postato il 24 Maggio 2010 | in "In evidenza, Spunti di riflessione"

Infrastrutture, l’Italia tagliata in due

Ferrovia sud est, album di Paolo MargariL’Italia è un Paese in crisi, ma è anche un Paese che da anni viaggia ormai a due velocità. A tagliare in due il nostro Belpaese “strutturalmente” non sono stati forse i troppi sprechi, le troppe opere incompiute? Non sono state le promesse politiche non mantenute, che vagano tra autostrade fantasma, binari morti e impianti sportivi monchi?

È un Paese, il nostro, in cui i treni diretti al Sud continuano a viaggiare su binari singoli, e una frana come quella di Montaguto è in grado di paralizzare per mesi il traffico ferroviario da e verso la Puglia. E’ il Paese del calvario e del pericolo quotidiano vissuto dagli automobilisti sulla Salerno-Reggio Calabria. Il governo ha promesso il completamento dei lavori nel 2013. Ma gli esperti “spostano la data al 2020. Mentre i costi si moltiplicano e i fondi mancano. Tra cantieri chiusi e disagi infiniti per chi viaggia”.

L’Italia a due velocità è comunque più lenta degli altri Paesi europei: nel 1980 avevamo una rete autostradale più estesa della Francia, lunga tre volte quella della Spagna. Oggi la rete francese supera la nostra del 65% e quella spagnola del 75%! Non solo: tra il 2000 ed il 2005 in Italia abbiamo aperto 64 chilometri di autostrade, contro i 1.035 della Francia e i 2.383 della Spagna.

Certo gli stanziamenti in infrastrutture non sono mancati: 11 miliardi dal Cipe per opere che vanno dalla metropolitana di Milano all’ammodernamento delle scuole, fino ad arrivare appunto alla tristemente nota “Salerno-Reggio”. Interventi che per il bene del Paese speriamo vengano avviati e portati a termine.

La riflessione che qui vogliamo avviare è però anche un’altra: quando sentiamo parlare di lotta agli sprechi pensiamo sia un concetto sacrosanto da ribadire. Ma vogliamo ricordare che la lotta agli sprechi non è uno spauracchio da agitare come antidoto magico alla crisi. Per affrontare la crisi serve un dibattito serio in Parlamento, e servono riforme serie.

La lotta agli sprechi semmai è un inizio. La speranza è che sia l’inizio di un cammino virtuoso, che serva anche a “ricucire” la nostra bella Italia che i troppi soldi “sprecati” hanno tagliato in due.

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8 Commenti
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Michele Cornacchia
Michele Cornacchia
13 anni fa

SULLA PUGLIA DOVREI DIRE TANTO…INIZIO…COSI’…http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=337566&IDCategoria=1…UN TRENO CHE DERAGLIA…SE GUARDATE LE IMMAGINI VEDRETE UN TRENO CON UN SOLO BINARIO…NOI LA DOPPIA-VELOCITA’ CE LA SOGNAMO…PENSATE CHE PER FARE 45KM…CI IMPIEGHIAMO CIRCA 60-80 MINUTI…UNA … Mostra tuttoFOLLIA…QUI ABBIAMO ANCORA LO SCARTAMENTO RIDOTTO…TRENI…CHE HANNO 15 POSTI A SEDERE A VAGONE…SU CUI NN E’ POSSIBILE UTILIZZARE UN BAGNO…SU CUI QUANDO FA CALDO…O FREDDO…NN ABBIAMO UNO STRACCIO DI CONDIZIONAMENTO…COME VEDETE DAL LINK…DI SICUREZZA NN NE PARLIAMO…IL PROBLEMA CHE LE POESIE VANNO A MILLE…MA I FONDAMENTALI STANNO A ZERO…QUINDI RIPETO PER NOI LA DOPPIA-VELOCITA’ E’ UN SOGNO…

Francesco
Francesco
13 anni fa

Vorrei solo evidenziare quanto non emerge dall’articolo,
e cioè che per il Governo il resto d’Italia non esiste.
Non aggiungo commenti vi allego il link delle ultime sedute del Cipe che ha approvato il finanziamento per importanti progetti di opere pubbliche.
Dopo tante chiacchiere e promesse, al momento dei fatti esiste solo il nord leghista, quasi tutti i finanziamenti riguardano opere programmate per il nord-​​Italia con poche eccezioni.
Di questo portano la responsabilità i parlamentari della Pdl eletti nel centro-sud perche non difendono gli interessi delle Regioni di provenienza, sono rimaste solo le promesse elettorali. Il risultato è devastante per i cittadini , le imprese e l’economia delle loro regioni.

http://www.cipecomitato.it/it/il_cipe/sedute/2010/allegati_esito_sedute/Seduta_0002/esito.pdf

Rosario
Rosario
13 anni fa

Certamente la necessità di accelerare i lavori delle infrastrutture al sud è una cosa che tutti i meridionali, chiedono a viva voce, certo che oramai come sentito dal TG2 ancora casi di assenteismo di contrabbando badges trovati all’ospeale dei Pellegrini nelle tasche dei colleghi per i quali avevano timbrato il cartellino ai colleghi assenti, cari meridionali però è certo che è abbandonato però dobbiamo incominciare a ragionare con serietà e correttezza.
Saluti

Maurizio
Maurizio
13 anni fa

Abbiamo decenni di sprechi alle spalle, sono fioccati fior di miliardi di euro e di lire al sud, ma non hanno mai toccato terra, c’è sempre stato qualcuno che se li è intascati prima, dai politici agli imprenditori fino alla malavita. E’ una questione morale, di mentalità, solamente un buon governo a tutti i livelli potrebbe farci ripartire.
Questo tipo di amministrazione penalizza il sud ma anche il nord in quanto gli stanziamenti, spesso per interessi, vengono deviati al sud, dove c’è più possibilità di lucrare, togliendo risorse anche al nord, da questo i dati paurosi ed allarmanti della nostra situazione.
Il sistema attuato negli altri paesi UE di dare in gestione, fin dalla realizzazione dei progetti ai privati è una buona idea, si riducono di molto le possibilità di spreco in quanto un’azienda privata ha interessi nel costruire bene, in fretta e spendendo il minimo per rientrare il prima possibile dell’investimento. Alle istituzioni non resterebbe che vigilare.
Esempio lampante ne è il ponte di Millau. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/12_Dicembre/10/ponte.shtml

christian condemi
christian condemi
13 anni fa

Voce del Verbo Investire.. ma appunto resta un verbo..che non viene declinato..in un paese dove la prima azienda..è la politica e tutto il suo indotto..che costa in modo esorbitante..dove ci sono i consigli di amministrazione in cui ci finiscono i politici trombati alle elezioni..in cui poi ci diranno che bisogna fare tagli..perchè viviamo in un paese dove ci sono piu bidelli che carabinieri..e forse l’unico federalismo che ho visto fin ora..è stato quello dei casalesi al nord,non credo che quel verbo investire in trasporto su rotaia finisca in cima all’agenda di questi governanti..però facendo zapping posso pure incrociare Montezemolo..forse lui ha la soluzione..di alta velocità..forse lui ha il verbo investire..a cui dar vita..ma sentendolo parlare mi sembrano discorsi di un dracula post moderno in un reparto di ematologia. prossimo argomento?

Gianluca Enzo
Gianluca Enzo
13 anni fa

l’immagine di questo post è desolante, ma quanto è azzeccata!

Maurizio
Maurizio
13 anni fa

Abbiamo decenni di sprechi alle spalle, sono fioccati fior di miliardi
di euro e di lire al sud, ma non hanno mai toccato terra, c’è sempre
stato qualcuno che se li è intascati prima, dai politici agli
imprenditori fino alla malavita. E’ una questione morale, di
mentalità, solamente un buon governo a tutti i livelli potrebbe farci
ripartire.
Questo tipo di amministrazione penalizza il sud ma anche il nord in
quanto gli stanziamenti, spesso per interessi, vengono deviati al sud,
dove c’è più possibilità di lucrare, togliendo risorse anche al nord,
da questo i dati paurosi ed allarmanti della nostra situazione.
Il sistema attuato negli altri paesi UE di dare in gestione, fin dalla
realizzazione dei progetti ai privati è una buona idea, si riducono di
molto le possibilità di spreco in quanto un’azienda privata ha
interessi nel costruire bene, in fretta e spendendo il minimo per
rientrare il prima possibile dell’investimento. Alle istituzioni non
resterebbe che vigilare.
Esempio lampante ne è il ponte di Millau.

nicolò
nicolò
13 anni fa

L’Italia è rimasta indietro nelle infrastrutture purtroppo è una situazione chiara. Giusto continuare a investire nell’alta velocità ma c’è da riammodernare una rete autostradale costruita durante il boom economico. Si parla del ponte sullo stretto ma le priorità sono altre. Cerchiamo inoltre di ridurre il trasporto su gomma e aumentare il trasporto su ferrovia con la realizzazioni di nuovi interporti.



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