postato il 30 Giugno 2017
“Il Parlamento italiano celebra Helmut Kohl. A tre settimane dalla scomparsa dello statista tedesco, la Commissione Affari esteri del Senato, martedì 4 luglio, alle ore 11.00, ha organizzato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Via della Dogana Vecchia 29) un convegno alla sua memoria dal titolo: “L’Italia, l’Europa ed Helmut Kohl”, alla presenza di importanti personalità politiche ed istituzionali italiane ed internazionali.
L’incontro, presieduto dal Presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, vedrà gli interventi del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, del Senatore a vita Mario Monti, del Ministro degli Affari esteri, Angelino Alfano. Aprirà i lavori il Presidente del Senato, Pietro Grasso”.
postato il 21 Giugno 2017
Necessario affermare l’inevitabilità del progetto europeo
L’intervento in Senato di Pier Ferdinando Casini dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 del Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni
Signora Presidente,
cercherò di essere all’altezza di un impegno europeo anzitutto restando nei tempi europei. Consentitemi, in apertura di questo mio breve intervento, di associarmi alle parole del presidente Gentiloni e del presidente Monti nel ricordo di un grande europeo e di un grande amico dell’Italia, Helmut Kohl.
Il 4 luglio, per iniziativa del presidente Grasso e anche del sottoscritto, noi lo commemoreremo in Senato. Il presidente Napolitano sarà tra i relatori principali, come è giusto che sia. Il Parlamento italiano deve un omaggio particolare a Helmut Kohl e vorrei dire che l’Italia gli deve un omaggio perché Helmut Kohl, nei passaggi fondamentali in cui molti teorizzavano una Europa ristretta e chiusa rispetto alla possibilità dell’Italia di svolgere un ruolo da protagonista, ha sempre voluto difendere il ruolo essenziale del nostro Paese in Europa.
Spesso vediamo i tedeschi come dei carnefici rispetto al richiamo costante che essi esercitano sui conti pubblici italiani e sulla politica del rigore. Bisogna cercare a volte, però, di mettersi anche nei panni altrui e capire il rapporto tra i governanti tedeschi e la loro opinione pubblica.
Comunque, per quanto riguarda la moneta unica, io ricordo le confidenze di Ciampi, molto chiare in proposito: Kohl è stato determinante affinché l’Italia non fosse esclusa dal nucleo della moneta unica. È stato veramente un grande amico dell’Italia e, soprattutto, un uomo che, come il presidente Monti ha ricordato, ha saputo sacrificare anche il proprio destino politico ad un ideale più forte, che era quello dell’Europa. Dunque, il 4 luglio questo omaggio del Parlamento italiano sarà un omaggio doveroso e necessario. [Continua a leggere]
postato il 17 Giugno 2017
L’intervista pubblicata su Repubblica
«Il nostro paese invece di andare avanti torna indietro ed emerge la barbarie di chi sull’immigrazione vuole fare campagna elettorale». Pier Ferdinando Casini, ex presidente della Camera, ora alla guida della commissione Esteri del Senato, centrista, invita ad approvare lo Ius soli: «Mi appello prima ancora che all’umanità all’intelligenza. La parte più illuminata del centrodestra non segua i boati».
Casini, il centrodestra è compatto contro la cittadinanza ai figli di immigrati. Sbagliano?
«Quando ero presidente della Camera, eletto con i voti del centrodestra, mi schierai per lo Ius soli. E allora non ci furono boati da stadio contro. Anzi a più riprese molti si mostrarono disponibili a ragionare su un fatto di civiltà che non può essere spacciato come questione che riguarda l’invasione di migranti che da Lampedusa sta subendo il nostro paese. Qui stiamo parlando di legare a un comune destino e a un sentiment nazionale bambini che giocano coi nostri figli, che hanno la pelle di colore diverso ma che parlano il dialetto bolognese o quello milanese, che frequentano le nostre scuole, che si sono diplomati». [Continua a leggere]
postato il 16 Giugno 2017
Amico dell’Italia e ultimo grande leader democratico cristiano
(Foto: U. Battaglia/Camera dei Deputati)
Sono profondamente commosso per la scomparsa di Helmut Kohl, di cui mi onoro di essere stato estimatore ed amico. La sua figura rimarrà nella storia e i suoi meriti innegabili, per la Germania e per l’Europa, sono oggi da tutti riconosciuti con rimpianto profondo.
Kohl è stato un gigante dell’epoca contemporanea, un europeo tedesco che ha sempre salvaguardato l’Italia di cui è stato profondamente amico. Con Ciampi ha voluto il nostro Paese nella moneta unica e con i Democratici cristiani, da Fanfani a Forlani, ha profondamente ed intensamente collaborato.
Penso che l’Italia dovrà ricordarlo come merita. Io mi inchino alla memoria dell’ultimo grande leader democratico cristiano
postato il 9 Giugno 2017
L’intervista di Marco Ventura pubblicata sul Messaggero
Le nuove accuse dell’ex capo dell’ Fbi, James Comey, a Donald Trump sul Russiagate? «Vedremo. Sono garantista da sempre. Mi preoccupano di Trump i riflessi della sua politica estera». Pier Ferdinando Casini interpreta come cambia il mondo con Trump. Ma questo è un problema che riguarda solo gli americani, mentre mi preoccupano di Trump i riflessi della sua politica estera. Passare dal tweet in cui accusa il Qatar di complicità col terrorismo, a una telefonata all’Emiro assicurandogli la mediazione, è sorprendente… Trump aumenta il disordine mondiale».
Pier Ferdinando Casini interpreta come cambia il mondo con Trump nella doppia veste di presidente della commissione Esteri del Senato e docente di Geopolitica del Mediterraneo alla Lumsa.
Lo Stato Islamico sta per essere sconfitto. Perché solo ora?
«C’è stato un salto di qualità nella volontà dei Paesi della coalizione di colpire il Califfato. Anche chi lo aveva foraggiato sotto banco e aveva accettato di commercializzare il suo petrolio e i reperti archeologici trafugati, ha capito che era diventato un serpente troppo pericoloso per tutti e adesso c’è l’intesa a schiacciarlo».
Quale conseguenza avrà la sua sparizione?
«L’Occidente deve aspettarsi un’offensiva del terrore attraverso i foreign fighters di ritorno, paradossalmente non è scontato che la sconfitta del Califfato sia indolore per noi. Anzi, dovremmo aumentare prevenzione e vigilanza: più sarà sconfitto sul terreno siro-iracheno, più l’Isis esporterà il terrorismo, con emissari e una propaganda jihadista su Internet che fa adepti tra gli immigrati della seconda e terza generazione in Europa». [Continua a leggere]
postato il 9 Giugno 2017
L’intervento nell’ambito del G7 Ambiente, #ALL4THEGREEN.
In una tavola rotonda sul dialogo interreligioso e lotta ai cambiamenti climatici, alla presenza di Monsignor Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna, Adnan Badran in rappresentanza di Hassan Bil Talal, Principe di Giordania, Alfonso Arbib, Presidente dell’Assemblea Rabbinica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Giorgio Raspa, Presidente Unione Buddhista Italiana, Swamini Hamsananda Ghiri, Presidente del Comitato del Dialogo dell’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha.
All’evento hanno inviato un messaggio Sua Santità, Papa Francesco, e Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli.