postato il 21 Agosto 2010 | in "Economia, In evidenza, Lavoro e imprese, Riceviamo e pubblichiamo"

Il Decreto incentivi e il caso Mondadori

Il decreto legge n. 40 del 25 marzo, e convertito in legge dal parlamento in data 22 maggio, ha già un soprannome: legge salva-Mondadori.

Perchè?

La norma in realtà, è generica, ma sembra essere tagliata sulle esigenze di Mondadori.

Se andiamo a studiare la Legge, osserviamo che questa inizia bene, si prefigge di combattere attivamente l’evasione e l’elusione fiscale attuata tramite le cosiddette “cartiere” e i “caroselli”, ovvero la creazione di società fittizie e di comodo, poi però presenta all’art. 3 comma 2 bis il seguente dispositivo: “le controversie tributarie pendenti che originano da ricorsi iscritti a ruolo nel primo grado, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, da oltre dieci anni, per le quali risulti soccombente l’Amministrazione finanziaria dello Stato nei primi due gradi di giudizio, sono definite con le seguenti modalita’: (…) b) le controversie tributarie pendenti innanzi alla Corte di cassazione possono essere estinte con il pagamento di un importo pari al 5 per cento del valore della controversia (…)”.

Che significa?

Che se una azienda ha un contenzioso con l’amministrazione finanziaria per avere evaso tasse, o per reati similari, e la vertenza dura da almeno dieci anni con due gradi di giudizio già conclusi positivamente per l’azienda, quest’ultima paga solamente il 5% di quanto dovuto e la vertenza si chiude.

E qui entra in pieno la Mondadori: nel 1991 la guardia di finanza commina una multa di 200 miliardi di imposte da versare (circa 100 milioni di euro), a cui la Mondadori oppone immediato ricorso che, tra alterne vicende, si trascina fino ai gironi nostri, quando sta per concludersi il terzo grado di giudizio.

Nel frattempo la multa, comprensiva di interessi, spese giudiziali e altro, è lievitata fino a 350 milioni di euro, ma, grazie alla nuova la legge, tutto il procedimento si chiuderà con una multa di soli 8,6 milioni di euro (il famoso 5%, che viene calcolato non sulla cifra totale, 350 milioni appunto, ma su una cifra molto inferiore, ovvero 180 milioni di euro, togliendo interessi maturati e altre spese).

“Riceviamo e pubblichiamo” di Gaspare Compagno

4 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Buongiorno
Stia tranquillo che il cav. non verserà nemmeno quel 5%; prima che un euro esca dalle tasche del cav. per motivi fiscali aggravati da oneri dovuti al prolungarsi dell’azione giudiziaria, si farà dare mille punti in quel posto dove non batte il sole. L’evasione e l’elusione fiscale è proprio nel dna del cav…. poverino! non può farci niente! Infatti io non me la prendo con lui, me la prendo con i lecchini che consentono l’approvazione di queste leggi che agevolano gli straricchi, tutti malati della stessa sindrome del cav., facendola pagare ai soliti noti dipendenti pubblici e privati e ai pensionati che hanno le detrazioni fiscali per direttissima sugli stipendi e sulle pensioni. Il popolo italiano, fino a quando lascerà passare queste leggi capestro e altre, è un popolo inerme… per costituzione (costituzione fisica, s’intende!). Una citoyenne

citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Buona domenica

Mi pare di capire che lei si interessi molto di economia e finanza, su quanto e per chi questo governo ha operato nell’arco di due anni, ecc.
Per i suddetti motivi, le suggerisco di andare, se già non l’ha fatto, sul sito http://www.newsphera.it/index.htm ed andare a leggere l’articolo “Il libretto delle illusioni silvestri”.
Mi è sembrato molto istruttivo… ma io sono una citoyenne molto profana…
Con simpatia

Marco V.
Marco V.
13 anni fa

per capire bene il caso mondadori e le reazioni suscitate consiglio questo bel video di youtub:
http://youtu.be/vA9eMEEejDM

Spero di essere stato utile.

gaspare
gaspare
13 anni fa

assolutamente si marco, anzi ti ringrazio per la segnalazione



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram