una stagione calda. La stiamo vivendo già. Occorre ancora una volta il senso di responsabilità di tutti».
Pier Ferdinando Casini parla da Torino, dove ha portato la sua solidarietà alla famiglia del capogruppo Udc al Comune Musy. «Siamo molto preoccupati: è un esempio di serio liberale e riformista. E certamente a Torino è riferimento della migliore area moderata». Il leader Udc è certo che alla fine la maggioranza resterà compatta anche di fronte alla prova più delicata. Meglio se però la si affronti in aula sotto forma di disegno di legge che con un altro decreto. [Continua a leggere]
postato il 21 Marzo 2012
Siamo tutti con Alberto Musy e con la sua famiglia. Le parole non servono. Preghiamo per lui!
Pier Ferdinando
postato il 19 Marzo 2012
Assumiamoci la responsabilità di decisioni non più rinviabili
Esistono molti modi per ricordare Marco Biagi, parliamo di un eroe dei nostri tempi condannato a morte per le sue idee e soprattutto per l’alto senso dello Stato.
Il pericolo dell’estremismo armato e’ sempre presente e per disinnescarlo occorre, ancora una volta, ricercare unità e coesione, coltivando il dialogo e assumendoci la responsabilità di decisioni politiche non più rinviabili. Solo così avremo un domani meno cupo e carico di speranze per i nostri figli. A dieci anni dalla sua tragica scomparsa credo che tutta l’Italia sia tenuta a dare un tributo di stima e affetto anche per non disperdere i fecondi contributi che ha dato al Paese. Le doti che i terroristi hanno voluto colpire sono riformismo e capacità di unire e il rammarico più doloroso è stato quello di non essere riusciti a proteggerlo.
Pier Ferdinando
postato il 19 Marzo 2012
“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi
Diceva Nick Knight, un celebre fotografo britannico, che “la forza della fotografia è come un passaporto: vi dà il permesso di partecipare appieno a diverse situazioni della vita in cui normalmente non avreste avuto accesso”. E al tempo di internet questo è doppiamente vero come ha confermato il recente successo della foto del vertice di maggioranza postata da Casini su Twitter. Ma la foto lanciata in rete da Casini ha un grande valore simbolico e politico come almeno altre tre in questa legislatura. Proviamo a passarle in rassegna.
La prima foto che mi viene in mente è la celebre stretta di mano tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni. Era il lontano 30 novembre 2007 e questa foto sancì la nascita del cosiddetto “Veltrusconi”, il bipolarismo dominato da Pd e Pdl.

Il tempo passa e passano anche Veltroni e Berlusconi. Del crepuscolo Berlusconiano rimarrà impresso, specialmente al Cavaliere, il dito impertinente di Gianfranco Fini durante la direzione nazionale del Pdl, il 21 aprile 2010, con la celebre frase “Altrimenti che fai? Mi cacci?”. Eccolo immortalato.

Della crisi del berlusconismo se ne sarebbero dovuti approfittare Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola alleati in una specie di riedizione de “L’Unione” che però questa volta prende il nome da una foto. La foto di Vasto appunto.

Ma la foto di Vasto sembra ormai archiviata, non soltanto per i problemi interni al centrosinistra, ma perché uno dei componenti della triade ha trovato posto in un’altra foto, una foto di gruppo per la precisione.

La foto del vertice di ABC con Mario Monti sarà la foto conclusiva di questa legislatura? Non ci è dato saperlo, ma di sicuro è la foto del momento.
postato il 18 Marzo 2012
Noi non vogliamo solo regole per un nuovo mercato del lavoro, vogliamo un accordo con le parti sociali ed è a loro che dobbiamo indirizzare il nostro augurio. Sono loro, infatti, che devono dare prova di intelligenza e di disponibilità. Ci sentiamo profondamente vicini a chi, come il sindacato, sta cercando di affrontare con tanta difficoltà una situazione sociale del Paese che è esplosiva.
Il governo è determinato e non ha bisogno di altri incoraggiamenti, mentre bisogna dire forza e coraggio alle parti sociali.
Pier Ferdinando
postato il 17 Marzo 2012
Le critiche arrivate dagli industriali e dai sindacati alle ipotesi di riforma del mercato del lavoro sono comprensibili. Si tratta di un accordo ancora difficile da raggiungere, ma io sono ottimista. L’accordo ci è imposto dai fatti, dalla situazione, dai comportamenti e alla fine arriverà.
Pier Ferdinando
postato il 17 Marzo 2012
Guardando a una possibile riforma elettorale i sistemi possono essere diversi, ma ineludibile è fare scegliere i cittadini. Basta applicare l’articolo 49 della Costituzione, la nostra proposta di riforma è a disposizione di tutti, ed è la strada giusta.
Pier Ferdinando