Tutti i post della categoria: Politica

Immigrazione, sì a piano straordinario o saremo invasi

postato il 27 Marzo 2011

L’Italia deve accogliere i rifugiati e gli esuli politici come gli eritrei e i somali, che scappano da regimi spaventosi. Ma il nostro Paese non puo’ diventare la meta di tutti i clandestini che dalla Tunisia e dal resto del Maghreb partono verso l’Europa e si fermano a Lampedusa.
Non si tratta di evocare le categorie dell’umanitarismo e dell’accoglienza, né di leggere la drammaticità di queste ore con le vecchie categorie della destra e della sinistra. Le leggi vanno rispettate, e chi è illegale deve essere riportato nel proprio Paese. Bambini, donne e uomini affrontano il mare aperto con delle carrette pensando di trovare in Italia quel futuro che noi non possiamo garantire, occorre porre fine a questa criminale, e lucrosa, tratta di essere umani.
Se non appronteremo nelle prossime ore un piano straordinario saremo invasi, mentre il resto dell’Europa resterà a guardare la scena tenendo le dovute distanze.

Pier Ferdinando

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Giustizia: dal governo solo forzature

postato il 26 Marzo 2011

Chiediamo al governo di mantenere fede alle sue parole. Hanno detto di voler fare la riforma della giustizia con l’opposizione e noi abbiamo risposto affermativamente, ma tutti i giorni c’è una forzatura.
Le ossessioni giudiziarie di Berlusconi non portano alla riforma giudiziaria che interessa i cittadini. Così non si può andare avanti. Non è una cosa seria la responsabilità civile per i magistrati e non lo è il provvedimento sulla legge comunitaria, così come non è una cosa seria il processo breve. Noi siamo interessati alla riforma per i cittadini, non ad inseguire ossessioni giudiziarie.

Pier Ferdinando

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I responsabili s(‘)offrono: adottane uno

postato il 26 Marzo 2011

Il video che segue è un “fuori onda” della trasmissione Exit. L’onorevole Pionati,  in tono confidenziale, si lascia andare a considerazioni politiche (non si vuole fare rappresentare da Saverio Romano) e a giudizi al limite del razzismo sui siciliani.

E poi succede che mentre guardi il telegiornale vedi i loro volti tristi, accigliati a volte anche agitati e il cuore ti si stringe, non riesci a parlare e vorresti fare qualcosa per loro. Che avete capito non sto parlando dei giapponesi, ma dei responsabili. Sì, proprio loro i coraggiosi parlamentari che, sprezzanti del pericolo e soprattutto dei loro elettori, a dicembre con il loro voto hanno salvato il governo Berlusconi. Quello fu un vero trionfo: tutti parlavano di Domenico Scilipoti e dell’agopuntura, Antonio Razzi che si sentiva escluso nel partito di Di Pietro ora aveva trovato una nuova casa politica e tanti amici che lo abbracciavano e gli davano pacche sulle spalle, addirittura Silvano Moffa e gli altri ex finiani ogni volta che entravano nell’emiciclo della Camera si prendevano applausi e cori che manco la Nazionale dopo la vittoria dei mondiali di calcio.

Era bello vederli tutti insieme camminare verso nuove responsabilità da prendere, e con sempre nuovi compagni: io Tarzan, tu Jane e Noi Sud e poi anche i Popolari di Italia domani che sanno che è meglio un uovo oggi che un’Italia domani. Era meraviglioso s’offrivano tutti. Ma i tempi sono cambiati, oggi i responsabili soffrono: tra tutti è stato premiato solo Saverio Romano gli altri aspettano ancora che l’orchestra di Palazzo Grazioli intoni “aggiungi un posto al tavola”. L’attesa però logora, così ti capita di raccogliere lo sfogo dell’ex mezzobusto del Tg1 Francesco Pionati che da “nordico” di Avellino dichiara improponibile al nord il siciliano Romano, oppure ti ritrovi l’invito per la convention del movimento di Scilipoti, ma è ancora Razzi a toccarti il cuore quando scopri che i suoi stessi compagni, proprio quelli che credeva amici, gli hanno fregato il posto di segretario d’aula. Luciano Sardelli capogruppo dei responsabili, ma soprattutto psicoterapeuta, vede l’identità bambina dei suoi compagni che bramano la poltrona come i bimbi la pappa. Come possiamo resistere davanti a questi bimbi senza sorriso? I responsabili soffrono, adottane uno anche tu, dona una poltrona, una sedia anche uno sgabello. Fermiamo la tristezza , facciamo vincere la responsabilità.

Mastro Titta

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Governo, serve un esecutivo fuori dagli schemi tradizionali

postato il 25 Marzo 2011

Berlusconi ha fallito. Fini e io ci rivolgiamo ai suoi elettori

Oggi il Paese va governato fuori dagli schemi tradizionali, e noi stiamo cercando di fare il nostro dovere in Parlamento per realizzare delle convergenze non prive di significato.
Questo Paese sta andando nel baratro, ma quello che mi colpisce della destra è l’inconsapevolezza di questi problemi. Di fronte alla crisi sociale ed economica ciascuno deve fare la sua parte, non è accettabile che il mondo dei moderati italiani debba ritenere delegato in eterno al berlusconismo la propria rappresentanza. Berlusconi ha incarnato il miracolo italiano, che ha evocato all’inizio. Ma poi è tutto svanito e l’eredità di questi vent’anni è il nulla.
Il compito mio, di Fini e altri è cercare di far maturare un cambiamento anche dentro quest’area, che è rappresentativa del Paese visto che Berlusconi e la la Lega hanno ancora il 40%. Penso che dobbiamo fare un passo alla volta, ed è quello che facciamo in Parlamento.

Pier Ferdinando

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Ospite di “Otto e mezzo”

postato il 24 Marzo 2011

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Chi guida un Paese deve metterci la faccia

postato il 24 Marzo 2011

No a divisioni, il ruolo dell’Italia ne uscirebbe indebolito

Nella storia dei Paesi chi guida mette la sua faccia nei momenti facili e in quelli difficili. Ieri e oggi questo Paese meritava la presenza del Presidente del Consiglio perché non si può guidare il Paese e far prevalere i tatticismi.

La scelta  della missione in Libia era inevitabile. Stiamo intervenendo in un Paese dove Gheddafi era pronto a epurazioni, stava facendo massacri di civili, di chi si era ribellato. La comunità internazionale si è mossa tardi e male, c’è confusione nella catena di comando, ci sono polemiche che non fanno onore alla coalizione, c’è un protagonismo francese fuori luogo che non è del tutto estraneo ad interessi che nulla hanno a che fare con nobile politica ma andare in ordine sparso oggi significa indebolire il ruolo dell’Italia.

Pier Ferdinando

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Libia: addolorati per le vittime, non per il carnefice

postato il 22 Marzo 2011

Affronteremo con senso dello Stato il dibattito parlamentare di domani, ma una cosa deve essere chiara: siamo addolorati per le migliaia di donne e di uomini assassinati da Gheddafi e dai suoi scherani, non certo per la sorte del leader libico. Tra il carnefice e le vittime non abbiamo dubbi da che parte stare.

Pier Ferdinando

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Non e’ il momento delle divisioni e delle liti

postato il 21 Marzo 2011

Presentiamo l’Italia in sede internazionale come un Paese unito e solidale

Dobbiamo affrontare al più presto in Parlamento un dibattito perche’ ciascuno si assuma le proprie responsabilita’. Io opererò e mi auguro ci sia un’ampia unita’ tra le forze politiche, perche’ oggi non e’ il momento delle divisioni e delle liti: è il momento di dimostrare che prima di tutto vengono l’Italia e gli italiani.
La cautela non e’ solo della Lega, e’ di tutti, ma io mi auguro che in questo momento tutti facciano prevalere sugli interessi di parte e sulle piccole polemiche l’interesse dell’Italia e degli italiani che e’ quello di presentare nella sede internazionale un Paese unito e solidale che partecipa con convinzione perché, anche in queste ore, ci arrivano notizie drammatiche di massacri effettuati da Gheddafi di uomini inermi che nessuno difende.

Pier Ferdinando

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Libia, governo non sopravvive se Lega non vota missione

postato il 20 Marzo 2011

Rammarico che ci sia opposizione responsabile e governo diviso

Tra La Russa, Berlusconi e Bossi ci sono linguaggi diversi sulla crisi in Libia. Ci rammarica che davanti a una situazione così complessa ci sia un’opposizione responsabile e un governo diviso. Il governo non potrebbe sopravvivere a una dissociazione della Lega sull’intervento, ma credo che alla fine la Lega si piegherà, si accoderà a votare con la sua maggioranza e con l’opposizione responsabile come ha fatto anche su tante altre cose. Mi auguro Bossi abbai ma non morda, perché sarebbe negativo per il Paese.

Pier Ferdinando

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Immigrazione, non lasciare sola Lampedusa

postato il 20 Marzo 2011

Il governo non lasci sola Lampedusa. Servono piani speciali per trasferire gli immigrati. Siamo un grande Paese e abbiamo i mezzi per affrontare quella che è una grande emergenza per l’isola, ma che per l’Italia è una cosa oggettivamente limitata.

Pier Ferdinando

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