Tutti i post della categoria: Rassegna stampa

Rassegna stampa, 22 giugno 2011

postato il 22 Giugno 2011
Dopo Pontida (che Cazzullo sul Corriere invita a dimenticare), la Lega apre al dialogo con gli avversari e lancia una proposta: cambiare il Porcellum. Il Pd, in realtà, mantiene una posizione diffidente, mentre l’Udc apre alle trattative: Francesco Lo Dico, su Liberal, ci racconta di un dialogo fra Casini, Violante e Calderoli (e il placet di Bossi) sulla riforma elettorale: sì allo sbarramento, via il premio di maggioranza e liste sbloccate. Il punto principale resta, quindi, il restituire ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti, fuori dai giochi di palazzo e la partitocrazia. Ieri, poi, alla Camera il governo ha ottenuto ben 317 voti sul DDL Sviluppo: è la prima volta che la maggioranza superi i 316 voti e Fabio Martini, sulla Stampa, e Massimo Franco, sul Corriere, analizzano il grande “paradosso”: il governo è forte nelle Cameri, ma debole nel Paese; sembra forte, ma è in realtà fortemente “provvisorio”.

Senatur: cambiamo il Porcellum. Il Pd non si fida, l’Udc vuole trattare (Giovanna Casadio, La Repubblica)

Legge elettorale, Casini apre, dubbi pd sull’offerta della Lega (Nino Bertoloni Meli, Il Messaggero)

Come eleggere la Terza Repubblica (Francesco Lo Dico, Liberal)

Franco – I paradossi del governo, forte numericamente, ma sempre provvisorio (Massimo Franco, Corriere della Sera)

Il paradosso fra paese e parlamento (Fabio Martini, La Stampa)

Cazzullo – Dimenticare Pontida (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera)

Belpietro – La maggioranza c’è, adesso usatela (Maurizio Belpietro, Libero)

I “maroniani” al contrattacco nella Lega, vogliono silurare il capogruppo Reguzzoni (Alberto D’Argenio, La Repubblica)

Brambilla – E la Lega abbassa la testa (Brambilla Michele, La Stampa)

I sindaci adesso pagano le prime cambiali a Grillo (Antonio Calitri, ItaliaOggi)

Da Prestigiacomo a Scaroni: le mediazioni di Bisignani (Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera)

La7, la vera sorpresa è uno show di Roberto Saviano (Carlo Tecce, Il Fatto Quotidiano)

Facebook (oggi) fa bene alle relazioni, ieri causava alienazione, domani chissà… (Anna Coluccino, tech.fanpage.it)

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Rassegna stampa, 20 giugno 2011

postato il 20 Giugno 2011
Su tutti i giornali, oggi, è il day after Pontida. Attesa da settimane, descritta dai vari osservatori come crocevia fondamentale per la sopravvivenza o meno di questo governo, la “grande festa” padana è finalmente arrivata ed è sembrata, a detta di (quasi) tutti, niente più che una grande sagra di paese: tanto folklorismo e populismo, zero discussione e progettualità. Dal palco, Bossi “attacca ma non rompe”, come spiega Marco Cremonesi sul Corriere, e i suoi ultimatum al governo sembrano in realtà ben poca cosa. Dalla possibilità di trasferire i Ministeri al Nord (che Fabio Chiusi smonta su Lettera43) alla guerra in Libia (leggete Maltese su Repubblica), dai temi economici (non perdete Di Vico sempre sul Corriere) alle riforme istituzionali (ottimo Geremicca su La Stampa): Pontida 2011, per dirla con Paolo Agnelli su FareItaliaMag, è stata più passato che futuro. Curioso che, però, a questo appuntamento possano essere state legate le sorti di un governo. Mah.

Bersani: sono finiti nel pantano. E Casini va all’attacco di Bossi (Il Messaggero)

Bossi attacca ma non rompe (Marco Cremonesi, Corriere della Sera)

Ultimatam al governo. Davanti agli 80 mila di Pontida Bossi detta le condizioni (Igor Iezzi, La Padania)

Il Capo del partito del Nord si trasforma in sindacalista (Dario Di Vico, Corriere della Sera)

Geremicca – La spinta propulsiva è finita (Federico Geremicca, La Stampa)

Maltese – Democristiani a Pontida (Curzio Maltese, La Repubblica)

“Maroni premier”. Sta partendo la Diarchia (Giovanni Cerruti, La Stampa)

Feltri – Altro che rottura, Bossi non tradisce… (Vittorio Feltri, Il Giornale)

Amore finito. L’ultimatum del Senatur è a Giulio (Fausto Carioti, Libero)

Ma Tremonti sorride “Richieste ragionevoli Sono soddisfatto” (Alessandro Barbera, La Stampa)

Pontida 2011, più passato che futuro (Paolo Agnelli, FareItaliaMag)

La bufala di Monza (Fabio Chiusi, Lettera43)

Equitalia, l’Udc: Bossi in ritardo (L’Unità)

I sindaci perdono le ganasce e rischiano 8 miliardi di euro (Gianni Trovati, Sole24Ore)

Equitalia assediata: chi fa pagare le tasse scatena il finimondo (Enrico Marro, Corriere della Sera)

Il Papa: troppi giovani precari (Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera)

Mucchetti – Le paure italiane della «dittatura» di mercato (Massimo Mucchetti, Corriere della Sera)

Grecia: “Servono altri 110 miliardi” (Marco Zatterin, La Stampa)

De Rita – La trappola della semplicità (Giuseppe De Rita, Corriere della Sera)

Una nuova generazione di hacker, anarchici senza ideologia (Carlo Formenti, Corriere della Sera)

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Rassegna stampa, 16 giugno 2011

postato il 16 Giugno 2011
Il Ministro Brunetta nella bufera: dopo gli insulti ai precari, la figuraccia sull’Italia peggiore e quella migliore, il titolare del dicastero della funzione pubblica corre ai ripari e spiega: ce l’avevo solo con alcuni di loro (curioso, però, che i vari video dell’accaduto dicano l’esatto contrario); Pier Ferdinando Casini entra a “gamba tesa” nella polemica e ricorda: “Attilio Piccioni, uno dei più grandi democristiani del dopoguerra e Vice Presidente del Consiglio con De Gasperi, divideva i politici in energumeni e calmi, mostrando preferenza per questi ultimi, più adatti a governare un paese complesso come l’Italia” – e chiede – “in quale di queste due categorie collochereste il Ministro Brunetta?” (su Fb e Twitter i suoi follower non hanno dubbi, voi?). Ma la vera notizia della giornata è un’altra: è stato infatti arrestato Luigi Bisignani, storico nome della “faccenderia all’italiana” e nome chiave nell’inchiesta sulla P4 (per capire che tipo è, leggete il ritratto de Linkiesta): davvero questo può essere l’inizio della fine per la “nostra” Seconda Repubblica?

I precari contestano Brunetta: «Insultati» (Fabrizio Caccia, Corriere della Sera)

Brunetta liquida i precari. È bufera (Gianni Santamaria, Avvenire)

Camusso: «Brunetta non ha umorismo» (Unità)

Quella Fiom santoriana (Mario Lavia, Europa)

Ricatti, arrestato Bisignani (Corriere della Sera)

Bisignani, quel ponte tra prima e seconda repubblica (Antonio Vanuzzo, Linkiesta)

L’inizio della corsa dei due outsider (Tommaso Labate, Il Riformista)

Sondaggi, sorpasso del centrosinistra (Mauro Favale, La Repubblica)

Maroni: stop ai soldi per le bombe. Casini: basta attaccare il Tesoro (Nino Bertoloni Mario, Il Messaggero)

Galletti (Udc): «La casta si difende. Pdl, Lega e Pd salvano le province» (Mario Ajello, Il Messaggero)

E con Pdl e Pd, la Lega salva le Province (Marco Palombi, Liberal)

Province, nessuna soppressione (La Padania)

Dio c’è, Twitter ci fa (Il Foglio)

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