postato il 24 Aprile 2009
(ANSA) – TRENTO, 24 APR – ‘Abbiamo un disegno chiaro: far saltare in aria questo bipartitismo finto’. E’ quanto ha affermato oggi a Trento il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, in citta’ per la chiusura della campagna elettorale delle comunali del 3 maggio, in cui il partito e’ parte della coalizione del centrosinistra autonomista, che sostiene il candidato a sindaco del Pd, Alessandro Andreatta, attuale sindaco reggente. ‘Da una parte – ha proseguito Casini sul bipartitismo – c’e’ un uomo solo al comando: comanda solo Berlusconi e tutti gli altri, con buona pace loro, stanno li’. Il ministro degli Esteri qualche giorno fa ha risposto: ‘Impossibile’ a un giornalista che gli domandava se il G8 sarebbe stato spostato. Non l’avevano avvertito. Il ministro della Difesa e’ entrato in Consiglio dei ministri e a chi gli ha chiesto di un eventuale spostamento ha detto: ‘Non e’ all’ordine del giorno’. Non lo avevano avvertito. E non sto parlando di due sprovveduti. Dall’altra c’e’ un Pd che ha qualche difficolta’ di orientamento, con qualche eccezione lodevole, come il candidato a sindaco di Trento, che noi sosteniamo. E non a caso qui a Trento hanno l’orientamento della bussola chiaro, altrove e’ smagnetizzata’. (ANSA).
postato il 23 Aprile 2009
Roma, 23 apr. (Adnkronos) – “La vera riforma da fare era quella di rimettere le preferenze nella legge elettorale, anziche’ consentire a un partito di maggioranza relativa di prendere il 51% dei seggi”. Lo ha affermato il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha espresso un giudizio sull’imminente decisione del governo di indire il referendum elettorale per il prossimo 21 giugno. “Il referendum -ha affermato Casini intervistato da Maurizio Belpietro a ‘Panorama del giorno’ su Canale 5- non poteva essere rinviato di un anno. Il governo l’ha fissato per il 21 giugno e noi non porremo ostacoli a questa decisione. Comunque sia noi consideriamo il quesito un imbroglio perche’ potenzialmente consente al partito che ha ottenuto il 25% di ottenere il 51% dei seggi non puo’ che essere considerato un imbroglio”.
postato il 23 Aprile 2009
(AGI) – Roma, 23 apr. – “Noi pensiamo di poter migliorare la nostra posizione , abbiamo segnali molto chiari che ci consentono di dire che dalle scorse elezioni politiche, che abbiamo affrontato in solitudine, abbiamo la possibilita’ sostanzialmente di migliorare: questo e’ il nostro obbiettivo”. Cosi’ il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini intervenendo a ‘Panorama del giorno’, in onda su canale 5. “La nostra scelta – aggiunge – e’ coerente con l’impegno assunto con gli elettori. Non e’ che abbiamo fatto il voto di castita’, non e’ che noi non dobbiamo fare alleanze, in alcune realta’ le facciamo anche , ma vogliamo che cambi sostanzialmente l’impostazione della politica italiana , abbiamo una maggioranza Lega-dipendente e un’opposizione che francamente e’ desolante, basta pensare al fatto che ripropone quasi sistematicamente Rifondazione comunista come partner privilegiato dopo le scelte di Veltroni che l’aveva rifiutata. Davanti a questa situazione non chiarita – conclude Casini – noi non possiamo che essere quel pungolo che ci auguriamo possa consentire nei prossimi mesi di cambiare le cose sostanzialmente”.
postato il 19 Aprile 2009
(ANSA) – ROMA, 19 APR – ‘Un anno fa eravamo tremolanti e considerati marginali ma piano piano siamo tornati al centro della politica. Il Pd ha pensato che assemblando realta’ diverse si potesse fare un partito ma cosi’ facendo Berlusconi puo’ dormire sonni tranquilli. La vera alternativa e’ al centro e nell’85% dei posti andremo soli, non spizzicheremo assessorati a destra e a sinistra perche’ la nostra strada non e’ accasarsi dei posti ma rischiarli o addirittura perderli per scommettere sul futuro e sui nostri valori’. Lo ha detto il presidente dell’Udc Pier Ferdinando Casini parlando a Roma all’apertura della campagna elettorale per le europee. (ANSA).
postato il 18 Aprile 2009
(AGI) – Milano, 18 apr. – Il referendum “e’ un imbroglio perche’ permetterebbe a partiti con il 25% di portare a casa il 51% dei seggi. Questo non esiste, e non c’entra niente con la difesa dei partiti”. Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, durante il suo intervento ad un seminario sulla Costituente di centro, a Milano, ha parlato del prossimo referendum, puntando piu’ sui contenuti che sulle date, oggetto di discussione in questi giorni. Secondo Casini, “in nessuna parte del mondo c’e’ una legge del genere”.
postato il 18 Aprile 2009
(ANSA) – MILANO, 18 APR – Il Pd guarda a sinistra piu’ che al centro e la situazione di Firenze lo dimostra, secondo il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, che a Milano ha presentato il candidato del suo partito per le provinciali, Enrico Marcora. ‘Prima – ha spiegato l’ex presidente della Camera – la sinistra subiva i veti di Ferrero o Pecoraro Scanio, ora di Vendola e della nuova formazione di sinistra. Questo e’ successo a Firenze dove ci e’ stata preclusa la possibilita’ di una nuova coalizione sul modello Trento’. A Trento, infatti, l’Udc ha stretto un’alleanza con il Partito Democratico. ‘Evidentemente – ha sottolineato Casini – la linea del segretario del Pd, Dario Franceschini, e’ quella di andare a sinistra piuttosto che cercare di replicare l’esperimento Trento’.
postato il 15 Aprile 2009
(AGI) – Roma, 15 apr. – “Noi non siamo ne’ ministro dell’Interno ne’ presidente del Consiglio: l’esecutivo ha la responsabilita’ di fissare la data e noi aspettiamo che il governo assuma le proprie decisioni”. Risponde cosi’ il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ai giornalisti che all’hotel Palazzo Carpegna di Roma gli chiedono quale sia la posizione dell’Udc in merito alla proposta di accorpare elezioni europee e referendum sulla legge elettorale e devolvere i soldi cosi’ risparmiati alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto.
postato il 14 Aprile 2009
Roma, 14 apr. (Adnkronos) – “C’e’ stato gia’ un voto del Parlamento che ha respinto l’accorpamento. E’ una decisione che spetta al governo, decidano loro”. Cosi’ il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini risponde a una domanda sull’ipotesi di accorpare il referendum sulla legge elettorale all’election day.