postato il 3 Giugno 2009
In Europa dobbiamo difendere l’identita’ cristiana del nostro Paese.
Chi viene in Italia deve venire accolto con apertura ma noi non dobbiamo vergognarci di dire chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare. Difendere la nostra tradizione cristiana significa difendere noi stessi, la nostra storia perché noi ci fermiamo la domenica e non il venerdì, perché non abbiamo ammesso nella nostra società la poligamia, perché non accettiamo l’infibulazione delle donne, i matrimoni combinati tra bambini, siamo per la parità tra uomo e donna, noi crediamo nella libertà religiosa.
Siamo figli della nostra civiltà e la nostra civiltà e’ figlia di quelle radici giudaico-cristiane. Affermare queste radici non significa fare un atto di fede, significa difendere noi stessi.
Pier Ferdinando
postato il 3 Giugno 2009
La famiglia è anche un grande ammortizzatore sociale per la crisi che stiamo vivendo in questo periodo. Se il Paese sta riuscendo ad affrontare questa difficile condizione dove ci troviamo davanti a gente che perde il lavoro è proprio perché le famiglie aiutano chi resta senza un’occupazione. Ma le famiglie sono state abbandonate dal Governo.
Chiediamo che, invece, abbiano la considerazione che la famiglia merita perché la famiglia è il più grande investimento per il futuro.
Pier Ferdinando
postato il 3 Giugno 2009
Il Pdl è il partito della Lega. E la Lega ha le chiavi della politica italiana. Bisogna bloccare questa condizione perché è in atto il più grande trasferimento di risorse dal Sud al Nord.
Quello che stiamo facendo noi dell’Udc è il modo giusto per dimostrare che il Sud si fa sentire ma non per andare contro il Nord. Gli italiani devono essere uniti: Nord e Sud devono affrontare insieme la traversata di una globalizzazione molto significativa che ci dà anche tanti problemi.
Pier Ferdinando
postato il 3 Giugno 2009
Vogliamo che la politica in Italia sia più seria e concreta. Bisogna tornare a parlare dei problemi degli italiani, non delle veline o dei problemi giudiziari di Berlusconi. E’ questo quello che abbiamo chiesto fin dall’inizio di una campagna elettorale che non ci è piaciuta. Ed è per questo che ci proponiamo come un’alternativa di serietà contro tutte le propagande.
Pier Ferdinando
postato il 3 Giugno 2009
Le mie parole sono state chiare a chiunque le abbia ascoltate, ma parto dal presupposto che se un politico non viene capito vuol dire che deve spiegarsi meglio. Vi sono donne, così come ovviamente vi sono anche uomini poco incisivi in Parlamento. Per dare loro più forza servono le preferenze ed è questo il senso della nostra battaglia per introdurle anche alle elezioni politiche.
In politica devono contare il merito e il consenso, per gli uomini come per le donne: per questo non servono quote rosa o liste bloccate per favorire questo o quell’altro candidato.
Pier Ferdinando
postato il 3 Giugno 2009
Sono convinto che la politica con l’odio verso qualcuno non costruisce niente. Di Pietro è accecato dall’odio verso Berlusconi e, in questo modo, è il più grande alleato di Berlusconi. Io, agli uni e agli altri, dico: facciamo politica con le proposte e la serietà.
Pier Ferdinando
postato il 3 Giugno 2009
In un Paese in cui le politiche familiari sono tristemente sotto la media europea brillano per coraggio e dedizione i centri di aiuto alla vita che da oltre 30 anni accolgono e assistono le donne, in particolare quelle in attesa di un bambino, riaccendendo in loro speranza e fiducia. Non essere costrette ad abortire, trovare sostegno psicologico e materiale, e’ un fondamentale aiuto nella direzione di una politica di tutela e protezione delle donne, della famiglia e della natalita’ che dovrebbe trovare maggiore spazio nell’azione di questo Governo.
Pier Ferdinando
postato il 2 Giugno 2009
E’ necessario accogliere l’appello di Giorgio Napolitano su una maggiore coesione per attuare le riforme, ma purtroppo abbiamo fatto una campagna elettorale basata su veline, minorenni, sui voli di Stato e sui presunti abusi che ci sarebbero stati, sulle vicende giudiziarie di Berlusconi. Noi vogliamo parlare dei problemi delle famiglie italiane lasciate sole davanti alla crisi, non dei problemi del premier.
A volte il Capo del Governo ha interesse a dividere il Paese più che ad unirlo. Ci vuole sobrietà, serietà, anche un po’ di minimalismo, perché tutti questi effetti speciali vanno bene solo per i talk show.
Mi viene da ridere, pensando alla proposta di Berlusconi di ridurre a 100 il numero dei parlamentari. Si tratta di uno spot fatto a una settimana dal voto per raccogliere qualche consenso in più e turlupinare gli italiani.
Pier Ferdinando