Archivio per Febbraio 2013

I valori della buona politica: Gianna Galzignato

postato il 1 Febbraio 2013

Gianna Galzignato, 47 anni, originaria di Montebelluna (Tv) è una insegnante e attualmente svolge l’attività di vice preside presso l’istituto Comprensivo di Cornuda, in provincia di Treviso. E’ stata consigliere comunale assessore alle politiche giovanili, al bilancio, alla cultura e di vicesindaco del suo paese natio, dal 2008 è anche segretaria provinciale dell’Udc. E’ candidata per la Camera nella lista dell’Udc nel collegio Veneto 2.

Gianna, come hai deciso di candidarti?

Ho deciso di candidarmi perchè credo, malgrado la legge elettorale espropri di fatto dal diritto di esprimere la preferenza al candidato, che la rappresentanza politica nazionale debba essere anche una rappresentanza dei territori e per questo è giusto seguire la strada battuta dall’Udc, quella cioè di mettere, nei collegi alla Camera, rappresentanti del territorio in posizione eleggibile. La mia scelta sulla candidatura è in realtà il frutto di un percorso di riflessione collettiva con tutto il partito di Treviso che mi ha indicato  come figura di sintesi dell’Udc provinciale trevigiana.

Credo in una politica che debba proseguire sulla strada del risanamento della finanza pubblica come pre-requisito alla ripresa del Paese, ma le misure di rigore e riqualificazione della spesa devono essere funzionali ad un nuovo slancio riformista, che metta come priorità un programma che ristrutturi e potenzi il welfare, in primis per la famiglia e sul lavoro,  che ponga le condizioni per lo sviluppo del sistema economico e la ripresa del reddito dei lavoratori, la riduzione ragionevole del carico fiscale a partire dagli investimenti privati e  le imposte sulle famiglie a più basso reddito e numerose,  una inversione di tendenza sulla stretta agli enti locali, che sono i primi erogatori di servizi alle comunità e che oggi vivono una drammatica difficoltà che non può essere risolta con nuove tasse. Penso che l’investimento sulle infrastrutture sociali, sanità, scuola e tutela dei più deboli, non sia mai uno spreco di denaro pubblico ma, appunto, un investimento e anche un priorità etica. Così come ritengo ineludibile una riforma del sistema politico, oggi troppo distante dalla gente di cui spesso non riesce accogliere i veri bisogni e le vere necessità, a partire da un maggior collegamento fra eletto e territorio.

Perché proprio nell’Udc?

Nell’Udc ritrovo la storia della mia esperienza, i valori di una buona politica che deve essere riscoperta perché protagonista degli anni migliori di una Italia a cui è stata garantita prosperità e libertà. Nell’Udc, poi, perché mi ritrovo convintamente nella difesa dei valori della tutela della persona umana, della sua dignità anche economica e quindi nella visione dell’economia sociale di mercato, caposaldo della visione di società dei popolari italiani e europei.
Perché votare l’Udc?
Votare per l’Unione di Centro, nell’ambito dell’alleanza che ruota intorno alla figura di Mario Monti, significa dare seguito alle buone politiche che hanno salvato l’Italia dal tracollo greco puntando però, oltre al rigore, a iniziative fortemente improntante alla dimensione della difesa del sociale come cemento della comunità, alla centralità della persona umana e alla sua primazia rispetto all’economia. Basandosi su valori autentici che vanno oltre il relativismo e il materialismo di visioni laiciste, moralmente ed eticamente indifferenti e anche ad un eccessivo tecnicismo che spersonalizza la politica e l’economia e che rischia di considerare il cittadino solo come fattore di produzione o consumatore.

 

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postato il 1 Febbraio 2013

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