Il processo è breve ma la notte è lunga

Tanti italiani sono abituati a lavorare fino a tardi o addirittura a svolgere il proprio lavoro in notturna, a volte con turni massacranti ma sempre per racimolare quanto è necessario per arrivare alla fine del mese. In questi giorni i deputati saranno impegnati ad oltranza, sfruttando quindi le ore della notte, per stare in aula a discutere e votare. “Finalmente” dirà qualcuno, sperando di vedere finalmente un Parlamento che lavoro giorno e notte per il Paese, ma purtroppo le sedute in notturna della Camera dei Deputati sono una richiesta della maggioranza per evitare l’ostruzionismo dell’opposizione e approvare nel più breve tempo possibile la legge sul processo breve.

Sembra incredibile: mentre c’è una guerra in fase di stallo, mentre il canale di Sicilia si riempie di cadaveri e l’emergenza immigrazione spacca l’Italia e l’Europa, i deputati sono costretti dagli strateghi del Presidente del Consiglio agli straordinari per varare una legge che ha l’unico obiettivo di salvare il Premier dai suoi guai giudiziari. Come se non bastasse i ministri di questo governo, che dovrebbero in queste gravi situazioni adoperarsi per risolvere problemi ben più grandi, essendo deputati sono costretti a stare incollati al loro scranno parlamentare per evitare al Governo una nuova Caporetto in materia di giustizia. C’è un evidente scollamento tra il Paese reale, che si affanna e soffre,  e una classe politica impantanata in un dibattito sterile e peggio ancora nella difesa dei privilegi e delle malefatte di pochi. La seduta notturna della Camera per approvare l’ennesima legge ad personam, non è solo una triste cartolina da Montecitorio ma è una metafora della situazione politica: le tenebre nella letteratura di ogni tempo sono anche  il tempo degli operatori di iniquità, il tempo di quanti si nascondo e mettono in atto ogni genere di azione cattiva. Approvare una legge, questo tipo di legge, di notte mentre la gran parte del popolo italiano dorme è una conferma che siamo purtroppo ancora una volta alla “notte della Repubblica”. Se Federico Fellini fosse vivo direbbe nuovamente che “adesso c’è soltanto il sentimento di un buio in cui stiamo sprofondando”. E’ notte, una lunga notte, ma istintivamente tutti noi cerchiamo un po’ di luce.

Adriano Frinchi

2 Commenti
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Luisella
Luisella
13 anni fa

Sono tempi eccezionali, il buio è profondo, la situazione politica è grave: è il momento dell’alleanza di tutte le opposizioni per togliere il potere a chi non ne è degno! Dovremo rendere conto alla Storia delle nostre scelte e non ci saranno sconti.

lucio
lucio
13 anni fa

caro CASINI,
questo governo lo possiamo sopportare solo noi,i notri vicini,FRANCIA E GERMANIA ,SENZA IL BUNGA BUNGA,che sono gente seria,NON VOGLIONO AVERE A CHE FARE CON GENTE DEL TIPO,TANTE’VERO CHE NON CI CONSIDERANO.
iL SIG B SI E’MAI CHIESTO PERCHE’ LA MAGISTRATURA SI “ACCANISCE”SOLO SU DI LUI.
IL SIG B FA QUELLO CHE JE PARE,PASSA SOPRA A TUTTI E A TUTTO,SENZA POI PENSARE CHE LA CAUSA PRODUCE UN EFFETTO.
SAPPIAMO CHE LE CARCERI SONO PIENE DI UOMINI CHE,SENZA GHEDINI,SCONTANO PENE DI ANNI PER AVER COMMESSO UN MIGLIONESIMO DEI REATI DEL SIG B.
sei sulla strada giusta ,stai evidentemente comprendendo che gli ITALIANI VERI,attenti, con una consapevolezza di necessità di riforma della politica:
zero truffatori
pochi extracomunitari adulti o meglio aggiungere quelli che ognuno di noi deciderà di adottare nella propria abitazione
più che dimezzare i costi della politica



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