Tutti i post della categoria: Interventi

Berlusconi se la prenda con se stesso, non con la stampa

postato il 22 Luglio 2010

Bisogna assumersi le proprie responsabilità e, se necessario, affrontare il passaggio della crisi, perchè questo governo non ha più autosufficienza politica. Altro che prendersela con la stampa o con l’opposizione, il presidente del Consiglio dovrebbe prendersela con se stesso.
Se la sua maggioranza va sotto ogni volta che si vota e ogni giorno parla una lingua diversa, tutti hanno colpa, salvo l’opposizione e i giornali. C’è una situazione di sfilacciamento, c’è un tirare a campare che non è all’altezza delle sfide che il Paese deve affrontare.
Dobbiamo fare le grandi riforme, dobbiamo fare scelte coraggiose, ma il governo balbetta perchè non è sostenuto in Parlamento dalla sua maggioranza. Davanti a tutto questo prendersela con gli altri è una fuga dalla realtà.

Pier Ferdinando

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Ospite di Repubblica Tv

postato il 22 Luglio 2010

Il leader Udc risponde alle domande di Claudio Tito

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Pier Ferdinando Casini a ‘Un giorno da pecora’

postato il 20 Luglio 2010

Nell’ intervista a ‘Un giorno da pecora’ su RadioDue Pier Ferdinando Casini  rilancia la sua ipotesi e spiega: “Le larghe intese senza Berlusconi mi sembrano un’idea ancora più bizzarra, come andare al ristorante senza pane e companatico, Berlusconi è parte del sistema politico, pensare a un governo di armistizio senza di lui è un’idea astratta”.
“In passato  -aggiunge- i democristiani sapevano che c’era Pci, non gli piaceva, ma il dialogo lo si faceva con il Pci, capisco che alla sinistra Berlusconi non piaccia, ma ha vinto le elezioni e bisogna dialogare con lui, l’avversario lo sceglie il popolo non lo scegli tu, oppure non si fa un governo di armistizio e la sinistra può continuare a fare qualche girotondo, qualche manifestazione”. [Continua a leggere]

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Pier Ferdinando Casini ‘In Onda’

postato il 20 Luglio 2010


L’intervista a Pier Ferdinando Casini, ospite della trasmissione di approfondimento politico di La7 condotta da Luisella Costamagna e Luca Telese.

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Per ricordare Borsellino impegnarsi contro la criminalità

postato il 19 Luglio 2010


In Italia c’è una grande questione morale che è esplosa. L’unico modo serio per ricordare Borsellino non è strumentalizzare la lotta anti mafia gli uni contro gli altri, ma impegnarsi assieme per fare barriera contro la criminalità.

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Manovra: l’intervista del Tg5

postato il 16 Luglio 2010


Una manovra impostata sui sacrifici e sul rigore che consente ai furbetti delle quote latte, che per anni non hanno pagato, di essere salvaguardati e di avere sostanzialmente un’amnistia è inaccettabile. Gli onesti non possono fare la parte dei fessi. Tremonti ha fatto anche cose positive, ma su questi aspetti serve maggior rigore.
La nostra ricetta? Più grandi riforme, più coraggio, perché i tagli lineari non hanno mai risolto i problemi.
Draghi ha denunciato il fatto che c’è una fascia di povertà che cresce e una disoccupazione giovanile sempre più forte. La cosa ci preoccupa ed è una analisi che abbiamo fatto anche noi: non serve tirare a campare, serve un governo che affronti le grandi questioni, che prenda atto che la realtà del paese non è quella che a volte descrive il presidente del Consiglio.
Stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità, purtroppo questa è una consapevolezza che in Europa e in Italia non c’è ancora in modo compiuto.

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Mai fatto ribaltoni, non entriamo nella maggioranza

postato il 13 Luglio 2010


Governo di larghe intese per fare le riforme

“L’Udc non entrerà in questa maggioranza, sarebbe offensivo moralmente e ridicolo sotto il profilo della convenienza”. Ospite in studio del Tg de La7 Pier Ferdinando Casini spiega che l’entrare “in una maggioranza che sta dimostrando di avere cento voci, nessuna bussola di orientamento” non suscita alcuna tentazione da parte dell’Udc. “Non ci interessa – ribadisce- qualche posto a tavola. L’Udc e’ l’unico partito italiano che non ha mai fatto ribaltoni, Bossi li ha fatti e ha mandato a casa Berlusconi. Io non li ho mai fatti e non intendo cominciare oggi”. [Continua a leggere]

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Un governo di larghe intese

postato il 12 Luglio 2010

Nessun veto su Berlusconi presidente

Pubblichiamo dal Corriere della Sera l’intervista a Pier  Ferdinando Casini
di Roberto Zuccolini

Un «governo di responsabilità nazionale». Secondo Pier Ferdinando Casini è l’unico modo per uscire dalla «crisi politica in atto»: un esecutivo aperto a tutti, che sarà guidato da chi sceglierà il Capo dello Stato, ma per il quale «non è possibile avanzare veti» su Silvio Berlusconi, perché «ha vinto lui le elezioni».
È l’appello che lancia il leader dell’Udc dopo le polemiche a non finire seguite alla cena da Vespa, alla quale ha partecipato assieme al Cavaliere. A tavola Casini era seduto tra Gianni Letta e il cardinal Bertone: «Si è trattato di una gradevolissima serata, con simpatici commensali e una padrona di casa deliziosa». L’invito gli è arrivato una ventina di giorni prima, giustificato dal cinquantesimo di attività giornalistica del conduttore di Porta a Porta e lui è andato da solo mentre quasi tutti gli altri ospiti erano accompagnati dalle rispettive consorti. Per il resto «ottime pietanze», clima disteso, Berlusconi che parlava, «come sempre del più e del meno». E il segretario Vaticano «messo ingiustamente in mezzo: di politica italiana non ha detto niente, ha parlato dei rapporti con la Chiesa Russa e dei progressi diplomatici con il Vietnam». [Continua a leggere]

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Non c’è spazio per escamotage o trasformismi, serve fase politica nuova

postato il 10 Luglio 2010

La maggioranza la smetta con la sindrome di autosufficienza e le opposizioni con l’infantilismo protestatario

L’Italia ha bisogno di una fase politica nuova per affrontare la crisi che sul piano mondiale ed europeo insidia le nostre tradizionali certezze. Non c’è spazio né servono nuovi escamotage o operazioni trasformistiche: serve l’assunzione di una responsabilità collettiva che si lasci alle spalle le macerie di un bipolarismo muscolare che sono sotto gli occhi di tutti. Potremmo dire che lo avevamo detto prima e meglio di altri; ma che senso avrebbe? [Continua a leggere]

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No a sanatoria quote latte, quei soldi vadano alle famiglie de L’Aquila

postato il 7 Luglio 2010

I terremotati debbono avere un segnale di onestà e di rispetto delle leggi da parte dello Stato.

“Chiediamo che i truffatori, coloro che non hanno rispettato le regole e le leggi dello Stato, che non hanno pagato per le quote latte oggi non vengano ulteriormente sanati: quei soldi devono andare a copertura delle famiglie terremotate. I familiari dei terremotati de L’Aquila, i terremotati che sono qui nella Capitale in queste ore debbono avere un segnale di onestà e di rispetto delle leggi da parte dello Stato. No al salva-truffatori per le quote latte e sì alla solidarietà verso L’Aquila”.

Pier Ferdinando

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