Tutti i post della categoria: Politica

Italiani disgustati, il premier chieda scusa in Parlamento

postato il 26 Settembre 2010

L’Italia ha perso la pazienza. Gli italiani sono disgustati dallo spettacolo che la politica sta offrendo e la responsabilità è del Pdl, che due anni fa ci aveva spiegato che il miracolo italiano è possibile, e che oggi invece ha ridotto così la politica. Mi aspetto che mercoledì prossimo Berlusconi chieda scusa in Parlamento per la situazione in cui siamo ridotti.
Ho sempre detto al premier che se vuole aprire una fase politica vera, una fase che serva al Paese, deve andare in Parlamento, riconoscere che questa maggioranza è fallita, dimettersi e rivolgere un appello alle forze responsabili che forse potranno accettarlo.
Non ci interessa l’aggiungi un posto a tavola, perché non siamo degli accattoni della politica. A me non interessa affatto andare a fare il ministro: in queste circostanze sedersi su una poltrona non serve a nulla, solo a rendersi ridicoli.

Pier Ferdinando

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Per salvare la legislatura Berlusconi apra la crisi

postato il 25 Settembre 2010

Non ci aggreghiamo a chi ha fallito

Se Berlusconi vuole veramente salvare la legislatura deve accettare una proposta onesta, pulita, limpida: apra la crisi, pensi a un governo di responsabilità nazionale, faccia un appello all’Udc e al Pd, eviti giochetti perché qui c’è la paralisi e non bastano le finzioni televisive. Per questa estate di veleni tra i fondatori del Pdl c’è chi gongola, chi gode, chi trae beneficio da questa situazione. Sicuramente non godono gli italiani ma purtroppo c’è chi lo fa, soprattuto due forze politiche: a sinistra gli sciacalli del giustizialismo, come Di Pietro, con cui noi non vogliamo avere nulla a che fare. E dall’altra parte godono i leghisti, che hanno avuto in dono da Berlusconi, dopo la cinica rottura con l’Udc, il governo del Paese. Berlusconi litiga con Fini dalla mattina alla sera, ma chi gli ha sottratto lo scettro sono la Lega e Tremonti.
L’Udc non può cambiare strada, aggregarsi a chi ha fallito, sarebbe la fine dei nostri sacrifici. Accettare di aggiungere un posto a tavola per noi non è la risoluzione dei problemi degli italiani, non è dignitosa per noi e neanche per chi allestisce tavola.

Pier Ferdinando

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Vergognosi i dossier e i killeraggi reciproci

postato il 24 Settembre 2010

Piena fiducia nella lealtà dei servizi segreti

Mi fido del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, che è una persona seria, così come dei servizi segreti guidati da Gianni De Gennaro. Ma al di là della struttura istituzionale, è possibile che ci siano ambienti deviati, persone che, nell’ombra, tramino su qualcosa di poco chiaro.
E’ comunque una vergogna che in Italia si parli di dossier e killeraggio reciproco e che i vertici delle Istituzioni siano impegnati in una guerra senza frontiere, mentre la disoccupazione aumenta e, per le strade di Napoli, ricompaiono i rifiuti.

Pier Ferdinando

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Rifiuti, Bertolaso dica cosa c’è di poco chiaro

postato il 24 Settembre 2010

Il sottosegretario Bertolaso spieghi in Parlamento cosa c’è di poco chiaro nella gestione dei rifiuti a Napoli. Quella dei rifiuti è una vicenda tanto pubblicizzata e portata ad esempio dei buoni successi del governo, oggi Bertolaso ci deve dire perché i rifiuti riappaiono e perché il governo sembra impotente nel fronteggiare questa nuova emergenza. Deve rispondere nelle sedi competenti su ciò che di marcio e di poco chiaro esiste. Se c’è la connivenza della camorra con qualche sottobosco istituzionale noi vogliamo saperlo, Bertolaso lo dica in Parlamento o lo vada a denunciare nelle sedi competenti. Non possiamo pensare che prima c’è stato un miracolo e adesso tutto, come per incanto, è svanito.

Pier Ferdinando

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L’Intervista di Maria Latella

postato il 19 Settembre 2010

I principali temi dell’attualità politica ai microfoni di SkyTg24

 

Guarda l’intervista integrale.

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La campagna acquisti del premier legittima un governo diverso dopo il suo

postato il 18 Settembre 2010

Pubblichiamo da Il Messaggero l’intervista a Pier Ferdinando  Casini di Claudio Rizza

Nel giorno in cui la campagna acquisti per rafforzare il governo, e dare meno peso ai voti finiani, sembra un miraggio o un film mai esistito, dopo l’incredibile fumettone estivo che si fa finta non esista più, Pier Ferdinando Casini inanella tutte le sue perplessità. Deve fare i conti con il solito Cavaliere double face: a cena in casa Vespa, ai primi di luglio, il leader centrista respinse le avances del premier che lo sondava per farlo entrare in maggioranza e sostituire così ai finiani i voti udc replicò che «i trasformismi» non lo interessavano e che solo con le dimissioni e l’ammissione della non autosufficienza della maggioranza di governo si sarebbe potuta aprire una fase politica nuova. [Continua a leggere]

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Non siamo ai saldi di fine stagione

postato il 15 Settembre 2010

Parlare di caccia all’uomo è degradante

Berlusconi ha un’ampia maggioranza ed ha il dovere governare: vada avanti perché questa estate è stata penosa. Abbiamo discusso e continuiamo  a discutere tutti di cose inutili mentre tante aziende non riaprono, tante famiglie non ce la fanno e tanti giovani non trovano lavoro.
In questa situazione parlare di caccia all’uomo è degradante per chi la fa e per chi la subisce. La mia posizione non è cambiata di una virgola, non siamo ai saldi di fine stagione e senza un atto del premier non c’è alcuna possibilità di coinvolgerci. Il mio faro è e resta la coerenza degli impegni presi con gli elettori che ci hanno collocato all’opposizione.
Da almeno quattro mesi continuo a ripetere che è necessaria una fase politica nuova  e che all’Italia serve un governo di responsabilità nazionale.
Quando Berlusconi presenterà i 5 punti in Parlamento, se ci sono cose positive e se da lì a poco tramuterà le parole in fatti, non avremo alcun problema a sostenere il governo.

Pier Ferdinando

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Peschereccio mitragliato, il governo riferisca al più presto

postato il 14 Settembre 2010


Quello che è accaduto ieri al peschereccio di Mazara, mitragliato da una motovedetta libica, è un episodio gravissimo e inquietante, una pagina buia della nostra politica estera.
Già il leader maximo della Libia, durante la sua visita a Roma, ha dato uno spettacolo che ha profondamente sconcertato tutti i cittadini italiani. E li ha sconcertati perché è vero che per un Paese come l’Italia sono importanti i rapporti di buon vicinato, ma niente autorizza chi viene da noi a dar vita a sceneggiate squallide che nulla hanno a che fare con il rispetto della dignità nazionale di un Paese in cui si viene in visita di Stato.
Dopo questo danno, ieri è stato il momento delle beffe. Il danno della visita è stato spiegato dagli illustri conoscitori di politica estera come un prezzo minimo da pagare per il nostro Paese per avere il controllo del mare, per avere la collaborazione delle autorità libiche.
Ma quello di ieri è stato un episodio gravissimo, inquietante perché a bordo della motovedetta c’erano militari della Guardia di finanza.
Credo che raramente nella storia ci sia stato un episodio di questo tipo.
Chiediamo a questo punto una discussione in Aula sul trattato con la Libia, che l’Udc non ha votato perché è un trattato che non vede la premessa di un momento di collaborazione e di pacificazione, ma solo un pericoloso cedimento agli umori di un regime.
Infine, rivolgo la solidarietà mia e di tutto il partito a coloro che erano a bordo dell’imbarcazione italiana mitragliata, ai loro familiari, e anche agli uomini della Guardia di Finanza che si sono trovati in una condizione di grande disagio professionale e umano.

Pier Ferdinando

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Mentana intervista Pier Ferdinando Casini

postato il 12 Settembre 2010

Chianciano Terme 12 settembre 2010

Casini, abbiamo visto affluenze, adesioni, amici che sono diventati più amici, c’è un alone positivo, ovviamente. Abbiamo visto anche quali sono gli umori della vostra base, gli umori, gli amori, i disamori. Io sono venuto qui due anni fa, lei aveva appena vinto  la gara per la sopravvivenza in una campagna elettorale fortissima se non sbaglio baciata nel finale anche da un lieto evento familiare! Era riuscito però a superare quella che era stata la morsa che le avevano fatto due ex alleati che si erano dimenticati di essere stati alleati. Avete corso da soli, avete vinto. Allora, due anni fa, l’ha pagata essendo l’unico partito, il leader dell’unico partito che è stato all’opposizione dal 2006 al 2008 e poi ha continuato ad essere un partito di opposizione. Io credo che vi abbia fatto bene stare all’opposizione perché ci si rafforza da un punto di vista di coesione politica.  Adesso la situazione sta cambiando però tutti si chiedono: dove va questo nuovo partito?  Sta lì ad aspettare sulla riva del fiume ma prima o poi dovrà fare delle scelte.  E allora di fronte a tutto questo, innanzitutto come ci si pone?  Ci si pone nell’idea di dire aspettiamo e vediamo oppure prima di tutto i nostri valori? Oppure ci sono delle pietre angolari che sono la legalità, la giustizia, i valori cristiani, che cosa?
Come prima domanda è uno scibile umano! [Continua a leggere]

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Pier Ferdinando Casini a Chianciano

postato il 12 Settembre 2010


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“Il presidente del Consiglio si dimetta e dopo si può aprire nuova stagione politica”. E’ stato questo uno dei passaggi dell’intervista di Enrico Mentana al leader Udc Pier Ferdinando Casini, nella giornata conclusiva della festa del partito a Chianciano.
“Poiché riteniamo che i fatti ci danno ragione – ha spiegato Casini – Berlusconi ne prenda atto, passi dal delirio di autosufficienza al riconoscimento che non ha più una maggioranza e si dimetta. Il giorno dopo si apre un nuova stagione politica ma se il premier, accettando i diktat della Lega limitandosi a fare un bell’elenco di buone intenzioni, noi sulle buone leggi convergiamo, le cattive le contrastiamo, come abbiamo fatto fino a oggi. Abbiamo proposto un governo di responsabilità nazionale ma non siamo ai saldi di fine stagione, non basta che Berlusconi in Parlamento faccia un bel discorso dicendo cose generiche per dire che c’è stata la svolta. Senza dimissioni del governo la politica dell’aggiungi un posto a tavola non interessa a noi né al nuovo polo che si sta creando”. 

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