postato il 19 Luglio 2009 | in "Terremoto"

Terremoto, il grido di Cialente non cada nel vuoto

Il grido di dolore lanciato dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, non può cadere nel vuoto.
Per quanto ci riguarda ci impegniamo immediatamente ad incontrare le autorità locali per capire quali provvedimenti devono essere adottati perché gli aquilani non si sentano soli e abbandonati. Finiti gli effetti speciali del G8, ora si torna alla normalità. Noi opereremo perché la normalità non coincida con l’oblio e perché non si disperda quella leale collaborazione fra poteri dello Stato che è condizione fondamentale per vincere la sfida del dopo terremoto.

Pier Ferdinando

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Ahmed Aly
14 anni fa

Bisogna parlare sempre del Paese, delle sue macerie e della sua ricostruzione, dal luogo della emergenza più tragica, dalla città distrutta dalla furia del terremoto e dall’incuria dell’uomo, bisogna di non smettere di parlare dell’Aquila e di i suoi problemi.Noi dobbiamo dare voce per smascherare le bugie del Governo e un unico solenne impegno per superare l’emergenza e ricostruire L’Aquila.L’Italia ha bisogno di una grande forza politica, ha bisogno del coraggio di chi vuole ricominciare, di comprendere le cause che hanno generato i problemi e le sconfitte e soprattutto ha bisogno della capacità di indicare la nuova meta: quella città, quel Paese che ancora non c’è e che si potrà costruire solo con il contributo di tanti.



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