Le barriere architettoniche che umiliano i disabili
“Riceviamo e pubblichiamo”
Taranto. Un ragazzo portatore di handicap, purtroppo costretto su una sedia a rotelle, si vede negato il diritto di prendere il treno, nonostante avesse acquistato regolarmente il biglietto per Napoli.
Il motivo? La stazione tarantina è priva della pedana di sollevamento!!
Nel 2009 è pazzesco pensare che possano accadere cose del genere, ma ancora più incredibile e dolorosa è la risposta degli impiegati di Trenitalia alla madre del disabile: “Signora, per salire sul treno per Napoli suo figlio, tramite la pedana di sollevamento, doveva chiamare una società privata da un numero telefonico (ovviamente a pagamento)”.
Il ragazzo, che stava andando in Campania per una visita da un fisiatra, ha perso la visita, ma, soprattutto, è stato profondamente colpito nell’anima. Umiliato per essere disabile.
Non è possibile che si debba essere umiliati per la propria disabilità.
Io non posso vergognarmi di essere pugliese, voglio giustizia per il nostro amico e la famiglia, a cui va il mio rispetto e piena solidarietà!
Mimmo D’Ammone
E’ da anni che nella politica italiana girarano e rigirano sempre gli
stessi argomenti e le stesse proposte; è ora che chi di dovere si
assuma la responsabilità di concretizzare le tante discussioni ed i
tanti dibattitti, altrimenti la frattura tra politica e società
diverrà sempre più insanabile. E in questo senso, l’UDC potrebbe fare un enorme salto di credibilità rispetto ai demagogici PD e PDl.
Questo dev’essere un ulteriore monito a fare molto, molto di più. L’UDC potrebbe farsi portatrice di questa battaglia, e impegnarsi nella scomparsa delle barriere architettoniche, affinchè essere disabili non significhi essere diversi.
Marta
Purtroppo ci sono ogni giorno episodi come questo che rimangono nel silenzio e che umiliano queste persone, che invece andrebbero aiutate con provvedimenti rapidi ed efficaci.
Credo che il nostro Partito debba farsi carico di questa battaglia di civilta’.