postato il 25 Aprile 2012 | in "In evidenza, Spunti di riflessione"

25 aprile, il popolo canta la sua liberazione

“Riceviamo e pubblichiamo” di Jakob Panzeri

Il cantastorie ha cominciato a raccontare, 

il tessitore ha cominciato a dipanare,
porta la calce, porta i mattoni il muratore,
cammina l’uomo quando sa bene dove andare.

Il popolo canta la sua liberazione, il popolo canta la sua liberazione.

Il cantastorie ha cominciato a raccontare,
il tessitore ha cominciato a dipanare,
sento la vita che mi scoppia dentro al cuore,
cammina l’uomo quando sa bene dove andare.

Il popolo canta la sua liberazione, il popolo canta la sua liberazione.

(Claudio Chieffo)

Macerie e desolazioni. Le macerie delle città distrutte dalle bombe, dagli incendi e dai rastrellamenti. Le macerie civili di un paese privato della sua libertà e dei suoi diritti mentre  il cielo pesa greve sui sospiri delle anime gementi . Le macerie economiche di un paese mutilato e smembrato, di una rete ferroviaria e stradale distrutta. La guerra era in realtà  finita un anno e mezzo prima, con l’armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943, ma l’Italia non trovava ancora pace: i corpi speciali nazisti SS e gli ufficiali della Wermacht avevano occupato le principali città italiane settentrionali governando con pugno di ferro e una lunga striscia di sangue.

Ma all’improvviso una scintilla nel buio, il popolo canta la sua liberazione.

Le forze angloamericane del generale d’acciaio Patton e dell’inglese Montgomery  ,sbarcate nell’estate del 1943 a Pantelleria con l’operazione Husky,  risalivano gradualmente la penisola aiutati dai partigiani, operai e studenti, contadini e intellettuali che lottavano per la libertà nelle città, sui monti e nelle campagne del centro-nord occupate dai tedeschi. Formazioni socialiste, comuniste, cattoliche, liberali, autonome e indipendenti riunite nel CNL, comitato di liberazione nazionale. La linea gotica è ormai superata, le alleati sono alle porte, Mussolini abbandona la prefettura alla volta di Como, il comitato nazionale di Liberazione proclama l’insurrezione armata e la liberazione di Milano.

Ricordate questa data , è una grande data,  il 25 aprile 1945.

La settimana successiva si inaugura il rinato teatro “La Scala” con le musiche di Rossini, Verdi, Puccini e il maestro Toscanini che aveva opposto il gran rifiuto di cantare “Giovinezza”.

E’ il primo segnale di un paese che ha voglia di rimboccarsi le maniche, di costruire un nuovo futuro, di sognare ancora. Il sogno di una generazione che ha sofferto la fame e la guerra ma ha lavorato duramente con il cuore colmo di speranza per un futuro migliore. Quella generazione costruirà un grande paese morale, civile ed economico, la settima potenza economica mondiale.

Oggi,  25 aprile 2012, non abbiamo in casa la guerra mietitrice di uomini e non siamo privati dei diritti civili, ma un ospite inquietante si aggira per le nostre case, una crisi che ci fiacca le reni e ci toglie le speranze, frusta le nostre ambizioni e ci costringe ad essere una generazione dalle passioni tristi. Una crisi economica che si erge a morale e che possiamo combattere soltanto tirando fuori tutta la nostra voglia di fare e di sognare.

Perché, come ci hanno insegnato i nostri nonni, il futuro si costruisce.

Grazie, grazie a tutti voi per questo insegnamento e per la libertà, il dono più grande. 

3 Commenti
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Carlo Meschini
11 anni fa

come ci hanno insegnato i nostri nonni il futuro si costruisce ma non certo con voi politici che governate da una vita ed avete portato l’Italia alla distruzione.
mestamente, andatevene e lasciate spazio a giovani con idee nuove giuste o sbagliate che siano ma che non hanno impastato le mani in questa sporcizia.
mi riferisco alla classe politica attuale tutta compreso gli attuali governanti che hanno solo saputo rivalutare la vecchia politica del far pagare ai soliti senza aver saputo fare una riforma degna di questo nome per risollevare il paese.

libero.pensatore
libero.pensatore
11 anni fa

un lavoratore autonomo se è fortunato e sta bene, lavora da gennaio a fine luglio per pagare le tasse ed i contributi. Ora è arrivata l’IMu e la super IMu. Se ha la casa, anche ereditata, lavorerà altri mesi per pagare la nuova ed esosa tassa.
Governo di me…. partiti di me…..andate a nascondervi. Lo

libero.pensatore
libero.pensatore
11 anni fa

Un lavoratore autonomo, se è fortunato e sta bene di alute,lavora da gennaio a luglio per pagare le tasse, i contributi e le spese. Ora è arrivata l’IMU e la super IMU. Se a casa di proprietà, anche ereditata, lavorerà altri mesi per pagare la esosa ed iniqua tassa.

Chi possiede gioielli, diamanti, quadri di autore del vaolre di milioni di euro, non paga un centesimo di tasse e non da lavoro a nessuno.
Stato di M… Governo di m… Partiti di m…
ANDATEVENE TUTTI A CASA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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