postato il 22 Maggio 2012 | in "Economia, Politica"

Imprese, sblocco dei crediti è benzina nel motore del Paese


Provvedimento anti corruzione segnale forte e importante

Oggi è una giornata molto positiva per il governo e per l’Italia: abbiamo approvato il provvedimento anticorruzione, un segnale forte e importante per tutto il Paese. Il presidente del Consiglio ha annunciato i decreti ministeriali per la certificazione dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione: benzina per il nostro Paese per crescere, perché di solo rigore si rischia di morire e lo sblocco dei crediti era quello che aspettavamo.
Siamo molto contenti che alle chiacchiere degli anni passati segua la politica dei fatti: è questo il modo migliore per aggredire la crisi e le avversità che si abbattono sul nostro Paese.

Pier Ferdinando

4 Commenti
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citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, presidente

Le scrivo qua perchè il suo comunicato su twitter non mi dà spazzio sufficiente per dirle che cosa penso.

Leggo su twitter il suo messaggio:

“Parlamento ha dimezzato i rimborsi elettorali, saranno solo per #partiti con democrazia interna. Norma a vantaggio della trasparenza, vera”

Lei conosce già i miei pareri sulla vostra casta, ma sono chiaramente una voce nel deserto, vengono da una citoyenne qualsiasi e può prendersi il lusso di ignorarli, come regolarmente fa con tutti, sia estimatori sia non-estimatori.
Ma oggi mi piace postarle quello che scrive Marco Travaglio, lui una certa credibilità ce l’ha, anche se quasi sicuramente non avrà la sua stima (non so se Marco Travaglio pianga per questo!) :

“I ladri galantuomini
di Marco Travaglio | 26 maggio 2012
Omissis
Nelle stesse ore la Camera votava la legge-truffa sui soldi pubblici ai partiti, pomposamente presentata dalla stampa di regime come “la riforma che dimezza i rimborsi elettorali”: in realtà, a conti fatti, i partiti maggiori si tagliano un misero 30%; espropriano del potere di controllo l’unico organismo deputato a esercitarlo: la Corte dei Conti; regalano sgravi fiscali favolosi ai finanziatori privati (legalizzando le tangenti preventive, come osserva Curzio Maltese); e negano i rimborsi elettorali ai movimenti e alle liste civiche come 5 Stelle (che peraltro non li vuole) con la scusa che non hanno uno statuto (e pazienza se gli statuti dei partiti sono incostituzionali perché li equiparano ad associazioni private).
La sublime porcata poteva contenere un paio di norme di minima decenza: la proposta Idv di revocare i rimborsi ai partiti che candidano condannati; e quella del pd Fontanelli per obbligare i tesorieri a dichiarare non solo la propria posizione patrimoniale, ma anche quella dei congiunti di primo e secondo grado. Emendamenti puntualmente respinti. Contro quello pidino s’è scatenato Ugo Sposetti, tesoriere dei Ds (che non esistono più ma hanno ancora incredibilmente un tesoriere, dunque un tesoro): l’ha definito “un tentativo di criminalizzare la figura del tesoriere” (come se non bastassero i Lusi, i Naro e i Belsito). Poi, con aria ispirata e posa ciceroniana, s’è lanciato in una commossa difesa di tutti i tesorieri presenti, futuri, ma soprattutto passati: “Voto contro in memoria di galantuomini come Severino Citaristi, Renato Pollini e Marcello Stefanini, sempre assolti dopo lunghe sofferenze”.
Per la cronaca, il galantuomo Citaristi, tesoriere Dc, ricevette 74 avvisi di garanzia e fu condannato definitivamente a un totale di 16 anni di carcere e 8 miliardi di lire di multe per corruzione e finanziamento illecito, oltre a risultare beneficiario di un conto svizzero intestato a un parente e gestito dal faccendiere Pacini Battaglia. Quanto ai galantuomini Pollini e Stefanini, ultimi tesorieri del Pci, uscirono dalle inchieste in parte per assoluzione, in parte per prescrizione, in parte per amnistia, mentre il loro braccio operativo Greganti veniva condannato a 3 anni e 6 mesi per corruzione e finanziamento illecito al partito. Però Sposetti li ha assolti tutti, e tanto basta. La sua catilinaria è stata accolta con vivi applausi da tutto l’emiciclo, specialmente dai banchi del Pdl e dell’Udc. Telegrammi di felicitazioni da Arsenio Lupin e Pietro Gambadilegno. La Banda Bassotti ha inviato una tessera onoraria.”

E’ falsa l’interpretazione di Travaglio oppure la sua? Da qualche commento letto su twitter, non mi pare che coloro che la seguano siano molto entusiasti della vostra trovata parlamentare, anche perché, in un certo senso vergognosamente, atta ad eliminare i movimenti, vostri nemici da sempre e da sempre relegati a ruoli, a vostro dire, di populismo. Forse lei ritiene il suo comunicato meno populistico, malgrado i toni morigerati?
Mi fa oltremodo piacere postarle i punti del programma del M5S, con preghiera di comunicarli ai suoi amici/nemici/alleati. Tanto perché dopo non dobbiate meravigliarvi se un misero populista come Grillo e il suo M5S magari vi sopravanza nelle competizioni elettorali.

“Programma M5S
L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere
il candidato, ma solo il simbolo del partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono
sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.
• Abolizione delle province
• Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti
XX• Abolizione del Lodo Alfano
• Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
• Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica
• Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo
• Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
• Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
• Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
• Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
• Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato
• Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action
• Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum
• Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare
• Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria
• Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini.
XX obiettivo raggiunto”

Quanti dei suoi estimatori definiscono demagogico e populista un serio programma che vorrebbe riportare un po’ di rigore nelle sedi istituzionali?
Un caro saluto da una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
11 anni fa

veramente la polemica montata ad arte da grillo e traaglio è assolutament einfondata.
quello che si chiede, indipendentemente dal fatto che sia un movimento o un partito, è uno statuto che preveda delle regole di democrazia interna e che i bilanci siano pubblici e certificati.

Analizziamo questi punti:
1) statuto… signori, qualsiasi organizzazione ha un regolamento che, nel caso di associazioni riconosciute dalla legge, diventa statuto. Se il Movimento 5 stelle vuole presentarsi alle elezioni, deve essere riconsociuto dalla legge, quindi depositare lo statuto. E grillo lo ha già fatto.

2) democrazia interna: significa che non esiste un partito proprietà di qualcuno, o un movimento proprietà di qualcuno, ma che le cariche all’interno di queste organizzazioni siano determinate da libere eleziopni interne. Scusate, ma è tanto contro la democrazia??? se io faccio aprte di un movimento, avrò la libertà e il diritto di scegliere chi deve stare ai vertici di questo movimento? Capisco che questo agrillo non piaccia, visto che finora chi non la pensava come lui, veniva estromesso dal movimento 5 stelle…. al momento Pizzaroti è sindaco di Parma ed è ancora dento il movimento, ma ha già avuto vari richiami da grillo… e questa è democrazia?? certo, la democrazia di pensarla sempre come vuole grillo.

3)bilancio pubblico e certificato. Signori, ci lamentiamo che i bialnci dei partiti siano dei buchi neri su cui, e qui il sig. travaglia farebbe bene a leggere un pò di diritto, nessuno può metterci mano. NOn certo la corte dei conti. Ripeto, se travagli odice che è la corte dei conti a vigilare sui bialnci dei partiti dice una cosa errata per la legge (controlalre i bilanci dei partiti non compete a nessuno men che meno alla corte dei conti) e per i fatti, perchè se si presume, come fa travaglio, che finora i bilanci dei partiti son ostati controllati dalal corte dei conti, allora come mai lusi e belsito hanno fatto quel che volevano? Delle due l’una: o la corte dei ocnti dormiva (a volere essere generosi) o travagli o ha rpeso un abbaglio (a voler essere generosi, a volere essere maligni si può ipotizzare he vende di più dire una palese falsità come quella sulla corte dei conti).
Ripeto: con questo provvedimento, adesso, per al rpima volta, i bilanci dei aprtiti non solo sono pubblici (prima non lo erano), ma sono soggetti a controlli di un terzo soggetto indipendente.

Scusate, ma dove è criticabile tutto ciò?

citoyenne
citoyenne
11 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

Lei scrive:

” Ripeto: con questo provvedimento, adesso, per al rpima volta, i bilanci dei aprtiti non solo sono pubblici (prima non lo erano), ma sono soggetti a controlli di un terzo soggetto indipendente.

Scusate, ma dove è criticabile tutto ciò?”

Gentile dott. Pezzati, il marcio, per me umile citoyenne, è all’origine: è il peccato originale! E’ il peccato di cui si sono macchiati tutti i partiti dell’arco costituzionale che, pur di “arraffare” i soldi pubblici, hanno avuto la tracotanza di mascherare il finanziamento con un rimborso elettorale stragonfiato. A seguire ci sono gli altri peccati. Un esempio per tutti: quello dei congressi in hotel di lusso dove potere spendere e spandere i nostri soldi, alla faccia nostra (perchè non fare questa mega riunioni in strutture più economiche o, meglio ancora sulla pubblica piazza?).
In verità, a mio modestissimo parere, tutti i partiti hanno esautorato la democrazia dal loro statuto perchè temono i fischi. Un comizio in una pubblica piazza metterebbe in mostra la loro vulnerabilità, la loro mancanza di credibilità… allora hanno preferito i luoghi chiusi, con la presenza dei soli amici che, ruffianamente, applaudono.
A me non interessa se ci sono o no controlli sui bilanci dei partiti, io quei soldi non glieli voglio dare ed ho votato per questo… e tutti i partiti invece mi hanno truffato.
Guarda caso i leader dei partiti fingono di ignorare il peccato originale, e cercano di dirottare la nostra attenzione sul dito piuttosto che sulla luna. Siamo stanchi di tanta ipocrisia, siamo stanchi di tanta supponenza, siamo stanchi di venir trattati come popolo bue. E’ questa la verità!
Chissà se anche i partiti se ne accorgeranno, quando un M5S, oggi, o un qualsiasi altro movimento, domani, cominceranno ad avere più credibilità?
Una citoyenne

Giuseppe
Giuseppe
11 anni fa

Ciao casini, continueremo a seguirti ma ti invitiamo a presentarti in una coalizione di c.destra. Saluti giuseppe



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