Casini: “Nel 2013 al governo con Monti e Bersani, serve un patto per salvare l’Europa”
postato il 1 Luglio 2012L’intervista pubblicata su ‘Repubblica’ di Francesco Bei
L’Italia ha ancora davanti «tempi duri». Per Pier Ferdinando Casini non è il momento di « abbandonarsi a una visione illusoria, pensando che i problemi siano ormai alle spalle». Tuttavia, «grazie al successo di Monti a Bruxelles», l’Italia può rialzare la testa. E la prospettiva è quella di «un’alleanza tra moderati e progressisti che prenda il testimone delle riforme nella prossima legislatura». Con un premier che potrà essere del Pd. Oppure lo stesso Monti, che «non si ritirerà certo avita privata».
Dopo il summit Ue i rischi per il governo sono cessati? O bisogna aspettarsi qualche colpo di coda da un Pdl che appare sempre più riluttante nel suo sostegno a Monti?
«I colpi di coda ci possono essere da parte di tutti. Molti, non solo nel Pdl, hanno dato vita all’intesa su Monti pensando soltanto a un escamotage per superare un momento difficile. Per noi invece c’è sempre stata la convinzione che soltanto grazie a un armistizio politico, unito all’autorevolezza del presidente del Consiglio, si potessero risolvere i problemi del paese».
Dunque, passato il Consiglio europeo, ci sono ancora pericoli per l’esecutivo?
«Ora dovremo affrontare la spending review e ci saranno da approvare dei tagli dolorosi. È bene che si sappia: il risanamento è ben avviato, ha consentito a Monti di conseguire un grosso risultato a Bruxelles, ma pensare che i problemi siano finiti è una visione illusoria che può rivelarsi pericolosa». [Continua a leggere]