Tutti i post della categoria: In evidenza

Il perché di un laboratorio delle Idee

postato il 9 Settembre 2010

Ferdinando Adornato, coordinatore della Costituente di Centro, ci spiega il perché di un laboratorio delle idee a Chianciano: un Partito veramente nuovo va costruito recependo gli input e le energie migliori dal basso.

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Giovani e politica: come si costruisce un ponte sul Futuro?

postato il 9 Settembre 2010

Come possono i giovani contribuire efficacemente alla nascita del nuovo Partito? Costruire un “Ponte sul Futuro” è solo un’utopia? Ne abbiamo parlato con Gianpiero Zinzi, coordinatore nazionale Giovani Udc.

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Chianciano, la scuola di formazione

postato il 9 Settembre 2010

In attesa del 1° Laboratorio delle idee il partito si concentra sulla formazione dei propri giovani, ma questi… cosa pensano? Ne abbiamo intervistato uno.

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Angelo Vassallo, storia di un Sindaco vero

postato il 9 Settembre 2010

L’Udc ha dedicato ad Angelo Vassallo la scuola di formazione politica svoltasi quest’oggi a Chianciano

Due le parole che hanno contraddistinto Angelo Vassallo: Ambiente e Legalità. Due luci nelle notte, che hanno guidato il Sindaco di Pollica, comune in provincia di Salerno, un Sindaco vero, che purtroppo è stato freddato da 9 colpi di pistola nelle propria auto, mentre ritornava a casa intorno alla 22 di sera, la notte del 5 settembre. Aveva 57 anni, ma tutto si è fermato lì, in quella stradina. Tutto per 9 crudeli colpi di arma da fuoco, troppo feroci per uccidere soltanto.

“Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!”

da “X Agosto” di Giovanni Pascoli

Sull’accaduto indaga l’Antimafia, perché molti indizi indicano una precisa, anche se non unica, pista investigativa: l’omicidio di camorra. Il Sindaco Vassallo era un fiero sostenitore dell’ambiente, della sua tutela, della sua promozione, conscio che fosse una formidabile macchina per fare soldi e per portare benessere e serenità economica alla popolazione. Un progetto di rinnovamento, ristrutturazione, regolamentazione e riorganizzazione, il tutto con un pizzico di innovazione. Altre gravi situazioni si erano verificate per la preoccupante diffusione di cocaina nelle località turistiche del comune di Pollica. Forte anche la sua denuncia contro la collusione delle forze dell’ordine con la criminalità locale. Contro il male della droga, della mafia, dell’abusivismo, è intervenuto in prima persona Vassallo, mettendoci la faccia, l’anima, e anche la vita.

Acciaroli- Cilento ( Salerno) di GoldenpixelPollica è abbastanza lontana da Caserta, da Napoli e dagli altri centri cardine della criminalità campana. Sono più vicine Potenza, Melfi, Venosa, Lavello, Rionero e tutti gli altri abitati dell’alta Lucania, ai cuori pulsanti della camorra. La camorra si allarga, ricerca sbocchi, sonda il terreno e cerca nuovi luoghi dove impiantare il proprio malefico seme. A Pollica il terreno era fertile, ma il contadino Angelo sapeva fare il suo lavoro e ha saputo estirpare i germogli di questa erbaccia. Ma questo ha creato problemi. A chi? Il sostituto procuratore di Vallo della LucaniaAlfredo Greco commenta così a Sky Tg24 l’omicidio: «E’ un agguato in stile camorra con modalità brutte e pesanti, un’esecuzione cattiva con troppi colpi sparati».

Sono davvero rammaricato nel vedere un uomo ucciso in questo modo, con tanta rabbia, con tanto odio. Non bastava un colpo solo, o due (come se cambiasse qualcosa), ma ben 9 terribili spari. Un uomo non c’è più e quest’uomo era un Sindaco vero, rispettoso della sua terra, fiero della sua popolazione, degno della stima più sincera per l’ottimo, vivo, ingegnoso operato che portava avanti da molti anni. Ha cambiato la sua città, l’ha resa più ricca, più bella, conosciuta in tutta Italia, con picchi di efficienza stupefacenti. Ha costruito la sua città, come la voleva lui e come la volevano tutti. L’ha difesa, la sua città, dai carnefici affaristi, capaci, per un “no” ricevuto, di ammazzare.

Una città è sola, una popolazione senza guida. Ed ora? Cosa succederà? Chi li guiderà? Chi li difenderà con il proprio corpo? Chi li proteggerà dagli assassini del loro Sindaco? Il segnale lanciato alla popolazione è chiaro: chi si mette di traverso ha le ore contate. Si rischia la vita a fare il proprio dovere, il proprio mestiere e soprattutto a farlo bene. Come comportarsi? C’è bisogno di un nuovo sindaco, con la stessa forza, con la stessa integrità, con la stessa volontà ambientalista e legalitaria di Vassallo. Questo nuovo sindaco non servirà solo a Pollica, ma ogni Comune d’Italia dovrebbe trovare tra la propria popolazione Amministratori capaci e degni divivere la propria città e difenderla come se fosse la cosa più preziosa al mondo, come faceva Angelo.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Antonio Di Matteo

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Chianciano, videopresentazione del 1° Laboratorio delle idee

postato il 9 Settembre 2010

In diretta da Chianciano, seguiremo tutti gli sviluppi della manifestazione. Aggiorneremo il siti di EstremoCentro, quello di Pier Ferdinando Casini, con le nostre emozioni e i nostri pensieri. Vivremo Chianciano e respireremo l’aria di cambiamento a pieni polmoni, provando a catturare le sensazioni di tutti i partecipanti al Laboratorio delle idee, il tutto per mettervelo a disposizione e farvi sentire, anche da casa, qui con noi.

A voi una presentazione della kermesse e degli spazi che la ospiteranno, buona visione!

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Antonio De Poli ci racconta cosa succede in Veneto

postato il 9 Settembre 2010

L’on.le De Poli ci racconta i primi sei mesi di Governo leghista in Veneto, un Partito, la Lega, che si conferma di lotta e di Governo.

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Perché, alla faccia di Di Pietro, continueremo ad essere al servizio del Paese

postato il 8 Settembre 2010

Run baby, run baby run di Guiba6Il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro appare oggi particolarmente nervoso, stretto come è tra Partito Democratico e Grillini. Accusa Pier Ferdinando Casini e l’UDC di non avere coerenza e programma, affermando perciò che non esistono ragioni per la sua esistenza.

È difficile prendere lezioni di coerenza da chi ha fatto (in molti casi anche bene) il proprio lavoro di pubblico ministero nell’epoca di Tangentopoli e poi è entrato direttamente in politica gettando una prima frattura evidente nella divisione tra politica e giustizia.

Per quanto riguarda l’esistenza dell’Unione di Centro, è doveroso ricordare a Di Pietro che questa è presente in Parlamento dal 2008 per volontà di milioni di elettori che, contrariamente a quanto pensa Di Pietro, ne hanno riconosciuto il programma e apprezzato la coerenza.

Ricordiamo che l’UDC è stata l’unica forza che si è presentata da sola, e che da sola, ha superato la soglia dello sbarramento del sistema elettorale.

Non si può dire la stessa cosa per l’Italia dei Valori, che si trova sì in Parlamento per i tanti voti che ha preso, complice però una scelta miope e suicida di Walter Veltroni, che le ha regalato voti e la possibilità di fare l’opposizione dell’opposizione. Abbia il coraggio Di Pietro la prossima volta di presentarsi da solo e, come l’UDC, vada in Parlamento soltanto grazie al voto dei cittadini e non grazie ad accordi un po’ furbeschi ed impegni, dimenticati il giorno dopo (non si era impegnato a fare gruppo unico in Parlamento con il Partito Democratico?)

Coerenti con il programma e il mandato degli elettori l’Unione di Centro in questi due anni ha fatto opposizione repubblicana e moderata e, in tempi non sospettabili, ha avanzato a Berlusconi e al Paese intero il bisogno di un governo di responsabilità nazionale, che avesse la forza di fare le riforme e prendere provvedimenti impopolari di fronte ad una crisi come quella che stiamo vivendo.

Tutto questo comprensibilmente dà noia a quelle forze irresponsabili e populiste del Paese, come Lega e Di Pietro, che proprio in tali periodi di crisi e di crescente anti-politica trovano terreno fertile. Queste forze sono egoiste e, ancora di più di Berlusconi, fanno politica rincorrendo sondaggi e la pancia dell’elettorato. È la crescita di queste forze e i loro ricatti che hanno portato l’Unione di Centro a denunciare il bipolarismo fallimentare e muscoloso di questi anni, così come oggi queste due forze rappresentano un ostacolo insormontabile per eventuali alleanze, da costruire nell’interesse del paese. Non si preoccupino né Di Pietro, né Bossi: è l’Unione di Centro a non volere alleanze con loro, perché sarebbero pericolose per la nostra Nazione.

E piaccia o non piaccia a Di Pietro, l’Unione di Centro continuerà a portare avanti un modo di fare politica coerente con la tradizione del cattolicesimo democratico, del liberalismo e del riformismo; e per queste ragioni sopravviverà anche in futuro, magari cambiando simbolo e nome, ma lasciando inalterati i valori e il modo di proporli. Come molti altri partiti che si basano su valori saldi.

E l’Italia dei Valori di Antonio di Pietro invece che ha molte ragioni di esistere oggi in questo clima da guerra civile della nostra politica; ne avrà molte meno quando non ci sarà più questo clima avvelenato e il nemico Berlusconi, visto che il giustizialismo e l’anti-berlusconismo sono il principale e forse unico punto programmatico per cui attragga voti.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Carlo Lazzeroni

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Poche nascite e nessun sostegno per le famiglie. Quale futuro per l’Italia?

postato il 8 Settembre 2010

Sleeping di margianaItaliani? Soli al mondo tra quarant’anni.

Lo avevano detto tempo fa vari istituti come la Banca d’Italia, l’Istat e altri ancora: le famiglie sono sempre più povere e, per di più, poco sostenute economicamente dalle istituzioni.

“Italia, riposa in pace”. È questo il titolo di un articolo che compare oggi nel sito del Wall Street Journal, in cui si  stigmatizza la morte demografica del nostro paese.

Nell’articolo, firmato dal giornalista italiano Giulio Meotti, si legge che «se la demografia è un destino, l’Italia sta letteralmente morendo» e la sua bassa natalità «minaccia di avere conseguenze sociali ed economiche catastrofiche». Dunque, c’è ben poco da sperare.

Dal 1994 – i dati citati – il numero delle nascite è sistematicamente superato da quello dei decessi e la fertilità è ai livelli minimi: 1,3 figli per donna. Dati sconcertanti, se si pensa che negli anni Sessanta era di 2 bambini a coppia.
La crisi delle nascite, prosegue il WSJ, minaccia di avere conseguenze sociali ed economiche disastrose. Già oggi, il 22%  della popolazione italiana è in età pensionistica: uno dei tassi più elevati a livello mondiale.

L’Italia non è il solo Paese sull’orlo del suicidio  demografico, sottolinea l’editoriale, ma è il primo nel mondo che vive il cosiddetto “crossing over”, cioè il numero degli under 20 è inferiore a quello degli over 60. E infine, annuncia il quotidiano, entro il 2050, il 60% degli italiani non avrà fratelli, sorelle, cugini, zii o zie.

La famiglia è il pilastro fondamentale della società, ma oggi è abbandonata a se stessa. Sosteniamola in concreto, rivoluzioniamo il fisco con il quoziente familiare: chi ha più figli deve pagare meno tasse!

“Riceviamo e pubblichiamo” di Daniele Coloca

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Chianciano, vi aspetto!

postato il 8 Settembre 2010

Il primo “Laboratorio delle idee” è alle porte. Sarà un’occasione di confronto in nome di una responsabilità nazionale che  deve continuare a contraddistinguere la nostra azione politica.

Parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, giuristi, imprenditori, politici. Ma mi auguro che i veri protagonisti di Chianciano siate voi partecipanti.

Il programma sarà davvero ricchissimo. Sabato mattina  un appuntamento a cui tengo molto, l’incontro aperto EstremoCentroCamp “Per una politica migliore anche attraverso il contributo dei media digitali” (al quale è già possibile iscriversi). La rete ha in sé un enorme valore di libertà, accorcia le distanze, sempre, anche in politica. Per questo ho voluto arricchire il nostro laboratorio con un momento di dialogo fra blogger, parlamentari Udc e tutti coloro che ci seguono in rete.

Collegandovi al mio blog potrete aggiornarvi minuto per minuto sugli eventi di Chianciano: una diretta video permetterà di seguire, da venerdì a domenica, tutti i lavori, mentre la redazione proporrà nuovi post e video interviste, oltre ad un servizio di live-twitting.

Il Partito della Nazione lo costruiamo assieme. Vi aspetto!

Pier Ferdinando

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Chianciano 10-12 settembre, un laboratorio delle idee

postato il 7 Settembre 2010

Stati Generali dell'UDC di BosphoreionIl primo laboratorio delle Idee organizzato dall’Udc che si terrà a Chianciano dal 10 al 12 settembre è ormai alle porte. Qualche settimana fa, proprio su questo sito, scrissi che l’Estate che abbiamo vissuto è stata l’Estate dei “Moderati”, di un vasto e composito schieramento di uomini decisi a cambiare lo stato delle cose: uomini liberi, forti delle proprie idee e decisi a cambiare una situazione politica che appare sempre più ingessata.

L’UDC si incontrerà per fare il punto della situazione, lo farà nella stessa location degli ultimi anni, a Chianciano, dove, per la prima volta dall’avvento del “bipartitismo forzato”, tre leader di aree politiche differenti (ma culturalmente e politicamente affini) si incontrarono e discussero liberamente. Già allora si scatenarono le dietrologie e si cominciò a sussurrare, in modo sempre più forte e convinto, di un incontro possibile tra l’Udc e i moderati di PD e PDL che fanno capo a Rutelli e Fini. Dopo un anno quei sussurri si sono trasformati in realtà: la ormai famosa “area di responsabilità nazionale” si è consolidata in Parlamento. Certo, la pazienza è d’obbligo: affrettare il compimento di questo delicato passaggio politico potrebbe essere un errore madornale, anche perché, non dimentichiamolo mai, gestendo la situazione con modalità errate, si rischierebbe solo di dar vita a una mera e sterile manovra di palazzo, senza possibilità concrete di poter attecchire tra la gente. Ed è proprio per questo che quest’anno l’Udc ha scelto di non organizzare una canonica festa annuale di Partito: Chianciano sarà l’occasione di confronto aperto e libero tra i quadri dirigenti del Partito e la gente comune, in nome di un’idea diversa dell’Italia. Un rapporto alla pari tra chi ha il dovere di offrire una nuova possibilità e chi ha invece il diritto di poter finalmente supportare una proposta politica che lo rappresenti in pieno: fuori dalla vecchia logica dell’eterna contrapposizione e dentro quella nuova della “responsabilità nazionale”. Ecco il senso di un “laboratorio delle idee”: con l’ausilio di grandi personalità, di intellettuali, di uomini dell’imprenditoria.

I lavori veri e propri saranno preceduti da una giornata (quella del 9) dedicata interamente alla formazione politica giovanile; si discuterà di Comunicazione politica, del rapporto che intercorre tra la legalità e la selezione della classe dirigente, di come agirà il Federalismo sulla tenuta sociale del nostro Paese e delle varie possibilità di riforma elettorale. Non a caso, il titolo (e tema conduttore) della giornata sarà “Un ponte sul Futuro”.

Arriviamo all’apertura della tre giorni, il 10 settembre: i lavori saranno introdotti dal segretario nazionale dell’Udc, On. Lorenzo Cesa e dal Coordinatore Regionale della Toscana, Lorenzo Zirri, e continueranno con una “radiografia” del traumatico passaggio dalla Prima Repubblica al Bipartitismo fallito. L’analisi sarà strutturata (nel tentativo di renderla più completa) in due parti: una all’insegna di grandi intellettuali del calibro del prof. Ernesto Galli della Loggia, editorialista del Corriere della Sera, o del prof. Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio; e una seconda, invece, più “politica”, che vedrà confrontarsi l’europarlamentare dell’Udc, Ciriaco De Mita, il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, e i presidenti dei gruppi parlamentari di Pd e Pdl, Dario Franceschini e Fabrizio Chicchitto, il tutto coordinato dal presidente della Costituente di Centro, Savino Pezzotta. Da segnalare, inoltre, sempre nella stessa giornata, la presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani.

La seconda giornata, invece, sarà un momento per ribadire che lo scopo principale che si pone il nuovo Partito deve essere quello di salvaguardare il Bene Comune della nostra Nazione. da qui le due sessioni di intervento: “Al Centro la responsabilità nazionale”. Come per il primo giorno, il sabato mattina sarà un momento di confronto tra personalità “istituzionali”: Raffaele Bonanni, leader della CISL, Michele Ainis, Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di Roma Tre, e Piero Grasso, Procuratore nazionale Antimafia. Alle 16,30 interverrà il Sen. Francesco Rutelli, leader dell’Alleanza per l’Italia, mentre alle 17, coordinati dal presidente Rocco Buttiglione, il confronto fra i “politici”: Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Pisanu, Presidente della Commissione Antimafia, Massimo Cacciari, Filosofo e già sindaco di Venezia, Italo Bocchino, capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, e Gianpiero D’Alia, presidente del gruppo UDC-SVP-Autonomie al Senato. La giornata si concluderà allegramente con una “Festa in piazza” organizzata dall’Udc Toscana.

Domenica, infine, alle 9,30 si terrà la Santa Messa celebrata da Don Marco Malizia; alle 10,30 sarà del dibattito su “Un Partito Nuovo per la Nazione”; e alle 11,15 il direttore del TG di La7, Enrico Mentana, intervisterà il leader dell’Unione di Centro Pieferdinando Casini.

Come vedete, amici, il programma è denso e vale davvero la pena di essere vissuto pienamente. Però, perché i tre giorni di Chianciano siano un’occasione di rilancio vero e non l’ennesima (e inutile) kermesse di partito c’è bisogno di un ingrediente fondamentale: voi. Perché è con voi, con gli Italiani tutti, che occorre scrivere il nostro futuro. Un futuro migliore.

Giuseppe Portonera

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