Iran e Yemen, l’Unione europea non proceda in ordine sparso
Le situazioni dell’Iran e dello Yemen preoccupano profondamente: e’ il momento di mostrare nervi saldi, ma soprattutto di trovare una posizione unitaria all’interno dell’Unione europea.
Per questo condividiamo la richiesta del ministro Frattini di un urgente coordinamento europeo nella crisi in atto. Per la stessa ragione giudichiamo molto negativamente la chiusura unilaterale delle ambasciate inglesi e francesi.
Ci sono momenti storici in cui e’ necessario dimostrare la propria consistenza politica e diplomatica: queste decisioni evidenziano un’Europa che procede in ordine sparso e che rinuncia a dispiegare una propria autonoma e unitaria iniziativa.
Come presidente onorario dell’Unione interparlamentare vorrei inoltre evidenziare il ruolo che i parlamenti svolgono in casi come questi: siamo proprio sicuri che siano state utili le polemiche sulla missione dei parlamentari europei in Iran, che hanno dato l’alibi al regime di rompere ogni indugio cancellando questa visita? E sono state ponderate e meditate le polemiche verso il nostro ministro degli Esteri quando ha espresso la necessita’ di tenere aperti i canali del dialogo?
L’ Udc chiede al presidente della Camera Fini di calendarizzare un’audizione del ministro degli Esteri all’indomani del vertice europeo di fine settimana, per delineare una posizione italiana che possa essere all’altezza delle sfide che stiamo vivendo.
Pier Ferdinando
Credo che il dato drammatico sia proprio l’incapacita’ dell’UE di parlare ad una sola voce,come credo che protraendosi questa sua fragilita’conteremo sempre meno all’interno della comunita’ internazionele.
è necessaria più unità in politica estera, un’unica voce, un’unica azione condivisa. l’europa si dimostra poco compatta e di conseguenza appare anche poco seria.
Fa pensare il fatto che Inghilterra e Francia abbiano chiuso le proprie ambasciate senza aver chiesto una linea guida all’Europa. Ma d’altronde questa Europa esiste solo di nome, in realtà i singoli vogliono essere sovrani senza dover stare a regole dettate dall’UE, basta pensare alle recenti nomine abbiamo a ministro degli esteri una che ministro non è mai stata e che suppongo sia facile piegare alla volontà degli stati leader; senza considerare il presidente che in realtà sembra solo un prestanome.
All’UE serve coesione, serve serietà, serve credibilità e certamente l’agire come sta facendo ora non aiuta. Bravo Frattini a chiedere un incontro di coordinamento ma ho l’impressione che non serva a molto visto che ancora non c’è un sentimento unitario europeista.
questo è il momento di mantenere gli equilibri democratici dei paesi Europei, infatti non è possibile mascherarsi e rinchiudersi in se stessi ma tutte le Nazioni devono fare in modo di mantenere questi equilibri infatti per queso motivo è nata l’Europa unita, quindi si deve continuare su questa direzione.
Ciao a tutti
Il dialogo è la migliore strada da seguire,naturalmente non vuol dire che ogni paese deve seguire una linea diversa bisogna seguire una strategia unitaria,e se qualcuno deve fare un passo indietro x il buon esito di un possibile dialogo che lo faccia.Questo non vuol dire che non bisogna fare la voce grossa,x troppo tempo UE si è fatta sopraffare dall’Iran,troppe volte si è lasciata prendere in giro sul nucleare e sui diritti umani.Avendo un atteggiamento non forte,anche tutti i partiti di opposizione che stanno facendo manifestazioni contro il regime non si sentono sicuri di un appoggio politico da parte dell’occidente.Credo che bisogni prendere tutti i prvvedimenti necessari x far capire a questi regimi che UE è presente e che non tollererà più giuchi da parte del regime.
Serve una politica comune, per l’unione europea. Non possiamo essere dei satelliti senza una guida, serve una linea comune. Soltanto così si possono raggiungere buoni risultati, perchè uniti per delle buone cause.
Marta
La politica europea che non sia sempre unita è chiara. In futuro speriamo che anche l’Unione europea abbia una politica estera con una sola voce. Molti traguardi sono stati raggiunti all’interno dei paesi componenti l’UE in diversi ambiti.
Queste scelte personali dei vari Stati Europei evidenzia l’incapacità di fare gruppo, di essere davvero un Unione! La verità è che l’Unione Europea non è mai nata…sicuramente sulla carta, mai nei fatti mai! Non c’è rispetto, coesione, condivisione di idee, scelte comuni. Si può discutere se è giusto chiudere le ambasciate, ma di questo non hanno discusso per niente, ognuno ha preso la sua decisione giusta o sbagliata che sia..Cosi l’Unione Europea sarà solo utile come propaganda politica e di poltrone, ma sinceramente alla gente questo non interessa per niente..Insieme, oppure si proceda per proprio conto…
Mi associo a tutti i commenti precedenti, ma vorrei espandere l’osservazione di Mimmo D’Amone: alla maggior parte della gente, non solo ai Governi, non interessa per niente della politica estera né in particolare di una comune politica estera della UE.
Troppi di noi cittadini della UE si dimenticano di essere cittadini di una grande potenza – o di singole potenze, come è sicuramente il caso dell’Italia – e non pretendono dalle loro classi politiche maggiore impegno sui temi suddetti.
Dimenticando che è anche dal fatto di essere cittadini di potenze democratiche quali quelle UE che proviene il benessere relativamente maggiore ad altre Nazioni che abbiamo raggiunto, e che le decisioni di potenze democratiche dipendono dalla volontà di noi cittadini stessi.
Se è vero come è vero che il sonno della ragione partorisce mostri, il sonno dei cittadini UE non promette nulla di buono, né per gli altri abitanti della Terra né per noi stessi.
I paesi dell’ UE devono ritrovare al più presto coesione tra loro. Il dialogo deve esserci per non perdere la strada maestra, che è quella di compiere scelte comuni per il bene della comunità europea. L’Europa deve essere protagonista sul palcoscenico della politica estera.