Bisogna assumersi le proprie responsabilità e, se necessario, affrontare il passaggio della crisi, perchè questo governo non ha più autosufficienza politica. Altro che prendersela con la stampa o con l’opposizione, il presidente del Consiglio dovrebbe prendersela con se stesso.
Se la sua maggioranza va sotto ogni volta che si vota e ogni giorno parla una lingua diversa, tutti hanno colpa, salvo l’opposizione e i giornali. C’è una situazione di sfilacciamento, c’è un tirare a campare che non è all’altezza delle sfide che il Paese deve affrontare.
Dobbiamo fare le grandi riforme, dobbiamo fare scelte coraggiose, ma il governo balbetta perchè non è sostenuto in Parlamento dalla sua maggioranza. Davanti a tutto questo prendersela con gli altri è una fuga dalla realtà.
Nell’ intervista a ‘Un giorno da pecora’ su RadioDue Pier Ferdinando Casini rilancia la sua ipotesi e spiega: “Le larghe intese senza Berlusconi mi sembrano un’idea ancora più bizzarra, come andare al ristorante senza pane e companatico, Berlusconi è parte del sistema politico, pensare a un governo di armistizio senza di lui è un’idea astratta”.
“In passato -aggiunge- i democristiani sapevano che c’era Pci, non gli piaceva, ma il dialogo lo si faceva con il Pci, capisco che alla sinistra Berlusconi non piaccia, ma ha vinto le elezioni e bisogna dialogare con lui, l’avversario lo sceglie il popolo non lo scegli tu, oppure non si fa un governo di armistizio e la sinistra può continuare a fare qualche girotondo, qualche manifestazione”. [Continua a leggere]
In Italia c’è una grande questione morale che è esplosa. L’unico modo serio per ricordare Borsellino non è strumentalizzare la lotta anti mafia gli uni contro gli altri, ma impegnarsi assieme per fare barriera contro la criminalità.
Commenti disabilitati su Per ricordare Borsellino impegnarsi contro la criminalitàCondividi con
Una manovra impostata sui sacrifici e sul rigore che consente ai furbetti delle quote latte, che per anni non hanno pagato, di essere salvaguardati e di avere sostanzialmente un’amnistia è inaccettabile. Gli onesti non possono fare la parte dei fessi. Tremonti ha fatto anche cose positive, ma su questi aspetti serve maggior rigore.
La nostra ricetta? Più grandi riforme, più coraggio, perché i tagli lineari non hanno mai risolto i problemi.
Draghi ha denunciato il fatto che c’è una fascia di povertà che cresce e una disoccupazione giovanile sempre più forte. La cosa ci preoccupa ed è una analisi che abbiamo fatto anche noi: non serve tirare a campare, serve un governo che affronti le grandi questioni, che prenda atto che la realtà del paese non è quella che a volte descrive il presidente del Consiglio.
Stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità, purtroppo questa è una consapevolezza che in Europa e in Italia non c’è ancora in modo compiuto.
“L’Udc non entrerà in questa maggioranza, sarebbe offensivo moralmente e ridicolo sotto il profilo della convenienza”. Ospite in studio del Tg de La7 Pier Ferdinando Casini spiega che l’entrare “in una maggioranza che sta dimostrando di avere cento voci, nessuna bussola di orientamento” non suscita alcuna tentazione da parte dell’Udc. “Non ci interessa – ribadisce- qualche posto a tavola. L’Udc e’ l’unico partito italiano che non ha mai fatto ribaltoni, Bossi li ha fatti e ha mandato a casa Berlusconi. Io non li ho mai fatti e non intendo cominciare oggi”. [Continua a leggere]
Pubblichiamo dal Corriere della Sera l’intervista a Pier Ferdinando Casini di Roberto Zuccolini
Un «governo di responsabilità nazionale». Secondo Pier Ferdinando Casini è l’unico modo per uscire dalla «crisi politica in atto»: un esecutivo aperto a tutti, che sarà guidato da chi sceglierà il Capo dello Stato, ma per il quale «non è possibile avanzare veti» su Silvio Berlusconi, perché «ha vinto lui le elezioni».
È l’appello che lancia il leader dell’Udc dopo le polemiche a non finire seguite alla cena da Vespa, alla quale ha partecipato assieme al Cavaliere. A tavola Casini era seduto tra Gianni Letta e il cardinal Bertone: «Si è trattato di una gradevolissima serata, con simpatici commensali e una padrona di casa deliziosa». L’invito gli è arrivato una ventina di giorni prima, giustificato dal cinquantesimo di attività giornalistica del conduttore di Porta a Porta e lui è andato da solo mentre quasi tutti gli altri ospiti erano accompagnati dalle rispettive consorti. Per il resto «ottime pietanze», clima disteso, Berlusconi che parlava, «come sempre del più e del meno». E il segretario Vaticano «messo ingiustamente in mezzo: di politica italiana non ha detto niente, ha parlato dei rapporti con la Chiesa Russa e dei progressi diplomatici con il Vietnam». [Continua a leggere]
La maggioranza la smetta con la sindrome di autosufficienza e le opposizioni con l’infantilismo protestatario
L’Italia ha bisogno di una fase politica nuova per affrontare la crisi che sul piano mondiale ed europeo insidia le nostre tradizionali certezze. Non c’è spazio né servono nuovi escamotage o operazioni trasformistiche: serve l’assunzione di una responsabilità collettiva che si lasci alle spalle le macerie di un bipolarismo muscolare che sono sotto gli occhi di tutti. Potremmo dire che lo avevamo detto prima e meglio di altri; ma che senso avrebbe? [Continua a leggere]
I terremotati debbono avere un segnale di onestà e di rispetto delle leggi da parte dello Stato.
“Chiediamo che i truffatori, coloro che non hanno rispettato le regole e le leggi dello Stato, che non hanno pagato per le quote latte oggi non vengano ulteriormente sanati: quei soldi devono andare a copertura delle famiglie terremotate. I familiari dei terremotati de L’Aquila, i terremotati che sono qui nella Capitale in queste ore debbono avere un segnale di onestà e di rispetto delle leggi da parte dello Stato. No al salva-truffatori per le quote latte e sì alla solidarietà verso L’Aquila”.
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
GESTISCI CONSENSO COOKIE
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.