Tutti i post della categoria: Politica

Anche Titanic si credeva inaffondabile…

postato il 15 Luglio 2011

Anche il Titanic era considerato un transatlantico inaffondabile, ma il comandante non vide un gigantesco iceberg. E tutti furono travolti: ricchi e umili ed il capitano e gli ufficiali non videro terra. Spero che chi guida il Paese riesca a vedere il pericolo.

Pier Ferdinando

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Con la manovra colpiti ceto medio e famiglie, non possiamo essere soddisfatti

postato il 15 Luglio 2011

Ma stiamo facendo, una scelta per l’Italia e per gli italiani

Siamo costretti a fare una manovra emergenziale sotto la spinta del mercato e degli altri Paesi che rischia di essere il primo provvedimento in attesa di altri salassi. Una manovra che mette le mani nelle tasche degli italiani e in particolare dei soliti noti, il ceto medio e le famiglie.
Ma di fronte a chi arriccia il naso e imputa l’opposizione di fare un favore a Berlusconi, rivendico la convinzione di quello che stiamo facendo, una scelta per l’Italia e per gli italiani.
Le assenze del Presidente del Consiglio nei giorni della crisi, dall’inizio del periodo critico venerdì scorso ad oggi, all’approvazione definitiva della manovra, sono il segno palese di irresponsabilità oltre che di inadeguatezza. Basta con queste chiacchiere sulla patrimoniale: e’ giusto inserire criteri di progressività e chiedere un prelievo di solidarietà a chi ha di più. E’ giusto tassare le transazioni finanziarie, colpire le pensioni d’oro, fare di più contro gli evasori che mancano sempre all’appello.

Pier Ferdinando [Continua a leggere]

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Casini: “L’incendio non è spento, ora responsabilità”

postato il 15 Luglio 2011

L’intervista pubblicata su ‘Il Sole 24 Ore’ di Barbara Fiammeri

«II primo, imperdonabile errore sarebbe pensare che l’incendio sia spento». Torna alla metafora con cui nei giorni scorsi spiegò il via libera dell’opposizione allo sprint per il varo di una manovra,che, anche se continua a non piacergli, rappresenta al momento l’unico estintore disponibile. Pier Ferdinando Casini è convinto che siamo ancora in stato di massima allerta e le parole pronunciate in mattinata da Giorgio Napolitano, la certezza del Capo dello Stato che «per il prossimo futuro occorreranno altre prove di coesione» ne sono la conferma. «Noi abbiamo allontanato il problema, che il Governo ha dimostrato di essere incapace di risolvere», ammonisce il leader dell’Udc, che lancia un avvertimento: «Se la maggioranza, passata la festa e gabbato lu santu, si rinchiude nell’autosufficienza allora la situazione è destinata a precipitare».

E la via d’uscita è il Governo di responsabilità nazionale?
Guardiamo i fatti. Tre anni fa noi ci definimmo opposizione repubblicana. Una linea sulla quale poi si è fondata l’alleanza con il presidente Fini egli amici del terzo Polo e sulla quale però ci sono oggi anche Bersani e Di Pietro, che hanno abbandonato la strada dell’antiberlusconismo ideologico.

Presidente lei nei giorni scorsi ha definito il premier superato, ma Berlusconi è sempre là, di fare passi indietro non ci pensa proprio e i numeri in Parlamento ogni volta gli danno ragione…
Ripeto: stiamo ai fatti. Venerdì è stato sferrato il primo attacco dei mercati all’Italia, lunedì c’è stato l’affondo, seguito dall’appello alla coesione di Napolitano a cui l’opposizione ha immediatamente risposto, dando il via libera ad approvare a tempo di record la manovra. In tutto questo Silvio Berlusconi risulta non pervenuto, se si esclude quella nota scritta in cui ha faticato a citare l’opposizione. In sintesi: formalmente il Governo c’è, ma se pensano di andare avanti con i numeri acquistati in Parlamento sarà un’agonia per il governo e per l’Italia. [Continua a leggere]

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Ospite di “In Onda”

postato il 14 Luglio 2011

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Berlusconi prenda atto che la sua fase è esaurita

postato il 13 Luglio 2011

L’Udc voterà no alla manovra, come tutte le volte che e’ stata presenta la fiducia, ma il momento cruciale e’ come il governo reagirà all’approvazione.
Berlusconi ha due strade: continuare come prima, ma sarebbe un gesto di grande miopia perché non siamo al riparo dalla speculazione, oppure prendere atto che la sua fase e’ esaurita e dare il suo contributo dimettendosi.
Per me non si dimetterà e dico che l’opposizione non deve fare una cosa aspettandosene un’altra. Non facciamo una cortesia a Berlusconi anticipando la manovra, ma a tutti gli italiani.

Pier Ferdinando

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Sulla manovra l’opposizione dimostra grande responsabilità

postato il 12 Luglio 2011

Da noi gesto disinteressato, da premier delirio autosufficienza

Quando la casa brucia, bisogna solo spegnere l’incendio prima possibile. L’opposizione dimostra grande responsabilità approvando una manovra che non condividiamo, ma che va varata subito, per il bene del Paese. Da parte del premier Berlusconi mi aspettavo un gesto di sensibilità istituzionale in più. Invece, mentre l’opposizione agisce per l’Italia, il premier è fermo in un delirio di autosufficienza. Il nostro è stato un gesto disinteressato, motivato non da una richiesta ma dalla volontà di aderire all’appello di Napolitano e di fare il bene del popolo italiano. In questo tempo di crisi, la responsabilità dimostrata dal Terzo polo e dalle altre forze di opposizione è confortante. Noi da anni diciamo che il Paese non può salvarsi senza coesione tra partiti. Ora è il momento di non guardare al palazzo ma all’interesse degli italiani.

Pier Ferdinando

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Pochi emendamenti e approvare subito la manovra

postato il 11 Luglio 2011

Non la condividiamo ma la situazione è drammatica

In una situazione drammatica che puó compromettere il futuro degli italiani, l’Unione di Centro raccoglie l’appello del Presidente della Repubblica alla concordia nazionale. Pur non condividendo gran parte dei contenuti della manovra economica, propone a maggioranza e opposizione di accelerarne l’iter parlamentare per una sua rapidissima approvazione. Con questo spirito, in sintonia con le forze del Terzo Polo, concorderà con il Partito Democratico e l’Italia dei Valori pochi qualificati emendamenti su cui auspica una larga convergenza.

Pier Ferdinando

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Casini: «Alfano con l’Udc vince. Le Province? Tagliamole»

postato il 9 Luglio 2011

Noi abbiamo tantissime chance di vittoria perche riteniamo che in Italia ci sia bisogno di un esecutivo di larga coalizione

L’intervista a Pier Ferdinando Casini pubblicata su ‘Libero’ di Barbara Romano

Al Cavaliere in disarmo Pier Ferdinando Casini non crede neanche un po’. Ma se fosse davvero Angelino Alfano il nuovo leader del Pdl, il capo dell’Udc non esclude di riapparentarsi col centrodestra. Aspetta sia il neosegretario azzurro che il leader del Pd, (…)

(…) Pier Luigi Bersani, alla prova dei fatti. In attesa che quadro politico si chiarisca, aderisce alla sottoscrizione di Libero per l’abolizione delle Province. «E il nostro chiodo fisso dall’inizio della legislatura», tiene a sottolineare, «ma il federalismo adesso ci fornisce l’occasione per ripartire tra Comuni e Regioni le competenze delle Province. La battaglia che noi vogliamo fare, però, non si limita a questo».

Cos’altro vuole abolire?
«I piccoli Comuni. Ce ne sono tanti in Italia con poche centinaia di abitanti, addirittura due a Sondrio inferiori ai cinquanta. Se vogliamo salvare logo municipale teniamolo, ma sopprimiamo questi micro Comuni che rappresentano uno spreco allucinante».

A parole non esiste battaglia più bipartisan. Ma allora come mai le Province sono ancora lì?
«Perché la Lega ne ha fatto un cavallo di battaglia. Avendo conquistato l’egemonia delle Province, soprattutto al Nord, non ha nessun interesse a intraprendere un cammino di riforma. E il Pdl ha ceduto su questo». [Continua a leggere]

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Lega indegna, usa le missioni per regolamento conti nella maggioranza

postato il 7 Luglio 2011


Quello che sta facendo la Lega e’ irresponsabile: utilizza le missioni internazionali per un regolamento di conti nella maggioranza. Si tratta di speculazioni indegne. Noi, come sempre, saremo responsabili e non faranno mancare il sostegno ai nostri militari impegnati all’estero.

Pier Ferdinando

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Sui referendum elettorali i partiti facciano un passo indietro

postato il 7 Luglio 2011

Non strumentalizzare un’ iniziativa della società civile

I partiti facciano un passo indietro rispetto ai referendum elettorali e pensino semmai a cambiare la legge elettorale in Parlamento. L’Udc da’ piena disponibilità. Noi siamo per il sistema proporzionale alla tedesca.
In questo momento noi non vogliamo strumentalizzare un’iniziativa della societa’ civile e che e’ giusto rimanga tale.
Piuttosto ribadiamo la nostra disponibilita’ a riprendere il filo in Parlamento di una riforma che consenta agli italiani di scegliersi i propri rappresentanti politici.

Pier Ferdinando

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