postato il 2 Giugno 2009
Sulla polemica riguardante i voli di Stato, non possiamo pensare che una persona come Gianni Letta, da cui questi voli dipendono, non sia stata attenta nel consentirne l’utilizzo a chi aveva diritto. Non vogliamo fare speculazioni su questi temi a pochi giorni dal voto, non siamo accecati dall’odio verso qualcuno o qualcosa, lavoriamo in positivo per il Paese.
Pier Ferdinando
postato il 2 Giugno 2009
Abbiamo fatto una scelta coraggiosa: andare alle urne da soli. Abbiamo rifiutato una facile politica di alleanze che ci avrebbe dato un po’ di potere periferico e qualche assessorato.
Abbiamo fatto un investimento per il futuro. Sono convinto che l’attuale sistema si sgretolerà, perché il Pdl non è un partito, ma solo Berlusconi, e il Pd è in stato confusionale.
Pier Ferdinando Casini
postato il 2 Giugno 2009
Il 2 giugno è la festa che cementa l’unità della nazione. Siamo orgogliosi dell’unità della patria e quando sento il nostro inno, o vedo il tricolore, sono orgoglioso per quello che è il nostro Paese.
Pier Ferdinando
postato il 2 Giugno 2009
Non possiamo solo fare cucu o raccontare barzellette, dobbiamo coinvolgere l’Europa nel pattugliamento delle fasce costiere. Si deve avere il pugno duro contro gli scafisti, ma il trattamento per i disperati che arrivano in Italia spinti dalla fame deve essere diverso.
Pier Ferdinando
postato il 1 Giugno 2009
Per affrontare la crisi ci vorrà pure l’ottimismo, ma dobbiamo fare le grandi riforme. In questa campagna elettorale continuiamo a sentire boutade. Si dice: riduciamo i parlamentari a cento; ma riduciamoli pure a 50 tanto, alla fine, il giorno dopo le elezioni Berlusconi dirà: ma chi l’ha detto, sono stato male interpretato, i giornali non hanno capito, e tutto continuerà come prima. Proprio come quando aveva detto che il giorno dopo avrebbe abolito le Province. Sono tutte boutade che servono per fare colpi di teatro in campagna elettorale.
Pier Ferdinando
postato il 1 Giugno 2009
Come Brunetta, anche La Russa ormai pensa di trovarsi sempre allo spettacolo del Bagaglino, e invece di pensare ai problemi della gente ripete battute e slogan. Si deve tornare non solo ad un sobrietà complessiva, ma anche ad una serietà della politica e della classe dirigente in generale, che negli ultimi anni e’ andata completamente perduta. Noi dell’Udc stiamo al centro per ribadire la serietà dell’impegno politico e non quello di un partito personalistico che ha eletto a vita il proprio presidente. Una serietà e un impegno che hanno valori e tradizioni da difendere e riaffermare, i quali sono alla base di una politica che mira ad affrontare e risolvere i problemi economici e sociali, a cominciare da quelli della classe media, non a nasconderli o ignorarli come fa il Governo.
Pier Ferdinando