postato il 12 Maggio 2009
L’Unione Europea dovrebbe costituire una struttura in Africa per regolare i flussi migratori e non costringerci a far fronte sempre all’emergenza. Viviamo già in una società multietnica, che lo si voglia o meno: i discorsi di Berlusconi sono solo demagogici. E intanto continua la rincorsa fra la Lega e il presidente del Consiglio sulla pelle degli immigrati più disperati. Non a caso, Calderoli ha proposto di dare al premier una tessera leghista ad honorem. Ma la politica di sicurezza richiede essere fatta con serietà, non per propaganda. La politica estera è solo la politica dei cucù e degli scherzi oppure questo governo ha l’autorevolezza per porre questo problema all’Europa e di fare in modo che l’Italia non si trovi da sola? [Continua a leggere]
postato il 11 Maggio 2009
Se il nostro Paese è così prestigioso in Europa, perché l’Unione non si è mossa prima? Chiediamo che l’Europa non ci lasci soli nella lotta al contrasto all’immigrazione clandestina. Nello stesso tempo, sappiamo che non è con gli slogan che si combatte questa battaglia. E’ una battaglia molto più seria. Qui, a forza di ronde, che sono l’abdicazione dello Stato, medici spia e professori spia, siamo alla frutta, veramente.
Pier Ferdinando
postato il 11 Maggio 2009
Non so in che mondo viva Berlusconi, ma negare una società multietnica significa vivere fuori dalla realtà. Il problema non è dire no agli extracomunitari o alla società multirazziale che c’è già, ma dire sì ad un’accoglienza alle persone oneste, ed essere rigorosi contro i clandestini e i disonesti. Mi sembra che ci sia molta demagogia nella posizione di chi dice no alla società multirazziale, che in Italia già esiste. Dire no alla società multietnica quando abbiamo un presidente degli Usa con la pelle nera equivale a tornare all’età della pietra.
Pier Ferdinando
postato il 9 Maggio 2009
Quando qualcuno arriva a teorizzare la possibilità di avere dei vagoni per i milanesi, siamo di fronte a pulsioni razziste. Per fortuna non sono le posizioni maggioritarie, ci mancherebbe lo fossero. Ci sarebbe da mettersi le mani sui capelli.
Pier Ferdinando
postato il 8 Maggio 2009
Una nuova tempesta politica legata ai temi della sicurezza e dell’immigrazione è nata dopo le dichiarazioni del parlamentare e segretario milanese della Lega nord, Matteo Salvini. Giovedì mattina, mentre presentava i candidati milanesi per le Europee e le provinciali, Salvini ha affermato: «Prima c’erano posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Adesso si può pensare a posti, o vagoni, riservati ai milanesi». Parole che hanno dato vita a un vespaio di polemiche, nonostante il segretario abbia poi dichiarato che «era solo una provocazione per dire che i residenti sono ormai una minoranza e come tale vanno tutelati». [Continua a leggere]
postato il 5 Maggio 2009
Affidarsi alle “spie” è un messaggio di giustizia fai da te che è devastante. Uno Stato che permette ai dirigenti scolastici di denunciare gli studenti figli di immigrati clandestini getta la spugna. La getta anche quando si affida ai medici spia e alle ronde. Intanto, poliziotti e carabinieri sono in piazza a manifestare per il taglio delle indennità. Il governo dovrebbe fare una cosa seria, e cioè restituirci la legalità con le armi della legalità.
Pier Ferdinando
postato il 5 Maggio 2009
(ANSA) – MILANO, 5 MAG – Il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, che a Milano ha presentato il candidato alla Provincia, ha invitato Silvio Berlusconi ad introdurre il quoziente familiare, mantenendo la promessa fatta in campagna elettorale . ‘Se fara’ questa riforma rivoluzionaria – ha spiegato Casini – noi saremo con lui. Altrimenti saremo costretti ogni giorno a ricordalo ai cittadini’. (ANSA).
postato il 4 Maggio 2009
(ANSA) – TORINO, 4 MAG – ‘Bisogna chiedere al Governo di non seguire la demagogia ma di costruire delle risposte concrete al bisogno di sicurezza dei cittadini’. L’esortazione arriva dal leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, intervenuto alla presentazione delle liste elettorali del partito a Torino. ‘Le ronde – ha aggiunto Casini – sono l’abdicazione dello Stato. E’ come dire ai cittadini che non li difenderanno i poliziotti e i carabinieri, ma dovranno difendersi da soli, organizzandosi con le ronde. E’ uno Stato che getta la spugna, e’ l’esempio tipico di come si fa la faccia feroce ma in realta’ si getta la spugna davanti alla criminalita”.
postato il 27 Aprile 2009
Roma, 27 apr. – (Adnkronos) – “Abbiamo speso cinque miliardi per l’accordo con la Libia e non sono mai arrivati cosi’ tanti extracomunitari lungo le nostre coste come quelli degli ultimi due o tre mesi, documentati da tutte le statistiche”. Lo ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini che, intervistato dal Tg1, parla di “molte chiacchiere, pochi fatti” da parte del governo sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina. “E poi -ha aggiunto- poliziotti e carabinieri non ricevono nemmeno gli straordinari degli ultimi due mesi”.
postato il 18 Aprile 2009
(AGI) – Milano, 18 apr. – Le ronde di cittadini volute dal ministro dell’Interno Roberto Maroni non piacciono al leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, nettamente contrario alla loro istituzione. “Le ronde sono la fine dello Stato – ha detto Casini, durante il suo intervento ad un seminario del partito a Milano -. Con le ronde lo Stato dice ai cittadini: arrangiatevi. Getta la spugna”. Per le prossime elezioni, Casini si rivolge quindi proprio a tutti quei cittadini milanesi che “non vogliono le ronde ma che vogliono essere difesi dalla polizia e dai carabinieri”. Ed e’ a loro che chiede il voto.