postato il 25 Luglio 2012 | in "Politica"

Servono gli Stati Uniti d’Europa

E manca una leadership europea
Siamo in una fase in cui il problema, per noi e per gli altri Paesi, è la costruzione dell’Europa. Oggi o noi andiamo velocemente verso gli Stati Uniti d’Europa o rischiamo di non uscire da questa situazione. Adesso abbiamo difficoltà di orientamento anche perché non abbiamo una vera leadership europea e tutti si sono rinchiusi nel loro orizzonte nazionale.  Così rischiamo di mancare il nostro appuntamento con la storia.

Pier Ferdinando

2 Commenti
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Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
11 anni fa

Sono d’accordo con grandissima parte delle idee che porta avanti da almeno tre anni, ma sull’Europa sono distante. Non abbiamo niente da condividere con tedeschi e olandesi, salvo un esercito per difenderci. Anche l’Euro è una sciagura dal quale uscirne al più presto. Evviva la sovranità nazionale.

Gattestro
Gattestro
11 anni fa

Buonasera Presidente, ancora una volta dal mio personale punto di vista, Lei sostiene una tesi ampiamente condivisibile.

Anche secondo me la debolezza dell’Europa, prima che economica, è soprattutto politica. E’ questa mancanza di unità politica che ci fa soffrire di più sul versante economico.
Infatti, con la doverosa premessa che non sono un esperto in materia e che non vorrei banalizzare troppo la questione, mi pare di capire che il fattore scatenante di questa crisi che viene da lontano (le prime avvisaglie le abbiamo avute già nel biennio 2007 – 2008 ) è il puro e semplice fatto che il capitale ha spostato il suo interesse dall’economia reale all’economia finanziaria. Tutti i principali attori economici vanno a scommettere sui titoli pubblici (cioè sul debito pubblico degli Stati ) e sui derivati (ovvero scommettono sulla capacità o meno di fare default).

Non è facile uscire da questo tunnel, ma occorrono scelte politiche coraggiose. Bene, benissimo ha detto anche Lei quando ha affermato che di solo rigore si può anche morire.

Perciò mi auguro che la politica, quella con la P maiuscola, possa avere il sopravvento e si riprenda il primato che da troppi anni è stato lasciato nelle mani dei grossi poteri economici e finanziari. Poteri che non rispondono a niente e a nessuno se non alla spietata logica del proprio esclusivo interesse e del profitto ad ogni costo. E a loro non importa se il costo ricade sulle spalle di intere popolazioni e intere nazioni. Nessuno li elegge e nessuno può “mandarli a casa”.

Chiudo però con una domanda. Benché non mi appartenga affatto la cultura del complottismo, non posso fare a meno di chiedermi: e se tutto questo fosse un piano per fare uscire di scena l’euro e indebolire l’Europa ? Cui prodest ?

Mi vengono in mente due o tre potenze mondiali …

Cordiali saluti



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