postato il 18 Dicembre 2012 | in "In evidenza, Media e tecnologia, Riceviamo e pubblichiamo"

Se la Rai dà il buon esempio…

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Nell’ambito pubblico, anche alla luce dei recenti scandali che hanno coinvolto intere giunte regionali, forse qualcosa si sta muovendo in direzione di una maggiore trasparenza e rigore.

In questi giorni i dipendenti RAI hanno ricevuto una lettere dal direttore generale della RAI, Luigi Gubitosi, il quale ha dato precise disposizioni e soprattutto una linea di grande chiarezza e trasparenza, oltre che di onestà.

Cosa è scritto in questa lettera? Gubitosi partendo dalla considerazione del particolare periodo economico sia per l’Italia che per la RAI, ha invitato i dipendenti a una maggiore morigeratezza nelle strenne natalizie, infatti scrive “il contesto generale non consente di sostenere spese per omaggi, regali o benefici, quand’anche contemplati dalle usanze o compatibili con i codici etici di tutti i soggetti interessati. Eventuali situazioni eccezionali dovranno quindi essere puntualmente segnalate ed argomentate alla direzione generale della capogruppo che, qualora ne ravvisi l’opportunità, potrà rilasciare una specifica autorizzazione”.

Questo per fare le strenne natalizie. E per riceverle? Anche qui l’invito è alla morigeratezza e soprattutto alla trasparenza e al rigore. Infatti la lettera dice chiaramente che, considerando l’art.79 del codice etico aziendale, è assolutamente vietato accettare per se o per altri doni, regali, inviti in misura tale da generare aspettative di trattamenti preferenziali o compromettere l’immagine aziendale. In ultima analisi i dipendenti possono ricevere regali per un controvalore di 150 euro, se si eccede tale soglia bisogna darne comunicazione all’azienda, e poi devolvere in beneficenza (secondo un percorso ben definito) la parte eccedente i 150 euro.

Sembra una sciocchezza, ma è un segnale importante di come, nell’ambito pubblico, ci si stia ponendo verso un comportamento che, anche se non illegale, è però sanzionabile da un punto di vista etico e morale.

Sicuramente è solo un primo passo, a cui ci auguriamo che ne seguano altri anche in altri settori della vita pubblica italiana.

2 Commenti
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citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

Mi compiaccio con la dirigenza Rai per un ritrovato senso etico. Non so come sarà possibile un controllo su questa nuova normativa interna.
Ma qui mi preme sottolineare che già questa legge per tutti i dipendenti della PA esiste già. Mi pare proprio che ai pubblici dipendenti sia fatto divieto di accettare doni da parte di chicchessia; che dopo, come sempre in Italia, si riesca ad aggirare le varie leggi e leggine, questo è un altro paio di maniche!
Allora mi chiedo: i “pubblici dipendenti” Rai avevano bisogno di una normativa particolare?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

@ citoyenne: si, perchè i dipendenti rai non sono dipendenti pubblici.



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