postato il 12 Gennaio 2013 | in "In evidenza, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

Perché Giulia Bongiorno è la candidata giusta per il Lazio

“Riceviamo e pubblichiamo” di Marta Romano

Si sa: non esiste una ricetta che un partito, o il suo leader, possa adoperare per stabilire con certezza quale sia il candidato migliore da proporre alle elezioni. Tuttavia, dopo anni di esperimenti, di studi approfonditi e di accurati esami,sembra che Berlusconi abbia trovato la tecnica adatta. Infatti, si dice che, preoccupato per le elezioni regionali del Lazio, abbia deciso di utilizzare questa tecnica proprio per la scelta dell’eventuale candidata: dopo la notizia della candidatura della Bongiorno alla Regione Lazio (che guiderà la coalizione di centro), Berlusconi appare indeciso su chi poter candidare in risposta. I nomi sono diversi: Storace, Lorenzin e Matone e, di fronte a questo pluralismo, Berlusconi, dopo giorni di attenta riflessione, pare aver trovato una soluzione: deciderà in base alla bellezza. Infatti, a colloquio con Verdini, sembra che abbia detto: “La Bongiorno non è bella, ma la Matone è brutta, mentre Beatrice…”.

Ebbene, ecco il nuovo accuratissimo metodo per scegliere le candidate migliori per le prossime elezioni: saranno sottoposte ad una giuria preparatissima che, dopo averne esaminato per bene le qualità,sceglierà in base al loro fascino. Alcune indiscrezioni, poi, svelano che il PdL sia deciso a fare le tanto agognate Primarie: si terranno infatti a Salsomaggiore Terme, durante Miss Italia.

Forse siamo rimasti indietro noi che pensavamo si potesse scegliere un candidato in base alle qualità politiche e professionali. Tuttavia, in questo caso, preferisco di gran lunga passare per demodé ed esultare per la candidatura di Giulia Bongiorno che, è bene ricordarlo, non soltanto è un donna, ma è una grande donna. Infatti, oltre ad essere uno dei più importanti avvocati d’Italia, si è messa in luce per una brillante carriera politica che l’ha portata alla presidenza della Commissione Giustizia durante la XVI Legislatura, da cui ha portato avanti numerosissime battaglie per una riforma della Giustizia equa e non personale, per delle regolamentazioni giuste sulle intercettazioni, per evitare la cosiddetta “legge bavaglio”. Inoltre, ha sempre dimostrato un grandissimo impegno in difesa delle donne: dalla strenua opposizione alla decisione di evitare il carcere per i colpevoli di stupri di gruppo, alla partecipazione alla manifestazione “Se non ora, quando?”, fino alla decisione di dare vita , insieme a Michelle Hunziker, alla fondazione onlus “Doppia Difesa” per assistere le donne vittime di discriminazioni, violenze o abusi.

Ebbene, se queste sono le basi di partenza, sono contenta che sia la Bongiorno a provare a costruire il futuro della Regione Lazio. Dopo i recenti scandali, c’è bisogno di una personalità seria e preparata e credo che l’ “avvocato di ferro”, com’è stata soprannominata, sia la persona giusta e che sia “una candidatura di altissimo livello”, come ha sottolineato il leader UdC, Pier Ferdinando Casini.

E dunque, noi demodé non ci affideremo al metodo Berlusconi: spero possa mettersi l’anima in pace se per una volta la politica ha scelto diaffidarsi al curriculum, e non all’aspetto fisico.



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