E’ ora di tutelare chi non lo è
“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati
Le dichiarazioni del Presidente Monti e poi del ministro Cancellieri sul “posto fisso” hanno scatenato un vespaio di polemiche che però ha oscurato i provvedimenti concreti messi in atto fino a questo momento dal governo. Il governo ha dato prova di volere spingere sull’occupazione giovanile e ha provveduto all’abbattimento dei costi per la costituzione delle srl da parte dei giovani e ai contributi per le imprese che assumono under 35. Ma a onor del vero bisogna dire che le parole di Monti e dei suoi ministri, più che ai precari, costretti da una situazione legislativamente ormai divenuta insostenibile a continui e drammatici spostamenti occupazionali, si rivolgevano alle caste che non consentono il naturale ricambio generazionale – con tutti i suoi vantaggi – e il necessario inserimento di forze fresche in grado di muovere letteralmente il paese verso i suoi obiettivi con rapidità ed efficienza, come ci chiede a più livelli l’Europa.
Monti, non a caso, nella parte finale della frase di alcuni giorni fa,ha introdotto un elemento determinante parlando di “tutela”, ovvero la necessità di tutelare chi ad oggi non lo è (quindi precari et similia), e di colpire chi gode di privilegi eccessivi, bloccando realmente lo sviluppo del paese. Credo quindi che bisognerebbe focalizzarsi maggiormente sul reale senso di questa riflessione, e soprattutto sui suoi futuri esiti pratici, che fermarsi a ridere senza approfondire.
Buongiorno
Lei scrive:
“Monti, non a caso, nella parte finale della frase di alcuni giorni fa,ha introdotto un elemento determinante parlando di “tutela”, ovvero la necessità di tutelare chi ad oggi non lo è (quindi precari et similia), e di colpire chi gode di privilegi eccessivi, bloccando realmente lo sviluppo del paese.”
Giusto tutelare chi non è mai stato tutelato. Ma quello che mi piacerebbe sapere è quali sono le categorie, secondo il suo punto di vista, che godono di privilegi eccessivi. Se non si fa questa chiarezza, se non si sa chi ha usato e chi ha abusato di questi eccessivi privilegi, il popolo non può capire. Sarebbe auspicabile un elenco anche sommario di tali categorie. Grazie.
Una citoyenne
il punto non è individuare una categoria… non esistono i cattivi solo in una categoria.
ci sono dipendenti onesti e dipendenti disonesti; ci sono lavoratori privati onesti e lavoratori privati disonesti.
ci sono avvocati che evadono, e avvocati onesti; ci sono dipendenti pubblici onesti e dipendenti pubblici con il doppio lavoro in nero…
il punto è realizzare delle leggi quadro, entro cui vi sia spazio per una negoziazione tra le singole parti, unito alla necessitàè di fare rispettare la legge.
Se un dipendente pubblico evade, è giusto che sia sanzionato tanto quanto l’avvocato che evade.