Archivio per Febbraio 2011

Berlusconi ha perso la bussola

postato il 10 Febbraio 2011

L’intervista a Enrico Mentana al TgLa7

Paragonare l’Italia alla Germania dell’Est – se pensiamo ai morti nei gulag- è da puri irresponsabili, in particolare per un presidente del Consiglio che dovrebbe avere a cuore l’onore dell’Italia.
Un premier che chiede i danni allo Stato, oggi parla di ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, attacca i magistrati e la Corte costituzionale, vuol dire che ha perso la bussola e pone una grande questione politica e istituzionale. Credo che si dovrebbero rivoltare contro questa disinvoltura tutti gli italiani.

Il ricorso alla Corte di Strasburgo per il caso Ruby ? È una cosa ridicola, di cui non dovremmo nemmeno parlare se fossimo persone serie. Dall’inizio di questa situazione, Berlusconi  ha cambiato continuamente l’ordine delle questioni: ha detto decine di cose, l’una in contrasto con l’altra, fino a dire che è intervenuto per evitare l’incidente con l’Egitto: siamo su Scherzi a parte. Credo che debba prendersela con se stesso, se cambia versione ogni 24 ore. [Continua a leggere]

2 Commenti

Il piano del governo incentiva solo le chiacchiere, mentre la produzione industriale è ferma al palo

postato il 10 Febbraio 2011

Quando il Governo aveva annunciato che avrebbe dato vita ad un piano organico di incentivi per rilanciare l’economia italiana, avevo sperato che, per una volta, il mondo politico passasse rapidamente dalle parole ai fatti. Purtroppo le mie speranze sono state disattese anche questa volta.

Il Piano Incentivi non è, a mio avviso, né di rapida attuazione, né contiene stimoli concreti, ma è ricco di belle parole e di begli obiettivi, ma gli italiani hanno bisogno di altro. Hanno bisogno di misure concrete, certe e che siano rese attuabili. E nulla di tutto ciò si trova in questi provvedimenti: le modifiche ai tre articoli costituzionali (aticoli 41, 97, 118), di fatto sono delle enunciazioni assolutamente generiche e teoriche, ma soprattutto diverranno operative solo alla fine di un lungo procedimento (ogni modifica costituzionale ha bisogno di vari passaggi alle camere per essere poi operativa, e deve avere una valutazione da parte della Corte Costituzionale), diventando pienamente operative solo tra alcuni mesi, anzi, se vogliamo essere precisi, le decisioni prese ieri dal Consiglio dei Ministri diverranno operative tra circa un anno e mezzo, infatti, per le modifiche costituzionali ci vuole la doppia lettura a Camera e Senato, e le due letture devono essere distanziate di circa 6 mesi l’una dall’altra. E tutto questo diventerebbe operativo se in entrambi i passaggi, non sorgessero modifiche, altrimenti i tempi si dilatano ulteriormente.

Per quanto riguarda, infine, gli altri provvedimenti, neanche questi diventeranno immediatamente operativi: siccome sono legati alle modifiche della costituzione, ne seguono tutto l’iter, ma anche se fossero immediamente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, porterebbero ben poco beneficio: il rilancio del piano casa, a io avviso, non avverrà, perchè si tratta di riesumare il vecchio piano casa del governo, che è già stato bocciato e disatteso dalle Regioni. E allora mi chiedo: cosa è cambiato dall’anno scorso, quando si è preso atto che il piano casa è rimasto lettera morta? Assolutamente nulla. Eppure sarebbe bastato, come avevamo detto, accettare i suggerimenti dell’ANCE che erano stati portati avanti in occasione della manifestazione del dicembre 2010.

L’unico provvedimento di una certa utilità sarebbe il taglio e la deducibilità dell’IRAP, legandola ad alcuni fattori come il costo del lavoro, assunzioni e così via; ma questo provvedimento, per divenire operativo, dovrà attendere almeno 18 mesi, quindi è come se non ci fosse. Ma allora, cosa ha prodotto l’ultimo Consiglio dei Ministri?

Delle belle intenzioni, ma nulla di concreto, ovvero i soliti spot, come sembra confermare il Ministro Tremonti quando afferma che bisognerà attendere Aprile per un paino concreto: “La nostra agenda è dettata e definita dall’Europa in Europa. Noi abbiamo sempre avuto come termine di riferimento il semestre europeo e l’agenda europea ed è su quello schema che dobbiamo lavorare”, ha detto Tremonti.

“Entro aprile presenteremo un documento che sintetizza il piano per la crescita, siamo convinti che sia necessario sentire tutti ma abbiamo intenzione di avere il sostegno di Fmi, Ocse e commissione europea.” Da quel che il Ministro ha affermato, si desume che la programmazione economica del governo italiano non dipende certo da Berlusconi, ma dalla UE, e allora mi chiedo: a che serve convocare un Consiglio dei Ministri se ci si limita a delle belle parole e bisognerà attendere Aprile per avere un piano concreto? Il Ministro Tremonti da due anni parla della Banca del Sud, che ancora non è neanche nata, e sinceramente ormai a questo parto non ci crede più nessuno.

Si parla dei Fondi Fas, ma sono bloccati da anni, se non quando al governo serve un “bancomat”, ma su questi fondi sarebbe il caso di specificare una cosa importante: non sono soldi del governo che vengono messi a disposizione del Sud, ma sono soldi della UE. Quindi anche in questo caso il governo non ha meriti propri, anche se poi millanta risultati e obiettivi roboanti.

In questo momento le agenzie battono la notizia che nella media del 2010 la produzione industriale, corretta per i giorni di calendario, è salita del 5,3% dal -18,3% del 2009 e dal -3,5% del 2008, rende noto Istat. La notizia è bella, ma da tecnico posso dirvi che non è certamente così spettacolare come si crede ad una prima lettura, infatti l’indice ha recuperato nel 2010 meno del 25% della caduta cumulata registrata da Istat tra 2008 e 2009, quindi l’Italia ancora non ha neanche lontanamente riassorbito gli effetti della crisi degli anni passati. Addirittura nel complesso degli ultimi tre mesi del 2010 la produzione è scesa in termini destagionalizzati dello 0,2% in termini congiunturali dal +1,3% del terzo trimestre.

Alla luce di questi dati, dobbiamo attendere, come già detto, Aprile per avere un piano concreto, sperando che sia il preludio ad una bella primavera per l’economia e le famiglie italiane.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Commenti disabilitati su Il piano del governo incentiva solo le chiacchiere, mentre la produzione industriale è ferma al palo

13 febbraio, Ostia

postato il 10 Febbraio 2011

Ore 10.00 – Via dei Traghetti, 12/14

Partecipa all’inaugurazione della sede UDC di Ostia organizzata dal capogruppo UDC al Comune di Roma, Alessandro Onorato

Commenti disabilitati su 13 febbraio, Ostia

12 febbraio, Milano

postato il 10 Febbraio 2011

Ore 10.00 – Sala delle Colonne del Palazzo dei Giureconsulti (Piazza dei Mercanti).

Dibattito sul tema: “Alla fine della crescita. La linea della sobrieta’. Dallo spreco dei pochi ai diritti di tutti”

Commenti disabilitati su 12 febbraio, Milano

11 febbraio, Milano

postato il 10 Febbraio 2011

Ore 21.10 – La 7

E’ ospite de ‘Le Invasioni Barbariche’

Commenti disabilitati su 11 febbraio, Milano

Rassegna stampa, 10 febbraio 2011

postato il 10 Febbraio 2011
Casini attacca la “scossa economica” di Berlusconi: sono i soliti spot, altroché; ha ragione Bersani, sono provvedimenti da “solletico”: l’idea potrebbe anche funzionare, perché no, ma come sottolinea Dario Di Vico, anche se la strada è giusta, il passo compiuto è breve, troppo breve. Anche perché, ve lo ricordavamo ieri, alla manovra manca l’approvazione di Tremonti (a cui si rivolge, oggi, con una lettera aperta Il Foglio). Fa ridere poi sentire Berlusconi parlare di “schifo eversivo” e, addirittura, della necessità di dover fare “causa allo Stato”: ci chiediamo perché, una volta ogni tanto, il Premier non pensi seriamente a cosa fare per questo Paese, invece di scivolare sul paradigma “bugie, sesso e false riforme” (Insardà su Liberal) e fare toccare “il fondo che più fondo non si può” all’Italia (Caldarola sul Riformista). Ce lo chiediamo, ma dubito che troveremo presto una risposta.

Casini: ancora niente per le famiglie. E Bersani: «Scossa? Solo solletico» (Il Messaggero)

Il Pdl: “Vogliono sovvertire il voto”. Il Pd: “Toni da gruppo terroristico” (Silvio Buzzanca, La Repubblica)

Il Cavaliere in calo nei sondaggi, perde con Bersani, Casini e Vendola (Mauro Favale, La Repubblica)

Rutelli – Cinque riflessioni sul Terzo polo (Francesco Rutelli, Corriere della Sera)

Sfogo del premier: “schifo eversivo. Dovrò fare causa allo Stato” (Paola Di Caro, Corriere della Sera)

Il Csm: il Cavaliere ha denigrato l’intera magistratura (Valentina Errante,Il Messaggero)

Mafia ed elezioni – Allarme di Pisanu: scambio elettorale politico-mafioso (Sole24Ore)

Agenda digitale l’Italia è in ritardo (Juan Carlos de Martin, La Stampa)

Multe latte, blitz della Lega (Massimo Agostini, Agrisole)

Il viaggio di Tremonti nel Sud: i soldi ci sono ma vanno spesi bene (Corriere della Sera)

Un tesoro di ostacoli (Il Foglio)

Ministro Tremonti, parliamoci chiaro (Il Foglio)

Il punto di Folli – Cresce il pericolo di corto circuito fra politica e istituzioni (Stefano Folli, Sole24Ore)

Di Vico – Strada giusta, passo breve (Dario Di Vico, Corriere della Sera)

Severgnini – La mischia difensiva delle pantere grigie (Beppe Severgnini, Corriere della Sera)

L’equilibrio da ritrovare (Giovanni Bianconi, Corriere della Sera)

Caldarola – Questa Italia è la nave dei folli (Peppino Caldarola, Il Riformista)

Belpietro – Guerra santa (Maurizio Belpietro, Libero)

Ancora una volta bugie, sesso e false riforme (Franco Insardà, Liberal Quotidiano)

Commenti disabilitati su Rassegna stampa, 10 febbraio 2011

Dal premier solo i soliti spot

postato il 9 Febbraio 2011

Pensavamo che il Presidente del Consiglio portasse provvedimenti veri che riguardano le famiglie italiane in Consiglio dei Ministri  e invece sono i soliti spot e la presentazione di disegni di legge di riforma costituzionale che, se va bene, entreranno in vigore fra un anno e mezzo. Così non si può andare avanti.

Pier Ferdinando

7 Commenti

La politica si assuma le sue responsabilità

postato il 9 Febbraio 2011

La morte dei bambini rom non susciti nuove polemiche

E’ una vicenda che deve far riflettere, non suscitare nuove polemiche. Deve essere però un’occasione per un ripensamento, un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la politica.

Pier Ferdinando

Commenti disabilitati su La politica si assuma le sue responsabilità

Rassegna stampa, 9 febbraio 2011

postato il 9 Febbraio 2011
Resta alta la tensione su i due fronti caldi di questi giorni: federalismo e giustizia. Da una parte la Lega continua ad assicurare il “via libera” al DDL di bandiera entro due mesi (anche se lo stallo in Bicamerale costringe a cercare il dialogo e il compromesso e manda i leghisti sull’orlo di una crisi di nervi), dall’altra il ministro della giustizia Alfano giura che il provvedimento del processo breve arriverà presto alla Camera. Sempre le solite chiacchiere? Molto probabile; nel frattempo “arriva” la famosa frustata di Berlusconi (stretto tra sempre più incombenti processi): spazio alle imprese e al Mezzogiorno, ma – come ci spiega QN – i fondi scarseggiano e Tremonti sarebbe disposto a dare l’ok agli incentivi solo nel 2012. Infine, leggete: il duro botta e risposta tra Ezio Mauro e Giuliano Ferrara, tra liberalismo, azionismo e libertinismo impenitente, sul Foglio; il commento di Alessandro Campi, sul Mattino, sulla “nuova Destra”, alla vigilia della Costituente di Fli; la polemica di Sergio Rizzo, sul Corriere, nei confronti dell’Svp; l’editoriale di Danilo Paolini, sull’Avvenire, sul nodo giustizia.

La Lega: entro due mesi via libera al federalismo (Carlo Bertini, La Stampa)

Lega: il federalismo si farà, siamo compatti (Alberto D’Argenio, La Repubblica)

Bicamerale in stallo, Lega all’attacco: serve la maggioranza (Corriere della Sera)

Processo breve, già pronti a ripartire. Alfano: tempi certi e risorse adeguate (Il Messaggero)

Bondi, il mistero del ministro scomparso senza dimissioni (Mattia Feltri, La Stampa)

Il Cavaliere stretto tra pressing leghista e il rigore sui conti (Barbara Fiammeri, Sole24Ore)

La scossa del Governo all’economia. Aiuti alle imprese e al Mezzogiorno (Olivia Posani, QN)

Lega sull’orlo di una crisi di nervi (Marco Bertoncini, ItaliaOggi)

Caso Ruby, la richiesta dei pm: giudizio immediato per due reati (Luigi Ferrarella, Corriere della Sera)

Affondo dei legali del Cavaliere: «Milano viola la Costituzione» (Dino Martirano, Corriere della Sera)

Maroni gela Alemanno sulla strage dei bimbi: «Basta chiedere soldi» (Ernesto Menicucci, Corriere della Sera)

A Napoli il Pdl corteggia l’Udc (nonostante Silvio) (Sonia Oranges, Il Riformista)

“Ora si colmi il vuoto legislativo” (Ilaria Nava, Avvenire)

Paolini – Né star né bersagli (Danilo Paolini, Avvenire)

Il parlare chiaro di Durnwalder (e le cattive abitudini della Svp) (Rizzo, Corriere della Sera)

Piano digitale, pressing su Romani spunta un testo datato dicembre 2010 (Alessadra Longo, La Repubblica)

La tregua tra le istituzioni è finita prima di cominciare (Marcello Sorgi, La Stampa)

Il punto di Folli – Processi, federalismo, economia: un incrocio pericoloso (Stefano Folli, Sole24Ore)

Campi – Le tre critiche alla nuova destra (Alessandro Campi, Il Mattino)

Ferrara – Mauro: “Contro il golpe morale” – “Il Fantasma dell’Azionismo liberale” (Giuliano Ferrara e Ezio Mauro, Il Foglio)

Agenda digitale. La carica dei 104: “Il Paese ha bisogno di una svolta” (Mila Fiordalisi, Corriere delle Comunicazioni)

Commenti disabilitati su Rassegna stampa, 9 febbraio 2011


Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram