Sui gay no a fotocopie del matrimonio o si aprirà la strada alle madri in affitto
postato il 29 Maggio 2015Difendo la famiglia tradizionale, su questo tema non c’è un vincolo di governo
L’intervista di A. Cazzullo a Pier Ferdinando Casini pubblicata sul Corriere della Sera
Pier Ferdinando Casini, in Irlanda il 60% dice sì alle nozze gay. E in Italia?
“Il pensiero unico sta diventando quello politically correct: l’Irlanda ha votato per le nozze gay; l’Irlanda è un paese cattolico che finalmente ha ascoltato la società civile; dobbiamo fare tutti mea culpa per il ritardo nella comprensione dell’evoluzione sociale, e chiedere scusa; chi difende un’idea tradizionale della famiglia è una specie di paria. A tutto questo io mi ribello”.
L’Italia è l’unico Paese dell’Occidente a non avere una legge sulle unioni civili.
“Facciamola, la legge. Ma unioni civili e matrimonio devono rimanere su un terreno diverso: il matrimonio è legato alla generazione e all’educazione dei figli. Io ho rispetto per l’affettività di tutti. Ho molti amici gay, l’ultima cosa che potrei pensare è imporre una morale agli altri. Ma chiedo rispetto anche per chi la pensa diversamente”.
Possibile che voi cattolici in politica non vi siate accorti del grande cambiamento impresso da Papa Francesco?
“Intanto la grande rivoluzione della Chiesa l’ha fatta Benedetto, con il gesto più rivoluzionario rispetto alla tradizione: dimettersi da Papa non era concepibile per la mente di nessuno di noi. Nel governo della Chiesa era necessario che il suo successore imponesse uno stile nuovo; e abbiamo papa Francesco, diventato giustamente un’icona anche dei non credenti. Sul Papa vedo però oggi una visione un po’ caricaturale. Certi interpreti del pensiero di Francesco lo apprezzano nella misura in cui lo raffigurano come qualcosa in contrasto con la Chiesa. Ma questo è profondamente sbagliato. Tutti i grandi discorsi del Papa sulla famiglia sono occultati: non se ne trova quasi traccia nei media. Il polically correct richiede che si interpreti il Papa per quello che noi vogliamo che dica”. [Continua a leggere]