Archivio per Aprile 2011

Rassegna stampa, 1 aprile 2011

postato il 1 Aprile 2011
Tutto precipita: la Camera è nel caos più assoluto, Napolitano è furioso per come la maggioranza si è comportata in questi due giorni e Casini lancia, dalle colonne del Corriere, una soluzione radicale: serve una svolta, il Governo ha fallito, disattendendo ogni speranza di confronto; si vada al voto a Giugno, i tempi tecnici non mancano. La posizione dell’Udc e del Nuovo Polo, aperta al confronto ma intransigente nei confronti di ogni prevaricazione, guadagna l’appoggio del Pd: come ci spiega il Messaggero, Bersani e Casini sono pronti a consolidare un’alleanza in difesa delle Istituzioni. E benché il premier rilanci, la “Campagna di Primavera” (titola il Fatto) è partita, e la prima battaglia è stata sicuramente vinta dalle opposizioni, vista la debacle di ieri della maggioranza (leggete la dettagliata cronaca del Riformista). E sapete cos’è la cosa più “interessante”? Che tutto questo (caos istituzionale, avvio traumatico verso la fine) sta accadendo veramente. Non è un pesce d’aprile.

Casini: «Ora la svolta, si può votare a giugno» (M. Antonietta Calabrò, Corriere della Sera)

Nuovi scontri in Aula. E Napolitano convoca tutti i capigruppo (Lorenzo Fuccaro, Corriere della Sera)

Allarme istituzioni, asse Bersani-Casini (Il Messaggero)

Alla Camera è di nuovo caos. Rinvio sul processo breve (Stasio, Sole24Ore)

Processo breve, Parlamento lungo (Il Foglio)

Ma il premier rilancia: allargherò la maggioranza (Francesco Verderami, Corriere della Sera)

Maroni striglia i governatori: accogliere. Ma Bossi: cautela (Roberta D’Angelo, Avvenire)

Corsa dei ministri per votare. E il governo va sotto lo stesso (Brunella Bolloli, Libero)

L’Udc contro Romani: nominare il direttore generale (Il Messaggero)

Le piroette del responsabile (Giuseppe Cruciani, Panorama)

Il Quirinale: così non si va avanti (Claudio Tito, La Repubblica)

Il Pd “di piazza” teme di perdere l’Udc (Corriere)

Campagna di Primavera (Wanda Marri, Il Fatto Quotidiano)

10 e 36, l’ora del disastro Pdl. Sfuma il blitz sul processo breve (Ettore Maria Colombo, Il Riformista)

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Ora la svolta, si può votare a giugno

postato il 1 Aprile 2011

L’intervista a Pier Ferdinando Casini su ‘Il Corriere della Sera’ di M. Antonietta Calabrò

Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, lei cosa pensa della situazione che si è creata?
«Che non ha senso andare avanti così, con il capo del governo preoccupato solo dei suoi processi: il Parlamento è paralizzato, ratifichiamo solo trattati, su come verrà gestita la nuova ondata migratoria non siamo riusciti a sapere nulla».

Lei è stato presidente della Camera. Ricorda periodi così turbolenti?
«Il fatto è che oggi non si fa nulla su nulla».

Il capo dello Stato è preoccupato?
«E chi non lo è? Siamo tutti preoccupati II presidente Napolitano ha richiamato ciascuno alle proprie responsabilità».

Avete parlato di giustizia?
«Sulla giustizia c’è una questione di serietà. Berlusconi aveva detto a tutti, compreso il capo dello Stato, che si sarebbe difeso nei processi, che avrebbe affrontato la riforma costituzionale, poi non passano dieci minuti e ritornano alla carica con le norme ad personam. C’è un disagio fortissimo di tutti su questo».

Di tutti, in che senso?
«Anche nello stesso partito di Berlusconi. Ormai, il Pdl è come il partito comunista polacco dopo la caduta del Muro di Berlino: non sanno vedere un nuovo equilibrio, ma non riescono più a difendere il vecchio».

Lei dice che così non si può più andare avanti: ci sarebbero i tempi per sciogliere le Camere e andare a votare già prima dell’estate?
«I tempi tecnici ci sono».

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